7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 09/03

Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

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I pagamenti via mobile in crescita del 200%

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Il numero di acquisti online effettuati da mobile passa dal 4% del 2012 al 12% di fine 2013, con una crescita del 200% e un valore intorno all’1,7 miliardi di euro. Aumenta anche la conoscenza del sistema Nfc fra gli acquirenti dotati di smartphone

Gli acquisti online in Italia sono un trend in costante crescita, ma è l’incidenza di quelli da smartphone e tablet che in un solo anno è più che raddoppiata, passando dal 4% del 2012 al 12% del 2013, con un +200% messo a segno in un solo anno e un valore di 1,7 miliardi di euro. E in poco più di un caso su due si tratta di una transazione che avviene da tablet, con una leggera prevalenza rispetto all’acquisto da smartphone.

Queste sono le principali salienze emerse in occasione del Netcomm e-Payment 2014, in cui sono stati diffusi i dati rilevati da Human Highway sui comportamenti degli utenti, con un focus specifico dedicato all’utilizzo per gli acquisti di device mobili e tradizionali, e alla propensione verso gli strumenti di pagamento più usati sul web.

Nell’osservare i dati che presentiamo oggi sorprende la crescita e l’utilizzo dei device preferiti per effettuare gli acquisti: dal 2012 in cui era pari al 4%, si è passati a circa il 12% a fine 2013 – commenta Roberto Liscia Presidente di Netcomm e delegato Ecommerce Europe per l’Italia. Evidentemente i dispositivi mobili si confermano essere la vera tecnologia abilitante nell’ecommerce e grazie alla diffusione capillare fra gli italiani – sarebbero circa 20 milioni di utenti in mobilità che usano sia tablet sia smarthphone – si stanno collocando come un canale di vendita a disposizione di aziende e player che operano online. Un canale che risulta particolarmente vincente per alcune tipologie specifiche di prodotti e servizi, dai libri ai biglietti per eventi alle ricariche, per un valore complessivo intorno all’1,7 miliardi di euro. Anche le vendite private e i siti con un focus su abbigliamento e accessori testimoniano un’impennata negli acquisti tramite tablet e smarthphone, proprio ad indicare come alcune merceologie siano molto affini all’utilizzo dei device mobili. Se proprio un settore, come quello della moda, emblema e fiore all’occhiello del nostro Made in Italy, registra nell’ecommerce tassi di crescita a due cifre, diventa di fondamentale importanza volgere il nostro appello al nuovo Governo, guidato da Matteo Renzi. Bisogna avere il coraggio, oggi ancora più che in passato, di investire sul digitale, aiutando le imprese ad aprire una loro presenza online, così da poter vendere alla platea di oltre 1 miliardo di eShopper nel mondo, che nel solo anno 2012 hanno speso oltre 900 miliardi di euro”.

Alcune categorie di prodotti e servizi risultano più acquistate da mobile rispetto al PC tradizionale. Dalla ricerca emerge che i libri sono maggiormente acquistati da smartphone e tablet rispetto che da un normale computer fisso o portatile, trend riconducibile alla diffusione degli eBook fruibili da questo genere di dispositivi mobili. Stessa modalità d’acquisto riscontrano i biglietti per l’intrattenimento come il cinema o teatro grazie alle app dedicate. Gli utenti poi prediligono lo smartphone per comprare le ricariche telefoniche e ottenere credito sulla propria SIM in maniera più immediata. L’acquisto di musica e DVD persiste nel comparto tradizionale dei PC, strumento preferito per il download di questa tipologia di prodotti entertainment, probabilmente anche grazie alla duttilità degli stessi la cui fruizione può avvenire su più device tramite un solo momento di acquisto. Computer e smartphone non hanno ancora fatto il passaggio a mobile per l’esperienza di acquisto online, allo stesso modo dei biglietti per il trasporto e prenotazione di viaggi e vacanze.

