7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 25/05

Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

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Spotify raggiunge 10 Milioni di abbonati

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Spotify taglia il traguardo dei 10 milioni di abbonati, con più di 40 milioni di utenti attivi, in 56 paesi in tutto il mondo.

“Il nostro anno è stato fantastico: abbiamo esteso la nostra presenza da 20 a 56 mercati, dando a più persone in tutto il mondo la possibilità di ascoltare musica in streaming. Dieci milioni di abbonati rappresentano un grande traguardo non solo per Spotify, ma anche per l’industria musicale”, dichiara Daniel Ek, CEO e fondatore di Spotify. “Stiamo espandendo la nostra leadership nel settore della musica digitale e il nostro focus rimane quello di offrire a tutti gli utenti nel mondo la possibilità di ascoltare più musica”.

Dal momento del lancio di Spotify nel 2008, gli utenti hanno creato complessivamente più di 1,5 miliardi di playlist, mentre ne vengono create o aggiornate oltre 5 milioni ogni giorno

Per celebrare i fan della musica e gli artisti che hanno reso possibile il raggiungimento di questo obiettivo, Spotify rivela i protagonisti delle classifiche globali:

  • Artista più ascoltato: Eminem è il più ascoltato di tutti i tempi, Rihanna è la regina tra le voci femminili. David Guetta si posiziona al secondo posto tra gli artisti maschili, mentre è Katy Perry a seguire Rihanna nella classifica femminile.
  •  Brano più ascoltato: “Wake Me Up” di Avicii è la canzone più ascoltata in assoluto con più di 235 milioni di streaming.
  •  Artista più seguito: David Guetta è l’artista più seguito su Spotify con oltre 5 milioni di follower.
  •  Nell’ultimo mese: La Top 100 Pop Tracks on Spotify è stata la playlist più ascoltata, mentre “Rather Be feat Jess Glynne” di Clean Bandit è stata la canzone più riprodotta in modalità offline.

La crescita di Spotify, con la sua portata mondiale, non è importante solo per l’azienda, ma anche per tutta l’industria musicale. Dal 2008, Spotify ha conferito più di un miliardo di dollari ai titolari dei diritti d’autore.

Primo cortometraggio italiano su Google Glass

In anteprima nazionale è stato mostrato alle istituzioni il primo cortometraggio italiano su Google Glass.

La scelta del nome sottolinea un turismo privo di vincoli e frenesie a cui siamo abituati, orari da rispettare, guide a musei su prenotazione o a costi aggiuntivi, limiti temporali a cui sottostare e via dicendo…  La startup Piacentina intende promuovere l’esperienza turistica con un approccio moderno attraverso il connubio fra tradizione e nuove tecnologie, in cui è il turista stesso ad avere piena libertà di scelta comprese le informazioni cui accedere, limitate solo dal proprio interesse.

Questo progetto mira a valorizzare le piccole città, i preziosi territori e le attività locali che, spesso, sono sconosciuti.  La peculiarità di Adagio è quella di essere pensato e sviluppato per sfruttare al massimo le capacità dei dispositivi touch e wearable. Integrandoli per fornire un’esperienza utente unica. Utilizzando tecnologie di realtà aumentata, profilazione e di localizzazione anche in ambienti chiusi, sarà possibile fornire contenuti contestualizzati.

Durante la presentazione sono state mostrate delle demo effettive relative al progetto.  Nell’occasione è stata inoltre comunicata la collaborazione di XNOOVA con la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e il Liceo Artistico Cassinari di Piacenza, al fine di realizzare una visita mussale innovativa basata sulla qualità dei contenuti.

Il fattore accelerante per accettare pagamenti con carta è il Mobile POS

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Una ricerca condotta da Visa Europe sull’accettazione di nuove soluzioni di pagamento in cinque Paesi europei, tra cui l’Italia, rivela che l’utilizzo degli mPOS (Mobile Point Of Sale) da parte delle piccole aziende decollerà drammaticamente nel 2014.

La ricerca, effettuata su 2.000 piccole imprese nel Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Polonia, conferma che molte aziende stanno cambiando i loro atteggiamenti nei confronti dell’accettazione delle carte di pagamento. Una delle ragioni principali di questo cambiamento risiede nella comprensione del potenziale degli mPOS per le piccole imprese. Coloro che inizialmente erano riluttanti ad adottare un terminale mPOS, principalmente perché convinti che la loro attività fosse troppo piccola e che le soluzioni di accettazione delle carte di pagamento fossero troppo costose e complesse, hanno cambiato presto opinione una volta assistito a una dimostrazione e capito l’usabilità e i benefici della tecnologia.

