7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 23/11

Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

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eCommerce e Digital Export: una leva per le imprese italiane, 1,2 miliardi di consumatori online nel mondo

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L’e-commerce è un canale rilevante per l’export, attraverso cui le aziende italiane possono cogliere le opportunità emergenti dall’evoluzione della domanda mondiale. Questo è quanto emerge dall’evento “Digital Export: dove e come conquistare nuovi clienti con i canali digitali” organizzato da Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano.

L’e-commerce è senza dubbio un driver primario dello sviluppo dell’economia mondiale, che ha raggiunto nel 2013 un valore mondiale di 1.173,5 miliardi di euro, con una crescita annua del +13,6%. La rilevanza dell’e-commerce è evidente nei mercati più maturi, quali l’Europa (363 miliardi di euro nel 2013, + 16.3% rispetto al 2012) e l’America Settentrionale (333 miliardi nel 2013, + 6% rispetto al 2012). Ma anche i paesi emergenti e in via di sviluppo mostrano trend interessanti, rivelandosi i mercati con il maggior potenziale di crescita online. Ne è un esempio la Cina, che genera un turnover di 247 miliardi di euro (la seconda nazione a livello mondo per valore, preceduta dagli Stati Uniti) e ha una potenzialità di crescita online del 95% circa.

“All’interno dell’e-commerce, l’export sta assumendo un ruolo sempre più rilevante – conferma Roberto Liscia, Presidente di Netcomm. A livello europeo, le transazioni cross-border nel 2013 rappresentavano circa il 13% del totale. Inoltre, dal 2013 al 2018 si prevede un loro incremento annuo del 21%, superiore di 12 punti percentuali rispetto alla crescita prevista per le transazioni domestiche nello stesso periodo. Incrociando i trend dell’e-commerce e la crescita dell’export mondiale, Netcomm ha osservato diversi fattori interessanti. Da un lato, la dominanza “storica” di alcuni mercati maturi sull’export italiano: l’Europa e il Nord America da soli assorbono il 61% dell’export italiano e manterranno questo ruolo primario anche nei prossimi anni. Dall’altro invece, i mercati emergenti e in via di sviluppo mostrano i trend di crescita dell’export italiano e mondiale più interessanti. Trend che interessano non sono i paesi notoriamente più attrattivi, quali Cina e Russia (rispettivamente +9,5% e + 8,2% dell’export italiano dal 2012 al 2013), ma anche realtà meno blasonate come ad esempio Arabia Saudita e Algeria (rispettivamente +11,4% e + 12,8% dell’export italiano dal 2012 al 2013). I paesi con il maggior potenziale di crescita dell’export italiano (ossia i mercati emergenti e in via di sviluppo) sono quelli che tendenzialmente mostrano anche le maggiori opportunità di sviluppo del contesto online – continua Liscia. Il mercato cinese, ad esempio, ha un’attrattività dell’online dell’84% (in una scala da 1 a 100, secondo l’indice Global Retail E-commerce Index elaborato da AtKearney) e una crescita del valore dell’export italiano che nel periodo 2012-2013 si è assestata sul 9,5%.”

In sintesi, è evidente che l’export mondiale sta osservando da un alto un calo della rilevanza di alcuni mercati maturi quali l’Unione Europea e l’America Settentrionale, a fronte della crescita di mercati emergenti e in via di sviluppo, quali Medio Oriente e Asia. Si tratta di forti trasformazioni che fanno emergere nuove opportunità per le imprese italiane, soprattutto nei mercati emergenti. “Va sempre tenuto in grande considerazione – conclude Roberto Liscia – che nel mondo vi sono 1,2 miliardi di consumatori online di cui 300 milioni in Cina e 360 milioni in Europa e di questi 100 milioni sono consumatori cross-border. Questo elemento evidenzia come proprio le transazioni cross-border nell’e-commerce stiano diventando sempre più rilevanti ed è in questo alveo che le aziende italiane devono cogliere l’opportunità di sviluppo. Investendo sulla cultura e sulle competenze digitali le aziende italiane potranno aumentare fortemente le loro potenzialità di export.”

Il nuovo smartphone JOLLA disponibile in tutta Italia a 299 euro

Allegato di posta elettronica

RCH Importazioni, distributore in Italia dell’innovativo smartphone JOLLA con sistema operativo indipendente Sailfish OS, ha annunciato due importanti novità per il mercato italiano.