Dall’indagine realizzata da Netcomm in collaborazione con Human Highway, si osserva che la distribuzione del sistema di pagamento utilizzato in occasione dell’ultimo acquisto su Internet da parte degli acquirenti online degli ultimi tre mesi vede al primo posto l’utilizzo di PayPal per il 41% dei casi, seguito dall’uso della carta di credito per il 47%, i contanti 5%, il bonifico per il 3%. I due sistemi di pagamento più affini agli acquisti online (PayPal e Carte) lasciano comunque spazio a due sistemi tradizionali: il bonifico bancario, utilizzato nel 3% dei casi e per pagamenti di importo elevato, e il pagamento in contanti al ricevimento della merce a cui fa ricorso un numero crescente di acquirenti, che ha recentemente superato l’incidenza del 5% tra tutti gli acquisti online. Seguono, infine, altri sistemi quali il bancomat (al ricevimento della merce), l’addebito su conto, i buoni acquisto e i coupon. Il valore delle transazioni generate su Internet con sistemi di pagamento diversi da Carte e PayPal è pari al 23% del totale degli acquisti online (circa tre miliardi nel 2013) e rimane sostanzialmente costante negli ultimi due anni.

Anche il grado di conoscenza della tecnologia Nfc (Near field communication) su telefonini e tablet è stata indagata nella rilevazione di Netcomm insieme a Human Highway. Si tratta di una tecnologia che permette di effettuare i pagamenti in prossimità, tramite un sistema che rileva la vicinanza dello smartphone ai dispositivi abilitati alla ricezione del segnale. All’inizio del 2013 la tecnologia NFC era ignota al 25% degli utenti Internet, percentuale scesa fino al 14% all’inizio del 2014. Aumenta inoltre in modo significativo il numero di individui che dichiarano di possedere un telefono abilitato alla comunicazione Nfc: dal 6,4% del 2013 all’11,1% del 2014 (28,4% se si considerano anche gli incerti a fronte del dato del 13,2% del 2013). Tuttavia, anche fra gli acquirenti abituali online, quasi un soggetto su tre non è ancora a conoscenza della tecnologia e pertanto non ha potuto rispondere alla relativa domanda riguardo alla disponibilità o meno di usufruire di tale tecnologia dal proprio telefono cellulare.
L’Italia è il terzo paese al mondo per spam inviato

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Trend Micro presenta il report 2013 sulle minacce, dal titolo “Guadagnare sulle informazioni digitali”. Lo studio mostra come le falle nella sicurezza e gli attacchi cyber criminali hanno praticamente reso impossibile mantenere al sicuro le informazioni private e finanziarie, durante l’ultimo anno. Il report spiega nel dettaglio i grandi attacchi che hanno coinvolto l’online banking, i dispositivi mobile e le infrastrutture in generale.

I dati italiani:

·         L’Italia nel primo trimestre 2013 occupava il quinto posto nella classifica dei paesi con il maggior numero di reti botnet. Piazzamento in condivisione con il Brasile e subito dopo il Regno Unito.

·         L’Italia nel ultimo trimestre del 2013 è entrata nella sfortunata top ten dei paesi maggiormente colpiti da malware diretti al settore finanziario e dell’online banking. Si è posizionata all’ottavo posto, affiancandosi a Canada e Australia e precedendo di poco Francia e Germania.

·         L’Italiano è la nona lingua al mondo più utilizzata nelle mail di spam. L’Italia è la terza nazione al mondo per spam inviato.

·         L’Italia è la quinta nazione più a rischio privacy a causa dell’utilizzo delle applicazioni. Al primo posto troviamo l’Uganda. L’Italia è quarta al mondo per numero di app maligne Android.

