Cut The Rope Experiments – La recensione completa

Quando si dice il bello di App Store. Rumoreggiato, annunciato e pubblicato in App Store in un paio di giorni. Cut The Rope 2: Experiments è già disponibile in App Store. Quali sono le differenze con il primo episodio? Quali le novità? Quali gli elementi di contatto? Scopriamolo insieme.

Partiamo, anzitutto, col dire che quanti si aspettavano una vera e propria rivoluzione alle meccaniche di gioco, potrebbero rimanere delusi. Del resto, era difficile immaginare un titolo totalmente nuovo. Cut The Rope è un puzzle fisico, così come questo suo diretto successore. Lo scopo del gioco è sempre il medesimo, tagliare la corda e indirizzare delle gustose caramelle nella bocca del simpatico Om Nom.

Veniamo brevemente alla storia, già anticipata nelle nostre precedenti segnalazioni. Per pura coincidenza, il box contenente il simpatico protagonista di gioco, rotola davanti al laboratorio di uno scienziato pazzo che inizierà una serie di esperimenti.

La conformazione degli stage è identica. Lo scopo, lo abbiamo già accennato, il medesimo del predecessore. Le differenze? Presto detto! Anzitutto le stelline che saremo chiamati a raccogliere saranno spesso e volentieri in movimento. Questo aggiunge sin dai primi stage una maggiore difficoltà, considerando che dovremo tagliare le corde con il giusto tempismo, dando sempre un ‘occhio alla rotazione delle stelle.

Le tre diverse aree che ospitano i 75 livelli attualmente presenti, offrono alcuni elementi di novità. Quella più rilevante, arriva nel terzo mondo. Ed, infatti, le nostre corde saranno attaccato a delle ventose che potremo muovere sullo schermo a nostro piacimento. Questo vuol dire che prima di tagliare le varie corde e indirizzare le caramelle nella bocca di Om Nom, sarà necessario spostare le ventose.

Altra importante novità è la possibilità, a partire dal secondo mondo di gioco, di lanciare corde ausiliari in determinati appigli verdi. Ed ancora, dei tappetini elastici consentiranno alla caramella di rimbalzare velocemente da una parte all’altra dello schermo.

Insomma, le differenze dal predecessore non riguardano le meccaniche e lo scopo del gioco, ma solo l’aggiunta di alcuni oggetti con i quali interagire.  Certo, ci sono anche differenze minori, come ad esempio la voce fuori campo del nostro scienziato pazzo che ci inciterà o si congratulerà con noi dopo aver imboccato Om Nom, ma il succo di gioco rimane identico al predecessore.

Il reparto grafico rimane immutato rispetto al precedente, e fa uso di colori accesi e di un tratto semplice, ma di grande effetto, soprattutto per la pulizia dei contorni.

Ma veniamo alla domanda conclusiva. Comprare o non comprare questo Cut The Rope 2? Beh, Experiments potrebbe essere considerato come un semplice update del predecessore, ma il costo di gioco irrisorio rende l’acquisto davvero obbligatorio, sempre che abbiate amato il primo. Insomma, è normale, oltre che giustificabile, che dopo numerosi update gratuiti,  il team di sviluppo abbia deciso di rilasciare un secondo episodio a pagamento. Consideriamo che ai 75 stage già presenti, andranno ad aggiungersi presto altre aree di gioco con nuovi oggetti e nuovi elementi di disturbo.

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