Anche l’FBI indaga sul presunto hacking di iCloud ai danni di alcune celebrità

Oltre ad Apple anche l’FBI starebbe indagando sul possibile hacking di iCloud che ha portato alla pubblicazione di foto intime appartenenti a diverse celebrità.

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Secondo quanto riportato dal Telegraph anche l’FBI starebbe svolgendo delle indagini sull’hack di iCloud che avrebbe permesso di diffondere sul web numerose fotografie intime di svariate celebrità, tra cui anche Jennifer Lawrence. Ecco quanto dichiarato da Laura Eimiller, portavoce dell’FBI:

L’FBI è a conoscenza delle dichiarazioni in merito a violazioni informatiche e pubblicazioni illegali di materiale riguardante individui di alto profilo e sta indagando. Qualsiasi altro commento sarebbe inappropriato in questo momento.

Stando ad alcune recenti considerazioni sulla vicenda, l’attacco hacker sarebbe stato permesso da una vulnerabilità nel servizio Trova il mio iPhone, che avrebbe consentito ai malintenzionati di trovare le password degli account iCloud delle celebrità. Già in passato l’FBI ha avviato un’indagine sulla violazione della privacy ai danni di Scarlett Johansson, Mila Kunis ed altre celebrità causata da Christopher Chaney, condannato successivamente a 10 anni di reclusione.

Nel frattempo su Reddit gli utenti hanno iniziato ad accusare Brian F. Hamade di Southern Digital Media di essere l’hacker che ha diffuso le immagini, arrivando a questa conclusione in base ad uno degli screenshot pubblicati dallo stesso presunto colpevole.

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Questa mattina, tuttavia, Hamade ha negato il suo coinvolgimento in un’intervista su BuzzFeed, affermando di aver pubblicato uno screenshot modificato con Photoshop:

Non sono coinvolto in questa vicenda. Era così stupido – ho visto molte persone pubblicare i leak e indirizzi bitcoin e ho letto molto sul valore dei bitcoin e per questo ho pensato “forte, potrei ottenere bitcoin gratuitamente“. Sono soltanto un idiota che ha tentato di fregare qualcuno su 4chan, per poi pentirmene amaramente.

In seguito alle accuse Hamade ha deciso di chiudere i propri account di Twitter e LinkedIn, mentre Southern Digital Media ha provveduto a disattivare il proprio sito web.

Fonte: 9to5Mac

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