Apple e governo indiano non trovano l’accordo sulla tassazione dei componenti

Quella che sembrava una situazione ormai risolta, rischia di protrarsi ancora per lungo tempo: il governo indiano ed Apple non hanno infatti trovato l’accordo sulla tassazione dei componenti importati nel paese.

Da diversi mesi, Apple e Wistron hanno avviato la produzione degli iPhone SE in India, sia per vendere terminali a prezzi più economici, sia per consentire all’azienda di Cupertino di aprire i primi Apple Store in India. Le leggi locali, infatti, impongono alle aziende estere di produrre in India i dispositivi che vengono venduti negli store ufficiali.

Il problema ora riguarda i componenti. In base all’accordo attuale, la maggior parte di questi componenti importati in India sono esentasse, ma ora il governo vuole imporre delle tariffe di importazioni per molte di queste unità. Con questa decisione, il governo indiano vuole incoraggiare la produzione locale di tali componenti.

Attualmente, l’India imponte una tassa del 10% solo per un numero limitato di componenti come batterie, alimentatori e auricolari, ma le nuovo piano la lista sarà molto più ampia e riguarderà gran parte dei componenti utilizzati negli smartphone.

Apple ha detto che è disposta a promuovere la produzione di componenti locali, aggiungendo però che ci vuole tempo prima di poter arrivare a questo obiettivo. Nel frattempo, l’azienda ha chiesto al governo indiano di ritardare la tassazione aggiuntiva sugli altri componenti. Il governo indiano, pur apprezzando gli sforzi portati avanti da Apple nel paese, difficilmente accetterà questa proposta e non  offrirà agevolazioni fiscali all’azienda.

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