L’FBI continuerà a lottare per avere accesso ai dati criptati degli indagati

Ad oltre un anno dalla diatriba tra Apple ed FBI per il caso San Bernardino, l’attuale direttore Christopher Wray ha ribadito che l’agenzia continuerà a lottare per l’accesso ai dati degli utenti conservati negli smartphone.

Durante una recente conferenza dedicata alla sicurezza, il direttore dell’FBI ha detto che l‘accesso ai dati degli indagati conservati negli smartphone è un problema urgente per la sicurezza pubblica, dato che la crittografia ha impedito agli agenti di accedere ad oltre 4.000 dispositivi sequestrati durante il 2017 negli Stati Uniti.

Per Wray bisogna trovare una soluzione quanto prima, perchè i rischi per la sicurezza pubblica sono tanti soprattutto in un periodo come questo, con lo spettro di nuovi attentati terroristici. Non solo terrorismo, però, visto che le crittografia degli smartphone frena anche le indagini sul narcotraffico, sulla tratta di esseri umani, sulla criminalità organizzata, sullo sfruttamento minorile e sullo spionaggio.

Wray si augura che il governo possa trovare una soluzione per consentire all’FBI un approccio più aggressivo quando si tratta di chiedere l’accesso a questi dati alle case produttrici di smartphone.

Un altro importante membro dell’FBI ha definito Apple “idiota e malvagia” perchè i suoi ingegneri hanno realizzato un sistema di crittografia che mette in difficoltà gli inquirenti.

 

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