Fortune nomina Tim Cook “Greatest Leader” mondiale

Fortune ha nominato Tim Cook come “miglior leader” a livello mondiale, pubblicando anche un ampio profilo sull’attuale CEO di Apple.

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Fortune è una delle riviste più vendute e apprezzate al mondo, che ogni anno pubblica la classifica dei 50 “Leader” migliori al mondo. Questa volta a trionfare è stato il capo di Apple Tim Cook.

La rivista ha anche pubblicato una serie di dichiarazioni rilasciate proprio dal vincitore:

Quello che ho imparato dopo la morte di Steve lo avevo visto solo a livello teorico e accademici, perchè forse per tutti noi del team esecutivo lui era un incredibile scudo termico. Nessuno di noi aveva studiato da “leader”, ma l’esperienza con Steve Jobs mi è servita molto. Ora ho preso anche la lode. Ma, ad essere onesti, questo lavoro richiede un’intensità ancora maggiore di quello che mi aspettavo.

Tim Cook ha ammesso che il lavoro più difficile nei primi mesi è stato quello di bloccare le classiche voci su Apple che non sarebbe stata capace di innovare sotto la guida di Cook. Il nuovo CEO si è poi prodigato per limitare sempre di più i rumor e la circolazione di notizie sui prodotti dell’azienda.

Io non sto concorrendo per un ufficio. Non ho bisogno del tuo voto. Devo sentirmi libero di fare ciò che è giusto. Sono io l’arbitro di quello che deve essere, e non sarà un ragazzo in TV a dirmi come devo comportarmi.

Eddy Cue ha detto che Cook non ha mai cercato di essere Steve Jobs, ma ha sempre cercato di essere se stesso.

Cook ha ammesso di aver fatto alcuni errori da quando è alla guida di Apple, come la decisine di assumere l’ex capo della Dixons John Browett.

Quello sbaglio è stato un promemoria per me. Non avevo capito l’importanza dell’adattamento culturale in una nuova azienda. Come CEO mi devo occupare di così tante cose che spesso si fa meno attenzione a questi particolari.

Si scopre anche che la sostituta di Browett scelta da Tim Cook, Angela Ahrendts (attuale responsabile retail Apple), inizialmente non voleva accettar il posto (“La mia vita era perfetta”). Successivamente, è stata completamente conquistata dall’entusiasmo di Cook.

Ho apprezzato moltissimo la sua integrità, i suoi valori. Quello che facciamo non è solo per Apple, ma è per le persone che sono dietro questa azienda, per la comunità, per tutti. Il mondo ha bisogno di più leader come Tim

Anche Tim Cook ha speso parole di elogio per la Ahrendts:

A differenza di Browet, lei ha avuto un adattamento culturale perfetto. Dopo una settimana, sembrava che fosse in Apple da almeno un anno. E ora, sembra che sia con noi da sempre. Quando qualcuno comincia a finire le tue frasi, allora la strada è quella giusta.

Per quanto riguarda il nuovo Campus, Tim Cook ha detto che l’idea è quello di dargli il nome del suo ideatore, Steve Jobs. L’ultima parola spetta però alla famiglia, che potrebbe anche decidere di intitolare a Jobs solo uno specifico edificio.

Jeff Williams, VP delle operazioni commerciali di Apple, ha detto che Tim Cook è un grande leader, non esente da qualche errore come quello della GTA, azienda che ora è fallita dopo il non-accordo per la fornitura del vetro zaffiro.

Quando ho parlato a Tim del problema, lui ha risposto “Vediamo cosa possiamo imparare da questo errore”

Cook ammette che è tutta una questione di pensare a lungo termine, per questo riesce a resistere anche alla pressione degli investitori, che vorrebbero vedere Apple fare le cose in modo diverso.

Il tipo di investitori che cerchiamo sono a lungo termine, perchè è così che prendiamo le nostre decisioni. Se sei un investitore a breve termine, ovviamente hai il diritto di acquistare le nostre azioni e di rivenderle nel modo che preferisci. E’ una tua decisione. Ma voglio che tutti sappiano che non è così che si lavora in un’azienda.

Tim Cook ha anche deciso di far organizzare incontri con la stampa ai dirigenti più anziani.

Il mio obiettivo è quello di migliorare l’immagine pubblica di alcuni membri del nostro team esecutivo. Perchè penso che questo sia un bene per Apple.

Cook è stato lodato anche per la sua decisione di fare coming out e di dichiarare pubblicamente di essere gay.

La decisione non è stata facile. Poi ho pensato che questa mia dichiarazione avrebbe potuto aiutare altre persone a trovare il coraggio per fare altrettanto. Non sono felice quando la mia vita privata diventa pubblica, ma questa volta ne è valsa la pena.

Tim Cook ha circa 120 milioni di euro in banca, con altri 66 milioni che arriveranno più tardi grazie alle azioni Apple:

Il mio obiettivo non è fare soldi, ma cambiare il mondo con Apple. Ho intenzione di dare via tutta la mia ricchezza, dopo aver fornito aiuto ai miei nipoti per gli studi universitari. Ho già iniziato a donare denaro, ma non mi piace pubblicizzare la cosa. Il mio scopo è comunque creare un programma di filantropia che mi tenga impegnato nei prossimi anni.


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