Champ Man 15 – La recensione di iPhoneItalia

Se dici Square-Enix pensi subito a Final Fantasy, a Dragon Quest, più recentemente anche a Tomb Raider, dopo l’acquisizione della Eidos, o ancora a Deus Ex, saga della quale il colosso nipponico adesso è distributrice dopo l’ultimo capitolo rilasciato, Human Revolution. Ma se dici Square-Enix difficilmente pensi al calcio, perché in Giappone quando guardi a un pallone di cuoio pensi subito alla Konami, a Pro Evolution Soccer, anzi Winning Eleven, di sicuro non pensi all’ex Squaresoft o alla Enix, pilastri dell’industria RPGistica. Eppure da pochi giorni se dici Square-Enix dici Champ Man 15, ovvero Championship Manager 2015, il primo manageriale a essere rilasciato per questa nuova stagione, con netto anticipo sulla concorrenza, come può essere Football Manager.

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Champ Man 15, a differenza della maggior parte dei manageriali per tablet e smartphone, non emula il calcio giocato, anzi è un manageriale vero e proprio sul calcio giocato. D’altronde non ci sarebbe alcun tipo di divertimento, o almeno non sarebbe completo, se i giocatori all’interno di questi titoli fossero completamente inventati: ci sono formule vincenti come Hattrick, ma è decisamente un’altra storia, essendo un browser game giocato da milioni di utenti online in contemporanea. Champ Man 15 mette a vostra disposizione i campionati più importanti del mondo, partendo dall’Europa fino a quello argentino e quello brasiliano: Inghilterra, Scozia, Francia, Germania, Italia, Spagna, Argentina, Brasile, Russia, Turchia, Emirati Arabi, Olanda e Portogallo sono le nazioni rappresentate. Curiosa la scelta degli Emirati Arabi, che sicuramente hanno acquisito fascino dopo i continui acquisti di giocatori in fase calante o di atleti in fase di conferma o di esplosione, non ultimi Garcia Renan dalla Sampdoria e Lanzini dal River Plate. Altra presenza particolare è quella del campionato scozzese, che al di fuori del Celtic e dei Rangers non ha mai attirato grande scalpore continentale, a differenza magari di quello svizzero, che annualmente propone un tris di squadre tra Champions League ed Europa League.

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Ovviamente avrete la possibilità di scegliere la vostra squadra all’interno dei seguenti campionati, ma già dall’inizio il free to play inizia a presentare i denti e a far notare come sia necessario pagare per accedere ad alcuni contenuti. Quando sarete immediatamente chiamati a scegliere la squadra da guidare alla vittoria e al successo noterete due diverse diciture in tutti i campionati maggiori: alcune società richiedono il Ticket Allenatore per essere allenate, altre invece sono disponibili sin da subito. Ci siamo voluti preoccupare esclusivamente della Serie A, per restare in casa e per trattare materia nota ai più: nel massimo campionato italiano tutte le squadre avevano bisogno del Ticket Allenatore, tranne Empoli e Cesena, due delle tre neopromosse e probabilmente le squadre meno considerate dalla programmazione
ludica. Ci siamo quindi orientati sui toscani, non per tirchieria, ma perché non intenzionati a spendere 0,99 euro per sbloccare un contenuto che non muta la sostanza del gioco.

Scelta la nostra squadra riceveremo la classica lettera di benvenuto, come avviene anche in Football Manager, con la comunicazione del budget ingaggi e trasferimenti messi a disposizione e gli obiettivi stagionali da raggiungere per poter essere quasi sicuramente confermato alla guida della società. Fin qui tutto regolare, come ogni manageriale, ma Champ Man 15, per incentivare le azioni e l’aspetto social, ha aggiunto degli elementi che potremmo definire quasi RPG per fomentare la vostra continuità: innanzitutto noterete che quotidianamente riceverete dei bonus, proprio per premiare il fatto che ogni giorno vi siete loggati nel vostro account per continuare la vostra carriera. Il premio consisterà esattamente nel riscuotere monete e banconote, entrambe con utilità diverse che vedremo a breve. Accanto alla possibilità di riscossione troveremo anche il nostro profilo manager, con una barra dell’esperienza che aumenterà in base alle azioni compiute: avremo quindi dei livelli, qui noti come “valutazione” che condiranno la nostra esperienza. All’interno della scheda
profilo troveremo sia il riepilogo, con i punti esperienza acquisiti e quelli che ci mancano per il level up, ma anche i dettagli sul nostro contratto, con la relativa scadenza, e anche gli obiettivi stagionali, che sono stati indicati nella lettera di assunzione. Va da sé che guidare l’Empoli, con tutto il rispetto per la squadra toscana, comporterà la presenza di un solo obiettivo: guidare il Real Madrid vi chiamerà a soddisfarne di più, avendo anche più competizioni a carico.