Un piccolo terminale mPOS per la lettura delle carte Chip e PIN trasforma facilmente  uno smartphone o un tablet in un terminale di accettazione di pagamenti efficiente e sicuro. La soluzione, che viene resa operativa tramite lo smartphone o il tablet dell’esercente, rende i pagamenti con carta portabili e dunque facili da utilizzare in luoghi quali studi professionali, bancarelle dei mercati, sagre e festival, nonché per le consegne a domicilio. La tecnologia dunque aiuta l’espansione dell’accettazione dei pagamenti con carta per i piccoli esercenti che non hanno mai accettato Visa in precedenza. Le maggiori evidenze della ricerca comprendono:

  • Oltre un quarto delle PMI coinvolte hanno espresso interesse nel dotarsi di una soluzione mPOS nei prossimi 6 mesi.
  • La facilità d’uso degli mPOS è citata dalla maggior parte delle PMI: dal 74% delle PMI francesi, seguite dal 73% delle tedesche, 63% nel Regno Unito e in Polonia e il 59% in Italia
  • Il 45% delle piccole imprese consultate in Italia dichiara che l’mPOS migliorerebbe il flusso cassa per l’aumentata velocità dei pagamenti
  • Il 36% delle PMI intervistate in Italia ha espresso volontà di adozione di una soluzione mPOS quando sarà resa disponibile. Questo dato percentuale insieme alla Polonia è il più alto di tutti e 5 i paesi coinvolti nella ricerca. Mentre il 41% ha dichiarato che l’mPOS è importante o molto importante per la propria attività.

La ricerca di Visa Europe ha anche confermato che gli mPOS sono giudicati di interesse in tutti i settori. Il fattore determinante è la modalità con cui le imprese ricevono i pagamenti, invece che il tipo di settore, in particolare per quelle attività che trattano principalmente transazioni di persona.

Le soluzioni mPOS che sono attive attualmente in territorio europeo sono 25 e molte banche principali hanno avviato programmi pilota con questi terminali. Sono già 30 invece i progetti di implementazione in preparazione al lancio di un nuovo programma conforme Chip & PIN previsto per l’autunno di quest’anno.

Caroline Drolet, Responsabile della divisione Mobile Point-of-Sale presso Visa Europe ha dichiarato: “Le piccole imprese sono state tradizionalmente riluttanti ad abbracciare i pagamenti con carta ma ciò sta cambiando in tutta Europa. L’mPOS è il catalizzatore di questo cambiamento – non solo è una soluzione che scardina molte delle convinzioni diffuse tra le piccole imprese, ma è anche funzionale per tutte le PMI sia che accettino i pagamenti presso le loro attività sia che li accettino in mobilità. Man mano che le aziende realizzano i benefici e l’usabilità degli mPOS assistiamo alla crescita di adozione di questi terminali mobili. L’ultimo trimestre 2013 ha dimostrato questa tendenza e i primi segnali mostrano che questo trend continuerà nel 2014. Noi in Visa continueremo a giocare un ruolo chiave nello sviluppo degli mPOS, assicurando che gli standard e i requisiti di conformità siano rispettati e che le soluzioni siano sicure prima che vengano implementate sui mercati.”

Davide Steffanini, country manager di Visa Europe in Italia ha concluso: “Il 2014 sarà l’anno dell’implementazione di massa degli mPOS in Italia. Supportato dal nuovo corso legislativo introdotto quest’anno che stabilisce che dottori, avvocati e altri liberi professionisti siano obbligati ad adottare dispositivi per l’accettazione di pagamenti con carta, l’mPOS godrà di un incremento di adozione tra le aziende, in particolare tra le PMI che hanno rimandato in precedenza l’installazione dei terminali di accettazione di pagamenti con carta. A oggi tutte le maggiori banche in Italia hanno iniziato programmi significativi di diffusione di mPOS.”