In generale:

·         Minacce finanziarie – il 2013 ha visto la crescita esponenziale dei malware diretti all’online banking. Alla fine del 2012 si erano registrati 500.000 attacchi al settore, il 2013 ha visto questo numero superare il milione. Le minacce della categoria ransomware sono aumentate e si sono evolute in Cryptolocker, un nuovo e potente malware che non solo blocca il computer, ma cripta tutti i dati senza che sia possibile recuperarli.

·         Minacce mobile – con la sempre maggiore diffusione delle piattaforme mobili, sono aumentate anche le minacce, non solo nel numero ma anche nella sofisticazione. A fine 2013 abbiamo registrato un totale di 1,4 milioni di minacce ad alto rischio per applicazioni Android. L’anno ha visto anche la crescita di attacchi di phishing diretti agli utenti Apple.

·         Privacy – Grazie ai social network e al cloud personale, la privacy è diventata un rischio. Grandi attacchi phishing sull’onda di nuovi popolari prodotti come la PS4 e la Xbox One hanno attentato più volte alla sicurezza dei dati personali.

·         Attacchi alle infrastrutture – In Sud Corea ci sono stati diversi attacchi alle infrastrutture critiche, dimostrando come attacchi cyber possono incidere su operazioni fondamentali.

·         Software non supportati – Il 2013 ha visto la crescita di attacchi nei confronti delle versioni di Java non supportate. Oracle ha terminato di supportare Java 6 in primavera. Immediatamente sono state trovate 31 vulnerabilità. Windows XP, che non avrà più supporto a partire da aprile 2014, corre lo stesso rischio, considerato che il 30% dei computer utilizza ancora questo sistema operativo.

“L’anno scorso abbiamo visto crescere le falle nei sistemi di sicurezza, il numero di malware e le minacce ai dispositivi mobile. Tutto questo ha inciso sulla vita di tutte le persone, in tutto il mondo” – ha dichiarato Raimund Genes, CTO Trend Micro – “Oggi più che mai, i consumatori in generale ma anche le aziende, devono essere bravi nel capire le loro vulnerabilità e quali misure di sicurezza adottare per essere protetti al meglio contro i furti di dati e la compromissione della privacy. Il nostro report evidenzia i grandi problemi del 2013, ma fornisce anche indicazioni sulle evoluzioni delle minacce e le contromisure da prendere”. 

HTC presenta il Desire 310

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HTC lancia il nuovo HTC Desire 310, smartphone con caratteristiche multi-tasking, navigazione fluida e una facile creazione video disponibile per la fascia entry-level. Unendo un buon design con un potente processore quad-core, HTC BlinkFeed e HTC Video Highlights, l’ultimo nato della famiglia Desire rende alcune delle caratteristiche più popolari della celebrata serie One disponibili a coloro che desiderano un telefono più conveniente senza rinunciare alle prestazioni.

Tutti oggi vogliono uno smartphone che stia al passo con le proprie esigenze, indipendentemente dal fatto che sia top di gamma o un modello di fascia inferiore” afferma Peter Chou, CEO di HTC Corporation. “L’ultima novità alla nostra rinnovata gamma Desire unisce un processore estremamente veloce e caratteristiche premium a un prezzo conveniente, offrendo agli utenti la miglior esperienza possibile in questa categoria”.

Vantando un processore quad-core da 1.3GHz, Desire 310 può comodamente affrontare ogni sfida, a prescindere da come si desideri utilizzare il proprio telefono. Il nuovo HTC offre un’eccezionale performance, con un web browsing veloce e reattivo, la grafica fluida durante la visione di un video, o nei giochi, o semplicemente la capacità di gestire diverse applicazioni nello stesso momento.

L’homepage HTC rinnovata con BlinkFeed, funzione introdotta inizialmente su HTC One, offre l’opportunità di unirsi ai milioni di utenti HTC che hanno già personalizzato i propri live stream per seguire le notizie più importanti e gli aggiornamenti social direttamente sulle home page dei loro telefoni. Agevolati dallo schermo da 4,5 pollici di Desire 310, gli aggiornamenti delle news preferite e dei social emergono attraverso un’interfaccia dettagliata e ricca di sfumature, rendendo l’informazione facile da comprendere con una semplice occhiata al telefono.

