L’Antitrust diffida gli operatori per le nuove offerte da “quattro settimane”

Anche l’Antitrust scende in campo in difesa dei consumatori, a seguito della scelta di alcuni operatori di fornire offerte mensili che, in realtà, durano quattro settimane. Può sembrare una cosa banale, ma con questa piccola modifica la spesa annua di ogni cliente sarà maggiore del 7% rispetto alla tariffazione mensile “reale”, che si basava sulla fine del mese e non sul conteggio delle 4 settimane.

ANTITRUST

Il Garante per le comunicazioni fa sapere che “La concorrenza derivante dalla concomitanza delle politiche tariffarie delineate, e in particolare gli effetti restrittivi sugli utenti di ricaricabili che in pochi mesi hanno visto drasticamente ridursi la possibilità di reperire sul mercato offerte di rinnovo automatico della tariffazione”.

Wind e Vodafone sono stati i primi operatori ad offrire opzioni con rinnovo ogni 28 giorni (e non ogni “fine mese), ma presto attiverà anche Tim, che dal 2 agosto adotterà la stessa strategia. Il garante ha quindi diffidato gli operatori “al rispetto degli articoli 70 e 71 del codice delle comunicazioni e, conseguentemente, a prorogare di sessanta giorni, decorrenti dalla completa informativa agli utenti interessati, il termine per l’esercizio del diritto di recesso senza costi“.

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