Hotel sempre più connessi con Wi-fi gratuito secondo una ricerca KAYAK

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 Il metamotore di ricerca viaggi KAYAK.it, svela i risultati di una ricerca condotta per mettere in luce i Paesi con la maggiore/minore percentuale di hotel connessi attraverso l’analisi della disponibilità di servizio Wi-Fi gratuito.
Il 90% degli hotel italiani offre free Wi-Fi, per soddisfare le necessità dei propri ospiti di esser always connected – per restare in contatto con i propri amici attraverso i social network, per cercare informazioni online o… per pianificare il prossimo viaggio su KAYAK.it – anche quando si trovano all’estero, senza prestare attenzione agli alti costi legati ai servizi di roaming.
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Le città italiane con la più alta percentuale di hotel che offrono Wi-Fi gratuito sono Roma, Firenze e Napoli (86%), seguite da Palermo (80%) e Milano (65%).
Facendo un paragone con altre importanti città europee (un paio per Paese), ecco le interessanti percentuali di hotel con free Wi-Fi:
  • in Spagna: Madrid (88%), Valencia (76%)
  • in Francia: Parigi (88%), Nizza (77%)
  • in Germania: Berlino (72%), Monaco (65%)
  • nel Regno Unito: Londra (73%), Manchester (64%)
In Europa, tra i 28 Paesi presi in esame, i best performer sono Romania, con il 99% di hotel che offre connessione wireless senza costi aggiuntivi, Polonia (98%) e Slovacchia (98%). Con il 90% degli hotel dotati di free Wi-Fi, l’Italia si attesta al ventunesimo posto. In Europa occidentale sono “meglio posizionati” i paesi nordici (Svezia e Norvegia 96%) e la Francia (95%), mentre Spagna (89%), Regno Unito (88%)  e Germania (73%) occupano le ultime posizioni.
A livello globale, i Paesi “on the top” (con il maggior numero di hotel che offrono free Wi-Fi) sono Romania e Vietnam (99% degli hotel), seguiti da Taiwan, Cambogia, Polonia, Marocco e Slovacchia (98%).
I Paesi “on the flop” sono: Australia (56%), Nuova Zelanda (59%), Germania (73%), India (74%) e Sudafrica (75%).
Infine, la ricerca KAYAK, con riferimento alla percentuale di “connected hotel” con Wi-Fi gratuito, classifica i continenti:
  • Americhe: 94%
  • Europa: 90%
  • Asia: 88%
  • Africa: 81%
  • Oceania: 55%

Facebook: Trend Micro HouseCall per la sicurezza

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Trend Micro annuncia di aver rinnovato ed esteso la sua partnership con Facebook. L’accordo prevede l’integrazione con il social network di Trend Micro HouseCall, la soluzione di sicurezza royalty-free, che aiuterà a rilevare i malware e a mantenere i dispositivi di più di 1 miliardo di utenti sicuri.  

Con oltre un triliardo di click al giorno, Facebook è un obiettivo molto allettante per gli spammer e i criminali. HouseCall completerà i sistemi di Facebook per mitigare le minacce, rilevando le attività maligne e allertando gli utenti a rischio sicurezza e privacy.

HouseCall fornirà agli utenti di Facebook un ulteriore livello di protezione contro gli attacchi maligni che le interazioni online possono veicolare.” Ha affermato Kevin Simzer, chief marketing officer, Trend Micro. “Siamo onorati di fare squadra con uno dei principali social network a livello mondiale, offrendo una soluzione gratuita che aiuterà a proteggere la sicurezza online e la privacy di un miliardo di utenti.

Nel momento in cui i potenziali utenti infetti sono identificati, Facebook invia una notifica con l’opzione di scaricare la versione gratuita di HouseCall, che cercherà e rimuoverà i malware. HouseCall inizierà la scansione sugli account infetti degli utenti che scelgono di scaricare lo scanner, che potranno continuare nel mentre a utilizzare Facebook senza nessuna interruzione. Una volta che la scansione sarà completata, un messaggio comunicherà i risultati agli utenti.

Il processo di scansione permette agli utenti di continuare a lavorare online in un ambiente più sicuro, senza che vengano condivisi inconsapevolmente contenuti maligni o che si venga infettati da account insospettabili” Ha concluso Simzer.

Per proteggere i nostri utenti dalle minacce, come ad esempio i malware, utilizziamo una combinazione di sistemi. Implementando le capacità di scansione malware e pulizia di Trend Micro HouseCall in questi sistemi, abbiamo potenziato le nostre difese.”  ha affermato Chetan Gowda, Software Engineer di Facebook.

OtterBox intensifica la caccia ai prodotti contraffatti

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OtterBox, il marchio di custodie per smartphone più affidabile negli Stati Uniti e in Canada, prosegue la sua battaglia contro il furto della proprietà intellettuale. Negli ultimi sei mesi, grazie al supporto datole dall’applicazione delle leggi e dalle agenzie governative, OtterBox ha fatto irruzione in 162 negozi al dettaglio in tutto il mondo e sequestrato circa 30.000 custodie contraffatte.