Da oggi infatti JOLLA sarà disponibile in tutta Italia negli oltre 45 negozi specializzati di elettronica di consumo e telefonia ad un prezzo di 299€ IVA inclusa.

Progettato seguendo le caratteristiche del design nordico, JOLLA può essere utilizzato semplicemente con una sola mano. La gestione del dispositivo, che si distingue anche per non avere  tasti, si basa esclusivamente su gesture  naturali delle dita – come swipe, peek e pull – con cui è possibile interagire facilmente con tutte le applicazioni ed i servizi aperti. Un’esperienza d’utilizzo completamente innovativa basata sull’essenzialità e l’intuitività del sistema operativo bastato su Linux: Sailfish OS.

Oltre naturalmente alle App native Sailfish OS, JOLLA supporta le applicazioni AndroidTM per permettere agli utenti di continuare ad utilizzare le applicazioni più comuni – in massima libertà.

Il nuovo smartphone JOLLA con sistema operativo Sailfish OS è ora in vendita al prezzo di 299€ ed è disponibile in Italia nei migliori negozi di telefonia  ed elettronica di consumo, grazie alla distribuzione di RCH Importazioni www.rchimportazioni.it.

Altroconsumo contro Crevit: “non è gratis”

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Crevit promette acquisti senza denaro, ma con buoni spesa virtuali (i crevit appunto). Messa alla prova non l’ha superata.  Per comprare e vendere sul sito si paga una commissione salata in euro.

“Compra senza denaro” oppure “Crevit, la moneta complementare”, l’immagine presenta questo nuovo attore sul mercato come un nuovo strumento di credito per le famiglie e le imprese. Una promessa allettante in un momento di crisi in cui le banche non fanno credito e i consumi si riducono. Ma di cosa si tratta? Nel video la prova pratica di Altroconsumo, dove non è stato possibile procedere e vedere le promesse di crevit realizzarsi.

La delusione degli iscritti non si è fatta attendere: chi ha sperimentato la piattaforma ha raccontato di non essere riuscito né a vendere né a comprare sul marketplace di Crevit; altri erano delusi per avere pagato una commissione per avere buoni spesa di fatto inutilizzabili. Molti hanno lamentato la mancanza di un supporto dal servizio clienti.

Sottoposti i risultati del test di Altroconsumo e la delusione degli utenti iscritti a Marco Melega, amministratore delegato di Crevit Italia srl, questi si è giustificato sostenendo che Crevit è nata da poco (luglio 2014) ed è ancora di fatto una start up per cui molti processi sono da mettere a punto ed è naturale qualche intoppo. Allora perché partire senza essere pronti e con un battage pubblicitario così imponente, facendo promesse che non si possono mantenere? A farne le spese sono i consumatori, mentre le casse di Crevit si riempiono con le commissioni richieste.

Altroconsumo non ci sta: Crevit è stata segnalata per pratiche commerciali scorrette all’Antitrust chiedendo un provvedimento d’urgenza.

Dal test pratico risulta la mancanza di una procedura corretta che possa dare garanzia per gli utenti degli acquisti e delle vendite a fronte di un ricavo da parte della società ottenuto attraverso le commissioni pagate in euro dagli utenti. Si ravvisa dunque un forte inadempimento contrattuale da parte di Crevit Italia che in quanto gestore della piattaforma on line durante il test di Altroconsumo non ha permesso di portare a termine gli acquisti, costringendo a pagare in anticipo una commissione per dei Crevit che non è stato possibile utilizzare.

Lo slogan utilizzato da Crevit è: “Compra senza denaro” ma gli utenti che si registrano devono pagare una commissione per poter ottenere dei crevit da usare sulla piattaforma per gli acquisti. E chi vende deve pagare un’altra commissione. Il denaro circola dunque.

Un altro slogan è “Scopri la moneta complementare e compra senza denaro”, laddove non si tratta di una moneta ma di buoni spesa (coupon) utilizzabili sulla piattaforma.

Inoltre nelle condizioni generali di contratto sono presenti clausole palesemente vessatorie ex art. 33 del Codice del Consumo (dlgs 206/2005) in tema di responsabilità, recesso e foro competente.

Si ravvisa una clausola in cui Crevit esclude completamente qualsiasi sua responsabilità per le operazioni che avvengono sulla piattaforma, prevede un termine di sei mesi per recedere da un contratto che dura ben 24 mesi e dulcis in fundo prevede come foro competente in caso di contestazioni il Foro di Brescia. È noto: quando una parte del contratto è un consumatore, il foro competente è quello del domicilio del consumatore stesso.

