Hungry Sumo: lotta fra ciccioni – la recensione di iPhoneItalia

Hungry Sumo è un delirante precipizio in un universo nipponico fatto di grasso, fantasmi, giochini e ciotole di riso. Un titolo arcade che si basa tutto sul multi-touch e che per qualche minuto vi conquista con i suoi personaggi assurdi e il suo gameplay (solo apparentemente) “a prova di idiota”.



Alla base di Hungry Sumo, spiace dirlo, c’è solo una questione di dimensioni. Girarci intorno è inutile: in questo gioco vengono premiati solo i personaggi grossi. Ovviamente si sta parlando di lottatori di sumo (cosa avevate capito?), quello stile di lotta giapponese praticata da enormi ciccioni vestiti solo di un perizoma. Ma non aspettatevi niente di violento, o di guerresco: Hungry Sumo, nonostante queste premesse, è il gioco più colorato e pacioso del mondo.
All’inizio di ognuno dei 100 livelli di Hungry Sumo, sullo schermo del dispositivo compare una piccola folla di personaggi. I lottatori con il perizoma rosa sono i nostri: tutti gli altri sono cattivi. Per sconfiggerli dobbiamo semplicemente urtali fino a ridurli di dimensione, con i nostri più grossi lottatori che rimbalzano qua e la per lo schermo senza alcuna possibilità di controllo direzionale. Tutto quello che possiamo fare per i nostri ciccioni è farli diventare sempre più grassi, toccandoli mentre si spostano, ma solo quando nessun altro li sta urtando: in questo modo i lottatori mangeranno e aumenteranno di dimensioni. Tuttavia occorre fare attenzione: urtare un nemico mentre si mangia equivale a perdere il nostro ciccione, che viene convertito nel nemico stesso. Un certo tempismo è assolutamente fondamentale per evitare di avere sempre più nemici in campo. Bisogna capire quando smettere di far mangiare i nostri guerrieri, e quando farli abbuffare: tutto a tempo debito.

Se i primi livelli sono di una semplicità quasi banale e tutto quel che basta fare è prestare un po’ di attenzione per evitare spiacevoli contatti, man mano che si procede nel gioco tutto diventa sempre più complicato. Per concludere un livello occorre “convertire” tutti i personaggi in scena al proprio partito (“Il partito del perizoma rosa”) e farlo non è sempre semplice e richiede una strategia ben definita e molto tempismo. I nemici in campo sono sempre di più, e ciascuno è dotato di particolari caratteristiche: i ninja sono più cattivi, i demoni infuocati infliggono danni con le fiamme, i fantasmi spariscono, i buddha in roccia fanno impietrire senza possibilità di ritorno… Nel corso di uno schema potremmo sacrificare momentaneamente uno dei nostri, per ingrossarne un altro e partire poi al contrattacco; oppure usare il multi-touch per portare avanti la crescita di diversi ciccioni contemporaneamente e lasciare i nemici in inferiorità numerica.

Il gioco inoltre presenta una serie di power up quali involtini di sushi speciali, che rallentano o fanno ingrassare più velocemente, e “fave” che provocano flatulenze e tengono lontani i nemici. A dispetto della grafica coloratissima e zuccherosa, Hungry Sumo spesso è decisamente “scorretto” e in un più di un’occasione riuscirà a strapparvi un sorriso. Questo titolo è uno di quei giochi più complessi a parole che non a fatti: basta prenderlo in mano per pochi minuti per venire subito assorbiti dall’immediatezza del gameplay e dalla facilità delle sue regole. Eppure il gioco non diventa banale, grazie alle continue aggiunte di nemici, power-ups e livelli sempre più complessi, spezzati da livelli bonus dove si affrontano dei semplici mini giochi: abbiamo il clone di Fruit Ninja, il clone del pachinko, il clone del Whack-a-Mole… insomma, mini-giochi per tutti i gusti.

La grafica del gioco è decisamente semplice ma molto accattivante: omini sferici e mostri che si dilatano vengono rappresentati con uno stile ironico e pulito che nella sua semplicità si adatta perfettamente al titololo.
Nonostante questo Hungry Sumo non mette abbastanza “carne al fuoco”: il gioco è divertente, ma in un’oretta si arriva in fondo ai livelli offerti. A quel punto rimangono solo i mini-giochi (che offrono decisamente pochi spunti) e la ripetizione dei livelli, in cerca di punteggi sempre migliori, ma purtroppo quella semplicità che attira in Hungry Sumo fa anche si che il titolo perda in fretta di attrattiva. Dopo qualche partita Hungry Sumo e i suoi bizzarri personaggi sferici finiscono nel dimenticatoio: ma finchè non lo avrete terminato difficilmente riuscirete a smettere di giocarsi.

Hungry Sumo è un’applicazione universale disponibile su App Store a 0,79 €

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