Gamescom 2015, Innogames si racconta a iPhoneItalia

Sul panorama mobile, così come su quello browser game, Innogames ha saputo ritagliarsi un posto fondamentale andando a rosicchiare sempre più velocemente spazi all’interno dell’industria videoludica. Tanti i desideri di crescere, di migliorarsi, ma senza espandersi al mercato console, che non è ritenuto essere fondamentale per l’azienda di Amburgo, convinta dei propri mezzi e pronta a perseguire una crescita graduale, guardando sempre al futuro e focalizzandosi sempre più sul mercato mobile. Per spiegarci le strategie, i guadagni, i segreti dell’azienda abbiamo incontrato, alla Gamescom di quest’anno, Fabio Lo Zito, PR Manager dell’azienda, di chiare origini italiane, come suggerisce il cognome e il nome, ma inaspettatamente non a suo agio con l’italiano.

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«Abbiamo più di trecento dipendenti da Innogames e sì, sono sufficienti: sono molti e quello che vogliamo fare attualmente è crescere in maniera graduale – esordisce Lo Zito – senza accelerare i tempi. Seguiamo un percorso preciso e senza eccessivi rischi: servono le misure giuste in questo mercato. Stiamo assumendo nuovi studi di sviluppo, stiamo continuando a crescere e vogliamo essere grandi al più presto, ma facendolo con grande attenzione ai nostri movimenti. Nei prossimi due anni vorremmo salire oltre i 500 dipendenti, ma, ribadisco, per ora ci sentiamo completi, quindi sarà un traguardo da raggiungere lentamente. Il nostro titolo più famoso, Empire, è stato gestito inizialmente da 15 persone, mentre adesso si ritrovano in 50 a lavorarci: l’aumento è stato graduale anche in questo settore. Tutto deve funzionare e dobbiamo migliorare di volta in volta».

Innogames ha un mercato florido sulle piattaforme iOS, per titoli mobile che costano decisamente meno di un titolo AAA (Metal Gear Solid V è costato 80 milioni di dollari a Konami, per esempio), e sovente rischiano di essere più remunerativi dei titoli di punta del mercato videoludico per console e PC: «Sviluppare un gioco per mobile non costa moltissimo, è relativamente più economico rispetto a quelli per console. Sicuramente faremo sempre prodotti che costeranno meno di Destiny (FPS di Activision disponibile su XboxOne e PlayStation 4), ma devi gestire comunque tantissime persone che si occupano del marketing, della comunicazione, di far sì che il titolo venga conosciuto in giro per il mondo. Non realizzeremo mai un Halo o un Gears of War (entrambi FPS distribuiti da Microsoft in esclusiva per console Xbox), non siamo interessati a un mercato del genere. Il nostro sogno è poter arrivare al successo internazionale, come accaduto a titoli come Clash of Clans o anche ad Angry Birds. Se uno dei nostri giochi dovesse arrivare su PlayStation 4, come accaduto ad Angry Birds, sicuramente non ci tireremmo indietro e lo svilupperemmo, ma per adesso non è il nostro pensiero principale».

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Come si può guadagnare da un gioco gratuito? È una domanda che spesso l’utenza si pone, quindi Lo Zito svela il mistero: «Tutto si basa sulle opzioni premium, senza sfociare ovviamente nel pay per win, che danneggia gli altri giocatori e non rende il tutto democratico. Il nostro progetto è quello di usare moltissimo la componente social, quindi rendere il PvP uno degli aspetti più importanti dei nostri prodotti, quindi creare un dislivello cercando di fomentare il pay per win non è nei nostri progetti. Ci sono giocatori che dopo mesi di gioco gratuito decidono di acquistare qualcosa, o anche solo di sostenere il titolo per riconoscenza: su milioni di giocatori bastano pochi acquisti al mese per permetterci di andare avanti e crescere di anno in anno».

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Innogames nel 2016 lancerà sul mercato tre titoli mobile, uno sviluppato con Unity e uno con l’Unreal Engine: un esperimento coraggioso, d’altronde un titolo del calibro di Xcom è arrivato su iPad e iPhone sviluppato con l’Unreal Engine ed è tra i giochi più costosi attualmente disponibili su App Store: «L’ho acquistato quando non era nemmeno scontato, posso dirlo con fierezza, ma noi siamo su un mercato diverso e operiamo in maniera diversa. In Xcom parliamo di un singleplayer che finisce relativamente presto, invece qui di una sessione multiplayer che ha bisogno di essere sempre aggiornata, con una connessione sempre attiva per rimanere aggiornati con la community, usare la chat, seguire l’aspetto social del titolo. Vedremo come andrà».

Tra gli ultimi titoli più in voga di Innogames ricordiamo Forge of Empires per iPhone e per iPad, disponibile gratuitamente su App Store.

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