Il consiglio è dunque di stare per il momento alla larga dalla piattaforma non gestita bene, senza una procedura corretta che possa dare garanzia degli acquisti e delle vendite.

 Sagecom presenta INTWOBOX

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Sagemcom annuncia la disponibilità di “InTwo Box” presso i propri rivenditori. Grazie a questa soluzione, Sagemcom espande la propria gamma di prodotto con una proposta rivolta all’utente finale e conferma il proprio posizionamento nel mercato degli smart device per la casa connessa. “Sagemcom, riconosciuta per la sue competenze tecnologiche nella ricerca e sviluppo dei servizi a banda larga, nelle telecomunicazioni e retail, persegue costantemente l’obiettivo di lanciare sul mercato prodotti a valore aggiunto in grado di portare benefici tangibili e facilmente riconoscibili per i consumatori. Siamo convinti che la casa connessa è un mercato promettente per il futuro. L’arrivo di “InTwo Box” nella nostra offerta fa parte di questo processo” ha commentato Nicolas Denis, Deputy Chief Executive Officer for Sagemcom Documents.

Sviluppato in partnership con Myxyty, innovativa impresa specializzata nelle soluzioni di ingegnerizzazione e controllo della casa ‘InTwo Box’ si basa su una connessione protetta e a una rete di sensori wireless piazzati nei punti strategici della casa. E’ possibile utilizzare ‘InTwo Box’ per attivare o disattivare i diversi dispositivi installati in casa attraverso un pc, smartphone o tablet: tapparelle, cancelli, luci, allarmi e sistemi di videosorveglianza.

Intwo ha un’intefaccia remota che consente agli utenti di verificare lo storico delle attività in casa, gestire il sistema d’allarme e creare scenari pilotabili da remoto: comfort, assistenza, energia e sicurezza, I comandi di ogni giorno diventano più semplici, o addirittura automatici, soddisfacendo le aspettative degli utenti in termini di:

  • Sicurezza casalinga: Il box di Sagemcom può connettere sistemi di videosorveglianza e rilevatori o allarmi di intrusione. In questo modo, se viene rilevato un movimento anormale, ‘InTwo Box’ automaticamente attiva un sistema di supervisione della casa (allarme e videocamera) e avvisa i i proprietari attraverso messaggi testuali, email o altro a seconda della configurazione scelta. Quando viene rilevata un’intrusione, ‘InTwo Box’ avvierà la videosorveglianza e la registrazione delle immagini, che possono essere visionate da qualsiasi terminali, sia in tempo reale che in un momento successivo, a seconda delle impostazioni applicate.
  • Comfort: Molti scenari possono essere programmati per semplificare la vita degli utenti, come l’accensione automatica delle luci quando si aprono le porte di casa.
  • Controllo dei consumi energetici: ‘InTwo Box’ controlla l’impianto elettrico per ottimizzare la gestione dei consumi energetici della casa. In questo modo alcuni dispositivi selezionati possono essere accesi o spenti a seconda di determinati parametri, come l’ora del giorno, decisa dagli utenti. – Assistenza. ‘InTwo Box’ rappresenta una forma di assistenza alternativa per gli anziani e i disabili. Infatti, un un messaggio di allarme viene inviato a familiari ed amici se il pulsante di emergenza viene attivato o se il Box non rileva la presenza o movimenti della persona che necessita di assitenza.

‘InTwo Box’ è semplice sia da installare che da upgradare grazie ai molti accessori e al sistema di accoppiamento automatico. Vero  sistema polifunzionale, ‘InTwo Box’ porta il controllo di casa ad un livello superiore , assicurando tranquillità, comodità e sicurezza.. Non ci possono essere dubbi che “InTwo Box” soddisferà le aspettative e  le necessità di tutti gli utenti.