I prodotti contraffatti sono realizzati con materiali più scadenti e la tecnologia, la protezione e la durevolezza che offrono non è paragonabile a quelle offerte da OtterBox, ben note ai consumatori”, ha dichiarato Brian Thomas, CEO di OtterBox. “Proteggiamo strenuamente il nostro marchio per essere certi che i nostri clienti ricevano esclusivamente la qualità eccezionale cui OtterBox li ha abituati”.

Ogni volta che un prodotto viene immesso sul mercato, in quasi ogni Paese in cui verrà venduto, sarà registrato per proteggerlo. Attualmente OtterBox ha più di 287 marchi di fabbrica registrati in 49 Paesi e nell’Unione Europea, come pure una decina di registrazioni in attesa di approvazione in tutto il mondo.

La caccia alle contraffazioni dei prodotti OtterBox inizia non appena riceviamo una soffiata circa la loro potenziale esistenza e viene avviata un’indagine.  Quando il caso è acclarato, viene intrapresa un’azione legale che può portare all’arresto, a sanzioni o a un periodo di detenzione. Ad oggi, OtterBox ha rimosso più di 39.000 singole offerte di prodotti OtterBox contraffatti pubblicate online, per un valore stimato di 1 milione di euro al prezzo suggerito per la vendita al pubblico.

Ecommerce: Mobile commerce a +289% nel 2013 e per il 2014 sopra quota 1 miliardo

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Il trend positivo d’incremento a doppia cifra che l’eCommerce sta registrando in Italia dal 2010 viene ulteriormente confermato: nel 2014 l’eCommerce registrerà un’ulteriore crescita del 17% che porterà il mercato a un valore totale di 13,2 miliardi di euro. Il Mobile Commerce si conferma tra i principali fattori trainanti l’eCommerce in Italia: gli acquisti tramite smartphone crescono del 289% nel 2013 e stanno registrando un’ulteriore crescita dell’85% nel 2014, passando così in due anni da un valore di 164 milioni a 1,2 miliardi di €.

Questi sono solo alcuni dei dati salienti presentati nel corso della nona edizione del Netcomm eCommerce Forum 2014, alla presenza di oltre 3.500 invitati, tra aziende, professionisti e giornalisti, “e proprio questo riscontro mostra come l’eCommerce sia sempre più percepito dalle aziende come un canale necessario per l’espansione del proprio business”, sottolinea in apertura Roberto Liscia, Presidente di Netcomm- Consorzio del Commercio Elettronico Italiano.

Lo attesta l’andamento del fatturato complessivo (+20% all’anno negli ultimi anni) e stimato oltre i 13 miliardi di euro per il 2014, congiuntamente all’impennata del numero di acquirenti online italiani che sono passati in tre anni da 9 a 16 milioni. Stiamo, finalmente, assistendo a un forte interesse delle imprese, in particolare del Made in Italy e della grande distribuzione, che si sono rese conto delle grandi opportunità che il digitale può offrire in un momento in cui i fattori recessivi stanno mettendo in discussione i modelli di business e di vendita tradizionali. Molti progetti sono in fase di avvio in settori che finora erano rimasti indecisi senza intervenire con strategie di sviluppo innovativo.

In particolare, vale la pena di sottolineare che oltre all’abbigliamento, che è stato sicuramente il motore dello sviluppo degli ultimi anni, anche il food e l’arredamento hanno cominciato il loro percorso. Si tratta di quei settori che hanno capito l’importanza di raggiungere quei 2 miliardi di cittadini del mondo digitale che cercano prodotti di qualità e che sempre di più vogliono andare alla fonte, superando tutti i processi di intermediazione a scarso valore aggiunto. Già nel 2013 le vendite all’estero sono cresciute del 28% raggiungendo la ragguardevole cifra di 2 miliardi di euro, grazie proprio alla spinta dell’abbigliamento e del turismo. È prevedibile che nel 2014 si verifichi un incremento analogo. Questo avviene per effetto dell’offerta sempre più ampia di prodotti disponibili online e per lo sviluppo dei marketplace internazionali, che sempre più consentono ai prodotti di punta del nostro export di raggiungere i mercati di tutto il mondo.