Attraverso  la modalità di lettura offline, è ora possibile vedere gli articoli del feed personale, estraendo oltre 20.000 articoli al giorno dai principali media, funzione ideale per coloro che hanno poco tempo. Basta semplicemente aggiungere fino a 120 articoli all’elenco di lettura una volta connessi al WiFi e accedere a BlinkFeed in un secondo momento per godere della lettura in movimento.

Con Desire 310, le foto e i video sono automaticamente trasformati in mini filmati di alta qualità con i momenti più belli. Selezionando le foto scattate con la fotocamera da 5MP, e inserendole in una sequenza con le tracce e gli effetti preferiti è possibile creare video da condividere con gli amici e la famiglia attraverso i social network.

Il nuovo HTC Desire 310 sarà disponibile in Italia nelle versioni Matt Blue e Arctic White a partire da aprile.
Screeneo vince il “IF Product Design Award”

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Sagemcom ha ricevuto il suo primo riconoscimento per il design con Screeneo. Il premio sottolinea l’efficacia del design dei dispositivi di nuova generazione per la casa connessa.

Philips Screeneo è un rivoluzionario smart led projector per la casa capace di proiettare un’immagine di 100 pollici semplicemente ponendolo a una breve distanza dal muro. Screeneo può gestire qualsiasi contenuto multimediale da qualsiasi fonte, web, satellite, digitale terrestre, consolle e altro e offre un sistema integrato audio con altoparlanti da 26W e un subwoofer.

Screeneo non rappresenta solamente lo stato dell’arte della tecnologia, ma aggiunge anche all’eleganza di un design ricercato la trasportabilità offerta dal peso contenuto e dalla presenza di una maniglia in pelle.

La possibilità di utilizzarlo senza schermo lo rende la scelta ideale per l’utilizzo nelle abitazione moderne, scegliendo la dimensione dell’immagine da utilizzare e quali contenuti proiettare.

Screeneo è ora disponibile a un prezzo raccomandato di 1690 euro.

iTek presenta il notebook fai-da-te

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iTek, da sempre attento allo sviluppo di nuove tecnologie, introduce sul mercato italiano il primo notebook barebone completamente customizzabile, aprendo ad un nuovo scenario di mercato. La vita in continua mobilità e lo sviluppo di hardware sempre più compatto e performante, hanno spinto l’azienda a commercializzare una soluzione in grado di soddisfare qualsiasi esigenza, spendendo il giusto.

Con la nuova soluzione iTek, l’utente ha la possibilità di costruire il proprio notebook a seconda dell’utilizzo e delle necessità: dal portatile ultra leggero, con disco a stato solido (SSD), alta connettività e senza lettore DVD, ad uno votato al Gaming, con l’ultima scheda grafica in circolazione e un processore di primo livello. Nella realizzazione di questo notebook barebone, iTek si affida a una tra le più importanti, se non la più importante, fabbrica al mondo di portatili.

Grazie alla forte e duratura partenrship con Intel, che ne certifica la qualità dei prodotti, i nuovi notebook a marchio iTek montano la nuovissima generazione di processori Intel CoreTM Haswell di 4° generazione a 37W, appositamente studiati per offrire alte prestazioni a bassi consumi, aumentandono di conseguenza l’autonomia della batteria. Le dimensioni compatte e la dotazione hardware già esistente lo rendono perfetto sia per un utilizzo professionale che domestico. Ulteriore valore aggiunto, la garanzia offerta su tutte le componenti e l’efficace servizio di assistenza iTek.

Questa nuova interpretazione del notebook apre a tantissimi scenari.