I cinque presupposti per una gestione efficiente dei team virtuali secondo TeamViewer

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Il numero di team virtuali è in rapida crescita. Molte aziende selezionano i membri dei team per i loro progetti in diverse località sparse per il mondo e li mettono in comunicazione tra di loro virtualmente, permettendosi così di scegliere i migliori talenti disponibili e risparmiare sia tempo che denaro. Per far sì che questo nuovo modello di lavoro abbia successo, è fondamentale sapere come gestire i team virtuali i cui membri hanno sede in diverse città e paesi.
Collaborare quando si è distanti è più difficile che farlo nello stesso luogo. A tale proposito, TeamViewer®, fornitore di soluzioni per il controllo remoto e i meeting online, ci rivela sul proprio blog (blog.teamviewer.com) i cinque presupposti image005.jpgper una gestione efficiente dei team virtuali:

1) Chiarire le attività e i processi

I nuovi leader devono chiarire da subito ai propri team quelli che sono gli obiettivi, i ruoli e le responsabilità. Tuttavia, con i team virtuali il coordinamento è di per sé molto più che una sfida in quanto le persone non sono fisicamente nello stesso luogo. I team virtuali hanno bisogno di più strumenti di comunicazione, più protocolli e maggiore chiarezza. Il responsabile di progetto deve essere chiaro su quelle che sono le policy e le procedure essenziali per il team, come ad esempio i processi di lavoro con dettagli di chi fa cosa e quando, le scadenze, la modalità di risoluzione delle problematiche del team, la disponibilità e la comunicazione. Se queste informazioni vengono riassunte in un documento, non ci si deve dimenticare di tenerlo costantemente aggiornato.

2) Impara ad utilizzare la tecnologia per favorire la collaborazione

Prima di iniziare un compito, prenditi il giusto tempo per verificare quali strumenti IT o quali connessioni Internet utilizzano i membri del tuo team. Poiché non condividono un ufficio, tali requisiti possono variare. Le video chat, le web call e la condivisione desktop permettono ai membri del tuo team di essere “più vicini” senza dover spendere tempo e denaro in viaggi di lavoro o in telefonate. Tieni inoltre presente i diversi fusi orari; ciò ti eviterà eventuali incomprensioni o contrattempi nella fase di esecuzione.

3) Crea una personalità e una presenza virtuali

“Lontano dagli occhi, lontano dal cuore” non può certo valere per il responsabile di progetto di un team virtuale. La vera sfida del project manager è quella di essere visibile e presente ma non invadente. Comunicare con una frequenza adeguata ed equilibrata è fondamentale nella creazione image007.jpgdi una personalità virtuale. Se un responsabile di progetto comunica eccessivamente, rischia di non trasmettere le informazioni più importanti, dare la sensazione di controllare eccessivamente il team o dimostrare mancanza di fiducia. Se il project manager diventa “invisibile” e non si fa sentire per settimane, è facile che un componente del team virtuale interpreti ciò come un mancanza di interesse e che si chieda se effettivamente il progetto seguito sia importante. Tale comportamento può portare i membri di un team a focalizzare le loro priorità su altro.

4) Sii un buon supervisore “a lunga distanza”

Quando si accetta una posizione di leadership, si deve diventare anche motivatori e facilitatori. Perciò, anche quando il tuo staff è geograficamente distribuito, è importante coltivare un ambiente di lavoro in cui i membri di un team si sentano in sintonia con te e tra di loro. Momenti di relax comuni o di interazione spontanea come ad esempio prendere una tazza di caffè con un collega o conversare in ascensore, non sono possibili tra i membri di un team virtuale ma sono altresì importanti per capire lo stato d’animo del team. Per sollevare il morale, è necessario favorire l’interazione personale tra i membri del team. Mantieni una comunicazione informale online, come ad esempio una chat room aperta a tutti i membri del team tramite la quale tenersi in contatto. Favorisci e facilita la condivisione delle idee con conversazioni costanti, fai una telefonata almeno una volta alla settimana, utilizza Instant Messaging, le email e altre tecnologie.

5) Organizza con il tuo team meeting virtuali efficaci

Grazie a una pianificazione adeguata, i meeting virtuali possono rivelarsi davvero efficienti ed efficaci, ma esistono alcune difficoltà. Le persone perdono l’attenzione quando i meeting non seguono un filo logico o un’agenda chiara. Per evitare ciò, è bene preparare uno schema della riunione a cui tutti possono contribuire. Tale schema dovrebbe essere condiviso via email 48 ore prima della riunione. Delega alcuni argomenti dell’agenda ai membri del team in modo che si sentano coinvolti nel meeting. Durante la riunione, un buon team leader farà spesso domande e verificherà che ogni partecipante sia coinvolto nella conversazione. Si dovrà inoltre assicurare che ogni membro del team prenda parola per evitare lunghi monologhi e che ciascuno possa così contribuire con le proprie idee in modo chiaro e conciso. La definizione di regole base aiutano a gestire un’interazione di gruppo efficace. Ad esempio: no al multi-tasking, le riunioni iniziano e finiscono in orario. E’ bene sapere che se il primo incontro avviene di persona, i successivi meeting virtuali saranno più efficienti. I membri di un team creano le relazioni e la fiducia su cui si basa di una collaborazione di successo.

