Apple ammette: “Troppe ore di lavoro per i tirocinanti nelle fabbriche dell’iPhone X”

Apple e Foxconn hanno ammesso la presenza in fabbrica di diversi tirocinanti che hanno fatto anche gli straordinari per assemblare l’iPhone X. Entrambe le aziende confermano che saranno presto presi dei provvedimenti correttivi.

A seguito di un indagine interna condotta dalla stessa Apple, è stata scoperta la presenza di giovani studenti tirocinanti all’interno degli stabilimenti Foxconn dove si assembla l’iPhone X. Questi studenti hanno lavorato troppo, arrivando a fare anche gli straordinari.

Nella nota, Apple ribadisce che questi tirocinanti hanno lavorato volontariamente, sono stati pagati e hanno ricevuto tutti i benefit previsti, malgrado “non avrebbero dovuto essere autorizzati a lavorare fuori orario“.

Anche Foxconn ha affermato che “il lavoro era volontario ed è stato compensato in modo appropriato. I tirocinanti hanno però fatto gli straordinari, in violazione alle nostre politiche interne“. Le norme imposte da Apple e accettate da Foxconn prevedono che i tirocinanti non possano lavorare più di 40 ore a settimana. Durante le fasi avanzate di assemblaggio dell’iPhone X, alcuni studenti hanno ammesso di aver lavorato anche 11 ore al giorno.

Una studentessa di 18 anni ha detto che tutti i tirocinanti sono costretti dalle scuole a lavorare in quegli stabilimenti, malgrado tale  lavoro non abbia nulla a che fare con i loro studi: “Personalmente ho assemblato fino a 1.200 fotocamere dell’iPhone X al giorno“.

Gli studenti-tirocinanti hanno tutti un’età compresa tra i 17 e i 19 anni. Molti di loro sono stati informati dalle loro scuole di dover passare 3 mesi all’interno degli stabilimenti Foxconn per assemblare l’iPhone X. Questi tirocini sono obbligatori per completare gli studi e ricevere il diploma.

Apple ha promesso provvedimenti e altre azioni per evitare che questa situazione si ripeta in futuro.

 

 

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