In Italia la penetrazione dell’eCommerce sul totale del mercato retail sta crescendo e passa dal 3 al 3,6% nell’ultimo anno”, afferma Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – Politecnico di Milano. “Rimane ancora limitata rispetto a quella di altri Paesi Europei con una più lunga tradizione di eCommerce, ma è supportata da un tasso di crescita dell’eCommerce importante. In Francia, il tasso di penetrazione dell’eCommerce si conferma in fati al 6,1%, in Germania tocca 8,5% e in UK il 15%; oltreoceano, invece, si attesta negli usa all’11%. Tuttavia nei paesi in cui l’eCommerce ha raggiunto una maggiore maturità, la crescita è compresa tra il 10% (USA, Germania, Francia) e l’11% UK, mentre in Italia tocca il 18%. La crescita impetuosa del Mobile Commerce risulta determinate in questo incremento: le vendite mediante smartphone sfonderanno il tetto del miliardo di euro e, assieme a quelle dei tablet, supereranno complessivamente i 2,5 miliardi. Attraverso questi device passa il 19% del mercato eCommerce. Parallelamente, le strategie multicanale, che prevedono l’utilizzo congiunto e integrato di canale fisico e canale online anche attraverso Smartphone e Tablet, hanno portato molti benefici: maggiore efficacia nel trasferimento delle informazioni grazie all’Infocommerce, incremento nell’efficienza dei processi di punto vendita mediante il “Prenota online e ritira in negozio” e miglioramento del servizio al cliente con l’acquisto online e l’assistenza in-store.”

Tutti i principali comparti beneficiano della crescita generale. Tra i prodotti, l’Informatica fa registrare l’incremento più elevato (+32%), seguita a ruota dall’Editoria che balza in avanti del 28%.

Il Grocery conferma un trend rilevante di crescita e dopo il +11% nel 2013, fa segnare nel 2014 un +23%. L’abbigliamento si conferma come uno dei settori più costanti con un +21%.

Le vendite di servizi continuano a crescere ma sotto la media del mercato: +11% per Turismo e +2% per le Assicurazioni grazie agli operatori del trasporto aereo e dei portali di hotel nel primo caso e alle prestazioni positive di tutti i principali operatori del mercato (soprattutto compagnie dirette), nel secondo.

I servizi pesano comunque per il 62% delle vendite”, aggiunge Riccardo Mangiaracina, Responsabile Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano. “Il Turismo ha una quota di mercato nell’eCommerce pari al 41%, le Assicurazioni arrivano al 8%; i prodotti, invece conquistano il 38% delle vendite: l’Abbigliamento ottiene una quota pari al 14%, Informatica ed elettronica raggiungono il 12%, l’Editoria il 3%, Grocery l’1%, altri comparti, incluso il c2c, il 21%. La situazione italiana si conferma quindi peculiare rispetto a quella dei principali mercati stranieri, dove il peso dei prodotti prevale su quello dei servizi, con valori compresi tra il 65 e l’80%, anche se progressivamente il peso dei prodotti sta aumentando”.

Turismo e abbigliamento si confermano inoltre i due comparti con cui l’eCommerce italiano si afferma nel mondo: rappresentano rispettivamente il 54% e il 33% dell’export, che cresce del 21% nel 2014 e arriva a toccare una quota prossima ai 2,5 miliardi di €.

 

“La stabile crescita a doppia cifra dell’eCommerce mostra come le aziende italiane stiano adottando sempre più una strategia multicanale, vero fattore chiave che può consentire all’eCommerce B2c di raggiungere in Italia valori comparabili a quelli dei mercati esteri”,affermaRoberto Liscia, Presidente di Netcomm- Consorzio del Commercio Elettronico Italiano. “Il ritardo, malgrado i fattori positivi che stiamo osservando, però, rimane e l’Italia è ultima in quasi tutte le classifiche su tutti i fattori che condizionano lo sviluppo. Le imprese che vendono online sono solo il 4% del totale, l’accesso alla banda larga rimane carente e la copertura finanziaria per gli investimenti necessari sono ancora un interrogativo non risolto. I servizi digitali della pubblica amministrazione sono pochi, frammentati e di difficile accesso e soprattutto una fetta ancora consistente di italiani ha ancora paura ad effettuare acquisti on line. È evidente che in questo quadro la dimensione delle imprese diventa un fattore abilitante. Nonostante che in Italia le prime 200 imprese web abbiano una quota di mercato superiore al 70%, poche sono le imprese italiane che competono sul mercato internazionale online e il nostro Paese è, di fatto, assente nella competizione internazionale. Stiamo perdendo competitività a livello globale e non riusciamo a sfruttare il potenziale del Made in Italy che potrebbe trovare più facilmente sbocchi su questi mercati. Si prevede che nel 2018 le vendite cross country, nel mondo, raggiungeranno i 307 miliardi di dollari, coinvolgendo oltre 130 milioni di acquirenti. Ovvero eShopper evoluti di cui le nostre imprese dovranno saper intercettare bisogni e richieste, perché la via digitale è ormai connaturata ai nostri tempi e nel Net Retail che stiamo osservando è divenuta imprescindibile. ”

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