Caso iCloud e furto di identità, arrestato un terzo hacker

Una terza persona è stata arrestata per l’hack di iCloud e Gmail che nel 2014 divulgò centinaia di foto intime appartenenti a varie celebrità.

Emilio Herrera, residente a Chicago, si è dichiarato colpevole di aver hackerato oltre 550 computer e di aver contribuito alla truffa che ha consentito di divulgare le foto intime di diverse celebrità femminili nel 2014. Herrera ora rischia più di 5 anni di carcere in una prigione federale.

Herrera non sembra aver condiviso personalmente queste foto, ma ha avuto un ruolo chiave nell’organizzare la truffa di phishing che ha permesso agli hacker di avere le credenziali di accesso per gli account Gmail e iCloud di varie celebrità. Fu proprio lui ad inviare l’e-mail alle varie celebrità, camuffandosi da fornitore del servizio internet a cui le vittime erano abbonate. Il link presente in quella e-mail portava invece ad un sito creato dagli hacker, grazie al quale era possibile decifrare tutti i dati, password comprese, immessi dalle vittime.

 

Ricordiamo che l’attacco hacker andò a buon fine grazie ad un sistema di phishing ben organizzato e a password molto fragili scelte dalle vittime. iCloud e Gmail non sono state in alcun modo hackerati.

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