•    Unicità
•    Costi reali
•    Longevità
•    Valore del prodotto
•    Garanzia e Assistenza iTek di primo livello

Le configurazioni al momento offerte da iTek sono 5, con un prezzo a partire da € 275 (soluzione Barebone) ma si prevede di arrivare a 10 soluzioni nei prossimi mesi.

Nasce Resoft: da oggi è facile vendere e acquistare software usato

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Da oggi comprare e vendere licenze di software usato è facile e sicuro. È nata Resoft, azienda che punta a diventare il trader multi-vendor di riferimento sul mercato italiano ed estero.

La sentenza del 3 luglio 2012 emessa dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che l’autore di un software non può opporsi alla rivendita delle licenze usate. Una decisione storica, che apre innumerevoli opportunità di business per tutte le aziende che vogliono comprare o vendere licenze di software usato.

Con Resoft tutte le aziende hanno da oggi a disposizione un punto di riferimento sicuro ed affidabile per gestire le loro operazioni di compravendita delle licenze. I vantaggi sono enormi: per i titolari di licenze software si presenta l’opportunità unica di ottenere liquidità cedendo prodotti non più utilizzati; per gli acquirenti quella di risparmiare anche oltre il 50% nell’acquisto di software, con la possibilità di pagare parte del valore attraverso la cessione in permuta di altri prodotti.

Nell’attuale quadro economico, diventa vitale per le aziende ottimizzare la spesa ICT anche attraverso una più attenta gestione delle licenze software. – Dichiara Guido Mastrolia, CEO di Resoft – Grazie al nostro supporto end to end su tutto il processo di compravendita, ogni azienda può valutare opportunità di cessione di prodotti dismessi, risparmiare sull’acquisto di licenze usate, accedendo a prodotti software di gamma più alta rispetto a quelli tipicamente alla portata della sua capacità di spesa, o affrontare in modo completamente nuovo lo spiacevole imprevisto di un license audit”.

Resoft gestisce in totale trasparenza tutte le fasi della compravendita. Un team di esperti offre tutta l’assistenza tecnico-commerciale per gestire al meglio ogni operazione, mentre un servizio di consulenza legale offre un supporto su tutte le fasi della contrattualizzazione. Tutte le transazioni sono accompagnate dalla documentazione necessaria a certificare la provenienza e la titolarità da parte dell’azienda cedente i diritti d’uso, mentre una serie di garanzie accessorie, modulabili in funzione delle specifiche esigenze del cliente, completa la gamma dei servizi Resoft.

VMware completa l’acquisizione di AirWatch

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VMware, leader globale nella virtualizzazione e nella infrastruttura cloud, annuncia di aver completato l’acquisizione del fornitore di soluzioni di enterprise mobile management e security AirWatch. Annunciata il 22 gennaio scorso, l’acquisizione ha un valore di circa 1,181 miliardi di dollari in cash e 364 milioni di dollari in pagamenti rateali e investimenti.

L’acquisizione rafforza il team di End-User Computing di VMware. L’offerta di AirWatch andrà ad aggiungersi alle soluzioni di VMware, creando un più ampio e completo portafoglio di soluzioni per il mobile. Con il completamento dell’acquisizione, il team di AirWatch, guidato dal fondatore e CEO John Marshall, entra a far parte della divisione End User Computing di VMware. Alan Dabbiere, cofondatore e Chairman di AirWatch, supervisionerà un nuovo Board di AirWatch che riporterà direttamente a Pat Gelsinger, Chief Executive

Con base ad Atlanta, AirWatch è il fornitore leader per soluzioni enterprise per Mobile Device Management, Mobile Application Management and Mobile Content Management. Con più di 10.000 clienti nel mondo, e oltre 1600 dipendenti in nove uffici, AirWatch offre soluzioni che danno alle aziende una piattaforma strategica per gestire in sicurezza un numero crescente di dispositivi e di utenti mobili. La sede di Atlanta si espanderà per diventare il centro delle attività mobile di VMware.

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