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Tornando a parlare di monete e di banconote, queste serviranno per migliorare le vostre infrastrutture atletiche: abbiamo riscontrato un sistema molto simile a quanto mostratoci alla Gamescom da Gameforge per Match Day, con la differenza che qui non c’è una zona antistante lo stadio dove allocare le strutture, ma un semplice menù che vi permetterà di scegliere cosa migliorare e cosa mantenere allo stesso livello. Anche gli allenamenti necessitano, poi, di una spesa, quindi tanto prima delle partite quanto durante la settimana potrete scegliere di potenziare alcuni aspetti, aumentare la concentrazione del training sul tiro, sui passaggi, sulla prestanza fisica o altro, e ancora assumere per un minimo di due stagioni un determinato quantitativo di staff che possa lavorare a stretto contatto con i vostri giocatori per farli migliorare per condurli a una forma ottimale. Arriviamo, quindi, per logica a parlare della rosa, della vostra squadra: i
giocatori vengono riconosciuti innanzitutto in base a un valore che rappresenta la loro valutazione generale. Proprio come accadeva in Scudetto – l’antesignano di Championship Manager – vi è attenzione per le qualità singole, ma ve ne è di più per la valutazione globale, cosa che non accade in Football Manager: un sistema che semplifica la scelta dei giocatori da mettere in campo, o da acquistare, ma che vanifica l’aspetto manageriale della squadra, aumentando la componente arcade ed eliminando spessore alla simulazione tattica.

La formazione titolare viene offerta come la migliore possibile, con ben pochi cambi da effettuare nel momento in cui arriverete, salvo non vogliate cambiare modulo e quindi avrete necessità di adattare alcuni dei giocatori alle vostre richieste. Quando poi sarete pronti potrete scendere in campo: Champ Man 15, infatti, vive sulle partite, quindi l’intera settimana scorrerà molto rapidamente, anche in fase di calciomercato, che sarà l’unica variante che bloccherà l’avanzare rapido del gioco. Le partite si sviluppano come un qualsiasi manageriale, come d’altronde fa anche Football Manager, ma senza la grafica in 3D: una diretta molto rapida, che racconta soltanto le azioni salienti e che vi avvisa della rete vostra o degli avversari facendo lampeggiare la casella sulla quala vengono raccontate le azioni. Niente di
particolare o di emozionante. Durante la partita vi è ovviamente concessa l’analisi della tattica, che andrà a mettere in pausa il gioco: potrete fare delle sostituzioni, utilizzando ovviamente lo swipe del vostro touch screen, e dare istruzioni alla squadra per affrontare al meglio la partita. L’aggiunta sicuramente interessante della schermata della partita è la possibilità di avere accanto a sé un riepilogo di tutte quelle che si stanno attualmente giocando, così da poter vedere il quadro della situazione anche durante il campionato, per la lotta salvezza, per la lotta verso l’Europa o anche in Coppa per conoscere l’esito delle altre sfide. La barra inferiore, invece, che lascia scorrere le variazioni di risultati ricorda molto i programmi calcistici delle pay per view che aggiornano con costanza quanto avviene negli altri
campi.

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Quando la partita arriverà al termine potrete ottenere la vostra ricompensa, perché Champ Man 15 continua imperterrito a sostenere questa tesi arcade secondo la quale dovete essere ricompensati come se aveste vinto una battaglia: è lo stampo Square-Enix. Nella partita d’esempio che abbiamo giocato come test – Empoli contro Pescara – siamo riusciti a riscuotere 350 monete e 60 banconote, oltre che 350 punti esperienza: questi rappresentano la somma degli obiettivi raggiunti, ovvero la partita vinta e il premio fair play, ottenuto per non esser stati sanzionati con un cartellino nemmeno una volta. Immediatamente dopo siamo andati a spendere i soldi ottenuti per potenziare il nostro staff, assumendo un nuovo preparatore atletico che potesse aumentare la velocità e la rapidità dei nostri.

Veniamo infine al calciomercato, il cuore dell’aspetto manageriale. Oltre a conoscere qual è il nostro budget per poter acquistare un giocatore, ci troveremo dinanzi alla possibilità di assumere un capo scout e di mandarlo a visionare determinati campionati, così da avere immediatamente un riscontro positivo e acquistare il giocatore che il nostro staff ci consiglia: ovviamente questo ha un costo che probabilmente non potremmo permetterci, quindi dovremo proseguire con la ricerca manuale. Nel nostro esperimento abbiamo puntato Alessandro Agostini, 35enne terzino sinistro dell’Hellas Verona, valutato 600mila euro, e con uno stipendio settimanale di 30mila euro fino al primo luglio 2016: dinanzi a noi si sono parate le possibilità di fare un’offerta definitiva o per prenderlo in prestito. Appena presentata l’offerta, un messaggio ci ha confermato la ricezione, proprio come accade in Fifa, poi la trattativa ha fatto il naturale corso delle cose fino a portare Agostini a essere un nostro nuovo giocatore e noi a spendere quasi un terzo del nostro budget trasferimento. Ovviamente un’operazione di test che non vuole essere identificata come un colpo à la Marotta.

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La pecca che sottolineiamo per Champ Man 15 è che alcune diciture non sono state ancora localizzate al meglio: la sessione delle migliorie delle strutture è in spagnolo, quando riscattiamo un membro dello staff troviamo ancora le scritte in inglese, i prezzi di base sono in sterline. C’è ancora della revisione da fare, ma per il momento la struttura è regolare e a posto. Non siamo dinanzi a un pezzo da 90 come può essere ed Football Manager, che continua a rappresentare il non plus ultra del genere, ma Champ Man 15 per chi non ha grandi velleità e speranze può essere un buon titolo, soprattutto perché free to play.

Champ Man 15, ricordiamo, è disponibile gratuitamente per iPhone e iPad su App Store.

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