Chocolate tycoon: il commercio diventa kawai

Con Chocolate Tycoon ho peccato di arroganza, lo ammetto. Mi sono messa a giocarci solo per poter postare un gioco carino, tenero, cioccolatoso e perfettamente a tema con San Valentino. Pensavo si trattasse di un time management tranquillo, senza pretese, con cioccolato, pulcinotti grassi e quel genere di cose in stile manga kawai che piacciono alle ragazze.


In realtà, dopo averci giocato per giorni, ancora non sono riuscita a mettere questo gioco completamente a fuoco… ma una cosa è sicura: Chocolate Tycoon non è affatto un time management semplice, e tanto meno come gli altri.

In Chocolate Tycoon impersonate una ragazzina come tante che si trova ad apprendere i rudimenti della  fabbricazione del cioccolato. La vostra insegnante è un’ ex-strega vestita di rosa, svogliata, scontrosa, pigra e un po’ antipatica, mentre voi siete ingenue, taccagne, e pasticcione. Insomma, viene rispettato in pieno il cliché di giochi di questo tipo, che prevede il duo insegnante-burbero-ma-con-cuore-d’oro e allievo-idiota-ma-che-alla-fine-si-fa-furbo. Per fabbricare il cioccolato dovrete mischiare dei blocchi di cacao di 3 diversi colori (bianco, fondente e al latte) e darli in pasto a dei graziosissimi pulcinotti che si chiamano choki: loro provvederanno a creare dei cioccolatini che andranno poi venduti ai clienti, cercando di rispettare i loro gusti e di essere il più veloce possibile. Come in tutti i giochi di questo tipo, la ricompensa che si ottiene dal cliente dipende da diverse componenti, tra cui la velocità è essenziale.

Devo dire che la meccanica del gioco non è proprio chiarissima: i gusti dei clienti vanno memorizzati e non appaiono sempre chiari, mentre non si capisce bene in che misura la fabbricazione del cioccolato influisca sul consumo delle risorse, che va calcolato ad inizio giornata quando si effettuano gli approvvigionamenti. Insomma, nonostante gli estensivi tutoria, avrete spesso le idee poco chiare: questo perché le spiegazioni sono abbastanza invasive, ma decisamente semplicistiche e fatte in maniera poco chiara. L’impressione è che vengano date per scontate certe informazioni, mentre altre vengono ripetute fino quasi alla nausea.

Questo non sarebbe necessariamente negativo… se non fosse che Chocolate Tycoon è un gioco dannatamente complicato! Sotto la sua apparenza di giochino facile e teneroso si nasconde infatti un gioco complesso, che garantisce un notevole grado di profondità, e dove dovrete gestire una serie cospicua di fattori. Faccio qualche esempio: nel gioco ci sono una dozzina di negozianti diversi, e dovrete imparare a destreggiarvi con tutti: si va da quello che fornisce le materie prime, a quello che vende i macchinari, fino alla specialista di  choki, alla designer di cioccolatini etc. Tutti questi aspetti andranno accuratamente monitorati prima di iniziare ogni partita.

Per esempio: i choki, i pulcini che fanno il cioccolato non sono tutti uguali e vanno gestiti. Dovrete scegliere che choki equipaggiare, farne schiudere le uova, farli accoppiare in modo da ottenere pulcinotti di livello più alto, più veloci e produttivi, vendere quelli che non vi servono…
Idem dicasi per i cioccolatini: man mano che avanzate di livello saranno disponibili altri tipi di design, che andranno appresi e messi in produzione per riuscire a garantirvi dei maggiori introiti.
Ogni messe vi verranno richiesti un sacco di soldi di tasse e dovrete anche metterne da parte per procurarvi nuovi macchinari man mano che verranno resi disponibili.

Insomma, Chocolate Tycoon sarà anche tenero nell’apparenza, ma sotto sono è un time management tosto, con un sacco di cose da fare: addirittura presenta una divisione tra giorno e notte, che non è affatto solo “cosmetica”: di notte sono possibili una serie differente di operazioni presso i negozianti. Per esempio, al mattino potrete comprare nuovi design, ma se volete modificare quelli esistenti dovrete tornare nel negozio dopo il calare del sole.

Nel gioco viene spiegato tutto poco per volta, ma questo è per molti aspetti un meccanismo a doppio taglio: se è vero che così si evitano eccessive complicazioni fin dall’inizio, è anche vero che, come accennavo prima, le spiegazioni sono spesso un po’ troppo semplici e arrivano solo a scalfire determinate dinamiche. All’inizio del gioco vi viene detto di dare dei regali agli altri commercianti, per aumentare le vostra reputazione… ma passeranno un paio di ore prima che vi venga spiegato a cosa serve e di cosa si tratta! E non solo: svelare tutto poco a poco garantisce longevità (dopo più di 20 ore di gioco non sono ancora arrivata a sbloccare tutti i commercianti e a capire il 100% delle meccaniche del gioco!) ma è anche un po’ frustrante, perché si ha sempre la sensazione che “manchi qualcosa”.