MediaWorld lancia il servizio Pick&Pay

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Media World annuncia il nuovo servizio Pick&Pay, grazie al quale sarà possibile acquistare un prodotto online per poi ritirarlo e pagarlo direttamente presso il punto vendita.

Il nuovo Pick&Pay segue il servizio Pick-Up lanciato in precedenza, che prevede la possibilità di ordinare, pagare online il prodotto e ritirarlo successivamente in negozio.

L’implementazione di questa novità è un ulteriore avanzamento nel processo strategico d’innovazione perseguito da Media World. L’azienda, infatti, ha adottato un modello di business omnicanale che assicura una maggiore efficienza e una maggiore efficacia nei confronti dei consumatori, senza distinzioni tra fisico e virtuale, tra web e mobile, tra pc e smartphone. L’obiettivo è una maggiore integrazione tra i diversi canali, in grado di garantire una seamless customer experience unica e appagante.

Nonostante la paura di essere scoperti, gli infedeli considerano lo smartphone il centro nevralgico dell’adulterio

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Il grande amore degli italiani per la tecnologia mobile è ormai risaputa, ma anche in Italia si è sempre più consapevoli dell’importanza di proteggere i dati personali contenuti nel proprio smartphone. I più preoccupati sembrano essere gli infedeli, e con ragione.

Secondo un altro recente studio condotto da Victoria Milan,sito di incontri per persone sposate e impegnate in cerca di un’avventura, i due terzi (67%) dei 10000 intervistati usano il cellulare per contattare l’amante. Di questi, l’80% teme che il cellulare possa finire nelle mani sbagliate.  

Un consistente numero di persone, per la precisione il 74% degli intervistati, dice di avere una “relazione molto intima” col proprio smartphone e di tenere molto alla protezione dei dati, anche quando il cellulare non viene usato come strumento principale per programmare le scappatelle. Tra quelli che hanno scelto di usare il proprio dispositivo mobile per comunicare con l’amante, si sono diffuse nuove tendenze: il sexting, cioè lo scambio di messaggi di testo a sfondo sessuale e svariate chat erotiche.

Il 72% dei rispondenti preferisce altri strumenti come i nuovi siti creat ad hoc per il tradimento online, quali Victoria Milan, per mandare messaggi segreti all’amante. Le statistiche relative a questo studio dimostrano due cruciali certezze dell’adulterio ai tempi dei social network. In primis, il rischio legato ai dati contenuti nello smartphone che sono accessibili ad altri e potrebbero far venire a galla una relazione. In secondo luogo, l’importanza della privacy e della riservatezza delle informazioni a livello più generale, dopo gli avvenimenti dello scorso anno.

“Il caso Snowden e Facebook hanno sensibilizzato l’opinione pubblica in tema di riservatezza dei dati personali e la privacy è considerata ormai alla stregua di un lusso“, afferma Sigurd Vedal, amministratore e fondatore di Victoria Milan.

A volte sembra che tutto ciò che facciamo e diciamo sia controllato e condiviso ma quando poi si tratta della nostra vita privata cerchiamo di proteggerci a tutti i costi. Farlo spesso ci causa qualche problema di coppia, dimostrandoci troppo deboli e impauriti rovinando così il rapporto con l’amante. Questo è il motivo per cui è nato Victoria Milan: volevo dare alle persone una chance in più di essere se stessi senza avere paura di essere scoperti. Questa è la differenza tra i soliti social network che puntano alla condivisione e alla pubblicazione e Victoria Milan, un portale sicuro fatto per persone che vogliono trattare in modo confidenziale i proprio dati.”

Domande poste agli intervistati

Sono stati intervistati 10.256 uomini e donne iscritti a Victoria Milan

Usi lo smartphone per contattare l’amante, fare sexting o parlare in chat erotiche?

Sì 67%

No 33%

Hai mai temuto che i dati contenuti nel tuo smartphone finiscano nelle mani sbagliate?

Si    83%

No   17%

Consideri l’approccio con il tuo smartphone “intimo”?

Si    74%

No 26%

Preferisci usare strumenti alternativi come Victoria Milan per contattare in modo discreto l’amante?

Si    72%

No   28%

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