Apple taglia la produzione dell’HomePod

Secondo un nuovo report pubblicato in queste ore, le vendite dell’HomePod di Apple sono al di sotto delle aspettative, tanto da aver portato l’azienda a tagliare la produzione da 500.000 a 200.000 unità al mese.

Come riporta CultOfMac, stando a queste nuove informazioni Apple avrebbe tagliato di oltre la metà la produzione del suo speaker smart. Le voci confermano quanto scritto da Bloomberg alcuni giorni fa, quando si parlava di circa 10 HomePod venduti mediamente al giorno nei singoli Apple Store presenti negli Stati Uniti.

Passando da 500.000 a 200.000 HomePod prodotti ogni mese, in un anno Apple prevede quindi di vendere circa 2.4 milioni di speaker. Questo dato è in linea con le vendite dell’Amazon Echo nel 2015, durante il suo primo anno di vita, ma è anche ben al di sotto delle aspettative.

Anche la Deutsche Bank conferma questo report, parlando di un massimo di 300.000 HomePod fatti produrre da Apple ai fornitori cinesi. Per gli analisti della banca, entro fine anno Apple non venderà più di 2.5 milioni di HomePod.

Tra i problemi principali ci sarebbero il prezzo di 349$, considerato troppo alto rispetto alle soluzioni proposte dalla concorrenza, e le funzioni limitate offerte da Siri, malgrado una qualità audio eccezionale. Inoltre, l’HomePod è troppo legato ad Apple Music e non permette di utilizzare agevolmente altre piattaforme streaming. Ad esempio, con Siri non è possibile avviare la riproduzione di un brano tramite Spotify. Non dimentichiamo anche che l’HomePod è ora disponibile solo in Gran Bretagna, Australia e USA, dove già da tempo sono in vendita alternative che molti utenti hanno già acquistato (Google Home e Amazon Echo in primis). Oltre al lancio internazionale, entro fine anno si parla anche di un HomePod economico con qualità audio leggermente inferiore.

 

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