Due settimane con iOS 9: impressioni di utilizzo

Il futuro è arrivato prima anche quest’anno per me. Se per molti il mese più caldo per gli aggiornamenti di iOS è ormai settembre, per me e per molti altri tester e developer è giugno. Un mese in cui Apple tiene la consueta WWDC in cui vengono annunciate le nuove versioni di iOS e OS X. Sono passate due settimane esatte dall’ultima conferenza di Apple e sono proprio le prime due settimane in cui ho provato iOS 9 beta. In questo breve diario vi racconto come sono andate.

iOS 9

Come al solito, a poche ore dall’inizio della conferenza stampa di Apple, volta ad aprire la settimana della WWDC ma anche – e soprattutto – dedicata alla presentazione di iOS 9, WatchOS 2 e OS X El Capitan – i miei dispositivi hanno ricevuto immediatamente l’aggiornamento ad iOS 9 beta. Il primo è stato proprio l’iPhone 6, aggiornato ad iOS 9 già a fine serata. Da allora a questo momento, nonostante la tentazione di tornare indietro ci sia stata, ho utilizzato iOS 9 per tutto il tempo, apprezzando alcune delle novità e incavolandomi di brutto per la presenza di bug ed instabilità generale del sistema, nonché per un’autonomia di batteria a dir poco ridicola. Ma lo so: fa parte del gioco e quindi, per ora, mi va bene così. Ma come sono state queste settimane con un piede nel passato e uno nel futuro?

Fondamentalmente, esattamente come per tutti gli altri periodi di beta testing, la beta 1 del nuovo iOS è sempre quella che dice di meno e che ci mette dinanzi ad un buon numero di innovazioni, ma anche di altrettanti problemi. A condizionare la mia esperienza di utilizzo in negativo sono state senza dubbio la durata di batteria, davvero insufficiente anche per coprire solo mezza giornata; un’instabilità generale che porta spesso al crash di applicazioni o anche dell’intero iOS, con successivi riavvii dell’iPhone; la presenza di molte funzionalità “rotte” che quindi sono presenti ma non possono essere utilizzate al momento, una su tutte, la più interessante, è proprio Proactive, ma anche la modalità di risparmio energetico, seppur attivabile, non da segni di miglioramento sull’autonomia, anzi.

E fondamentalmente potremmo fermarci qui. Usare iOS 9, almeno per ora, non è stata un’esperienza “rivoluzionaria” come promesso da Apple, ma c’è una spiegazione a tutto ciò: la maggior parte delle novità di iOS 9, un po’ come per iOS 8, sono alla fine sotto il cofano. Un anno fa, di questi tempi, anche con la beta di iOS 8 installata, era impossibile provare una tastiera di terze parti, un widget, le estensioni delle app e altre novità di iOS 8 che poi, da settembre, sono diventate veramente utilissime perché supportate ufficialmente dagli sviluppatori delle app più note. Lo stesso sta accadendo ora con iOS 9: ad esempio, non è possibile provare al meglio Proactive perché quasi tutte le app non sono ottimizzate per sfruttarlo al meglio; lo stesso vale per la risposta rapida ai messaggi, adesso aperta potenzialmente tutte le app e non solo a Messaggi, ma comunque non ancora sfruttata dalle app terze; e che dire poi di Apple Music, attualmente ancora non disponibile? E come questi ci sono tanti altri esempi. Le grandi innovazioni di iOS 9, quindi, le vedremo tra alcuni mesi, probabilmente subito prima di settembre, quando l’aggiornamento sarà ormai pronto per il rilascio al pubblico.

Chiaramente ci sono state delle cose che ho apprezzato in iOS 9: ad esempio l’utilissima ricerca nell’app Impostazioni, davvero comoda e in grado di farci risparmiare tempo; piuttosto che una funzione personalmente molto utile per l’app Promemoria, la quale ora mostrerà i reminder “a tempo” nella lockscreen anche quando l’orario di attivazione del promemoria sarà stato superato (in precedenza, passata l’ora di attivazione e sbloccato l’iPhone almeno una volta, il Promemoria svaniva dalla lockscreen); ottimo il deep-linking tra le app e la possibilità di tornare indietro con una specie di pulsante “Back” in stile Android quando apriamo una notifica, un link o un risultato di ricerca; buono lo slide-view su iPad, anche se sul mio mini 3 sento la mancanza del ben più interessante multi-window, presente solo su iPad Air 2; non male nemmeno l’app di iCloud Drive che ora può davvero sostituire, per molti, Dropbox o alternative simili. Ma per il resto, almeno per ora, niente di più nell’esperienza di utilizzo quotidiano. E lo ripeto, va bene ed è normale così.

Oggi aspettiamo la beta 2 di iOS 9, con la speranza che abiliti Proactive, la modalità di risparmio energetico e anche qualche importante miglioramento lato stabilità e batteria. Se non dovessero arrivare, andremo avanti così, perché è questo il brutto (ma anche il bello) del beta testing: seguire lo sviluppo di un nuovo sistema operativo che crescerà tantissimo da ora fino a settembre, fino a diventare l’OS maturo che sarà aperto a tutti e che tutti, si spera, ameranno.

Ah, giusto per inciso, questo articolo è stato scritto dal mio MacBook Air su cui sto utilizzando, sempre da due settimane, l’ottimo OS X El Capitan.

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