Donald in Magicland: poca magia – la recensione di iPhoneItalia

Donald in Magicland prova a fare quello che in pochi sono riusciti a fare su iPhone: creare un platform senza i tasti. Perchè diciamocelo: ci sono dei generi dove senza tasti si fa ben poco, e il platform è uno di questi. Eppure Donald, povero maghetto, ci prova. Non sempre ce la fa ma spesso la colpa non è nemmeno sua… è che nel realizzarlo ci si poteva davvero impegnare un po’ di più!


Donald in Magicland segue le avventure di un piccolo mago chiamato Donald, che deve salvare una principessa rapita da un altro mago, chiamato in un impeto di originalità Ronald (nessuna parentela con quello di MacDonald?). L’avvincente storia è raccontata in un video caricato esternamente, e realizzato in maniera a dir poco approssimativa… e una simile sensazione di disimpegno avvolge un po’ tutto il gioco, che ha delle ambizioni a cui non riesce del tutto a stare dietro.

I controlli del gioco sono semplici e tendenzialmente ben fatti: sulla sinistra dello schermo abbiamo due frecce per spostare il personaggio a sinistra e a destra, sulla destra un tasto per saltare. Il sistema è basilare, ma funziona. I salti sono lenti quanto basta per garantire al giocatore un minimo di controllo su Donald anche mentre è “in volo” e sebbene la posizione non sia comodissima, non è difficile abituarsi.

I livelli sono abbastanza brevi e presentano le tipiche avversità presenti in ogni platform che si rispetti: salti e piattaforme a volontà, nemici sopra cui saltare e oggetti da collezionare. In giro troveremo diamanti, presenti in buon numero in ogni schema, ma non solo: all’interno di ogni livello sono presenti anche tre stelle, nascoste in maniera tale da richiedere sempre particolari manovre per essere raggiunte e scoperte. E se anche Donald non può colpire i nemici in nessun modo, per fortuna in giro non mancano armi di diverso tipo, come palle di fuoco e bacchette magiche.

I livelli di gioco, però, sono solo 13. E se pensate che questo voglia dire che Donald in Magicland si finisce in un attimo, che non avete capito bene come funziona. Questi 13 livelli si possono giocare solo in sequenza, e per finirli si hanno a disposizione solo 3 vite. Con un presupposto simile è chiaro che Donald in Magicland diventi ben presto un esercizio di frustrazione. Sebbene i livelli non durino più di 90 secondi (è presente un timer), e il gioco possa tecnicamente concludersi tutto in pochi minuti, il gioco non è per niente facile da concludere. Ogni livello andrà imparato più o meno a memoria, e ripetuto un buon numero di volte. Se morite appena prima di concludere l’ultimo quadro… si ricomincia da capo. Ogni volta.

Più che un omaggio ai platform hardcore, questo sistema sembra uno stratagemma per aumentare la longevità di un gioco davvero troppo breve. 13 livelli, per un platform, sono davvero pochi… e la loro grafica per quanto sia ben realizzata è anch’essa abbastanza ripetitiva, oltre che un po’ scialba. I fondali e gli elementi sono realizzati a mano… e se in situazioni standard un particolare del genere mi avrebbe fatto fare i salti di gioia devo dire che nel caso di Donald in Magicland l’aspetto estetico del gioco è davvero straordinariamente generico.

Anche la struttura dei singoli livelli è tutto tranne che intrigante. In alcuni si viene trasportati da una barca (lentissima), mentre in altri si procede all’interno di foreste, cimiteri, castelli. Sebbene i comandi non siano affatto male, non manca qualche bug a livello di gestione degli impatti, e spesso ci si ritrova a morire dopo essere saltati in testa ad un nemico che si cercava di uccidere… O anche, si superano miracolosamente illesi, orge di cattivi che sembrano morire più o meno da soli.

Nel complesso è difficile parlare positivamente di questo titolo, almeno allo stato attuale. La pochezza dei suoi contenuti e la meccanica tutta tesa ad “allungare il brodo” lo rendono un titolo al contempo frustrante e troppo facile. I livelli sono infatti privi di reali difficoltà, al di là del loro numero e del doverli affrontare in successione.

Per provare questo gioco forse è meglio attendere qualche futura versione che aggiunga nuovi livelli e renda la dinamica un po’ meno “punitiva”. Fino ad allora Donald in Magicland è consigliabile solo ai veri maniaci dei platform, alla disperata ricerca di una dose settimanale.

Donald in Magicland è disponibile su App Store a 0,79 €

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