Al via la Global Game Jam 2015 a Milano: in 300 al Politecnico per il miglior gioco indie

Nella giornata di ieri, 23 gennaio, al Politecnico di Milano si è dato il via alla Global Game Jam 2015, l’evento che riunisce giovani creatori di videogiochi e che in due giornate piene, all’interno delle mura universitarie, mette in competizione vari team di sviluppo per trovare il più funzionale e meglio realizzato videogioco indie. Noi di iPhoneItalia.com eravamo presenti alla giornata di inaugurazione e abbiamo seguito il momento di annuncio del tema di quest’anno, con più di 300 ragazzi iscrittisi all’evento.

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Una manifestazione che sicuramente colpisce e stupisce per la formula, accattivante e indubbiamente affascinante: 300 persone, di cui molti di essi arrivati da soli, senza un team e quindi alla ricerca di una squadra direttamente all’interno del Politecnico, impegnati in uno sviluppo che è iniziato ieri sera e terminerà domenica sera, senza uscire dall’Università. Non imprigionati, ovviamente, perché lo staff concede di uscire prima di mezzanotte e rientrare dalle 7 del mattino in avanti, ma va da sé che lo spirito della competizione è figlio del restare coesi e vivere il momento di aggregazione anche di notte, quando bisognerà occupare le aule messe a disposizione per riposare, una per i ragazzi e una per le ragazze.

Ieri all’iscrizione si sono presentati in 300 circa, come detto, in maniera molto eterogenea: il 36% dei ragazzi si è presentato come programmatore, alcuni di loro durante la conferenza non hanno potuto fare a meno di scrivere qualche riga di codice, altri invece erano lì come fumettisti, 3D artist o anche 2D artist, altri ancora come sound designer, quindi artisti musicali e soltanto il 6% di loro ha deciso di presentarsi come scrittore, sceneggiatore. Un ragazzo soltanto – a patto che non fosse stata una ragazza, ma non ci è dato saperlo – ha voluto iscriversi nel ruolo di motivatore, un aspetto sicuramente da tener presente all’interno di una manifestazione del genere.

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La giornata di inaugurazione ha permesso ai ragazzi di confrontarsi con alcuni dei progetti degli anni precedenti che dalla Global Game Jam hanno avuto modo di spiccare il volo: è questo l’esempio di Surgeon Simulator, nato dal tema del 2013 che era il battito cardiaco. Quest’anno, invece, dopo la grande attesa e il grande silenzio dovuto a causa del fuso orario, il tema è “What do we do now?”. Silenzio che nasce dal fatto che l’Italia ha iniziato a lavorare ai nuovi progetti alle 19 di venerdì 23, mentre alle Hawaii, causa fuso orario, l’apertura delle buste sarebbe avvenuta soltanto più tardi. Essendo il tema mondiale era necessario rispettare l’orario per tutti.

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Dopo la presentazione del tema, alle 19 circa, i ragazzi hanno iniziato a lavorare: la prima regola è quella di non scrivere alcuna riga di codice il primo giorno, rimandando tutto al sabato, oggi. Team building, ricerca dei compagni di lavoro, creazione del team e socializzazione: queste le prime attività da svolgere il primo giorno della Global Game Jam, e tra annunci di ricerca e proposte tra ragazzi conosciutisi direttamente in aula al Politecnico anche quest’anno dei giovani sviluppatori di videogiochi prenderanno piede in Italia.

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