Si tratta comunque di un limite da poco in un gioco che non è solo delizioso da vedere, con uno stile tenero e meravigliosamente ben realizzato: è anche profondo e complesso da giocare a garantisce una longevità assolutamente superiore alla media di questo tipo di applicazioni.

Il vero, enorme, limite di Chocolate Tycoon è un altro. Forse è una mia questione personale: su questo tipo di meccanica mi sono già incattivita parlando di un altro bel gioco (Ladro Lupin), che mi ha decisamente fatta arrabbiare: è impensabile pagare per un gioco, e trovare al suo interno altri elementi freemium! Cosa voglio dire? E’ presto spiegato.

Chocolate Tycoon costa la bellezza di 2,39 €: una cifra che non è poi così grande, per un gioco carino e tanto curato, ed è assolutamente nella media per il genere (è quello che costano i vari Diner/cooking/hotel/blablah Dash, StarWars Cantina, etc.)… ma per questa cifra, io mi aspetto un gioco COMPLETO. Ed ecco che iniziando a giocare scopro che in Chocolate Tycoon c’è la solita fregatura della “doppia valuta”: vale a dire che si guadagnano sia soldi normali, che delle fantomatiche “stelline” (arghhhh: come in Animal Crossing!) che danno accesso ad una serie di funzioni quali lo sviluppo di design personalizzati, la schiusura istantanea delle uova di choki, nuovi design, nuovi macchinari che altrimenti paghereste montagne di soldi etc. E se è vero che durante il gioco troverete parecchie stelline, è anche vero che fondamentalmente guadagnarle è molto lento e il gioco vi dice serafico: ehi, ne vuoi delle altre? PAGALE!

Oltretutto, ignoro quale sia il costo dell’operazione perché (e all’inganno si aggiunge la beffa!) attualmente non è implementato il servizio, quindi dopo aver atteso un po’ vi verrà detto che il server non risponde, e la faccenda si chiuderà li.

Però quanta amarezza: un gioco è un gioco, dovrebbe premiare l’abilità, la costanza, la strategia del giocatore, e non quello che dopo averlo comprato decide di fucilarci dentro altri soldi per arrivare prima a certi traguardi. Personalmente, mi da fastidio pensare che mentre io gioco e risparmio e amministro e strategizzo per un mese, in modo da mettere da parte le somme necessarie per andare avanti, sbloccare nuovi elementi e nuove abilità, ci sia un signor Pino che semplicemente COMPRA la stessa cosa. Una simile dinamica è comprensibile all’interno di un gioco freemium, perché ovviamente è l’unico modo che lo sviluppatore ha per poter guadagnare dal proprio lavoro… ma in un gioco a pagamento, che cavolo di senso ha?

Spero davvero che dinamiche di questo tipo non prendano ulteriormente piede… non penso che facciano molto bene al settore, e creano una mentalità che mi pare proprio antitetica rispetto ad ogni forma di etica “ludica”. Mi rendo conto che alla fine “è solo un gioco”, ma proprio per questo non vedo che bisogno ci sia di metterci in mezzo altri soldi oltre a quelli spesi per acquistarlo!

Oltretutto anche questo aspetto è gestito da Chocolate Tycoon in maniera decisamente confusa: non viene detto chiaramente da nessuna parte che cosa comporti il nostro acquisto, e semplicemente si obbliga il giocatore a collegarsi ad un server (cosa che per i posessori di iPod Touch potrebbe essere anche impossibile!) per fare una certa operazione.

Chocolate Tycoon è un gioco carino, con una grafica molto, molto curata. Lo stile manga, con personaggi deformati e teneri e i colori pastello si abbina perfettamente al trattamente patchwork, e da al gioco una notevole personalità. Il gameplay è complesso e stranamento profondo per un gioco di questo tipo. Purtroppo è anche un po’ pasticciato, e queste caratteristiche si abbinano malamente alla sua complessità e rischiano di incasinare inutilmente. Resta il fatto che si tratta di un prodotto davvero valido: peccato solo per la confusione, nella spiegazione, nella gestione delle fantomatiche “stelline”, nell’uso di soldi veri là dove ci vorrebbe solo pazienza e abilità.

Chocolate Tycoon è disponibile su app store a 2,39 €

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