L’AGCOM multa 3 Italia per la rimodulazione dell’LTE

La pratica di rimodulazione dell’LTE da parte di 3 Italia è finita nel mirino dell’AGCOM, che nella giornata di ieri ha condannato l’operatore per aver reso a pagamento un’opzione inizialmente gratuita.

3 Italia aveva inizialmente pubblicizzato l’opzione LTE come gratuita per molti clienti, per poi rimodularla e prevedere un costo di 1€ al mese. Questa pratica è stata considerata scorretta da parte dell’AGCOM, che ha condannato 3 Italia al pagamento di una multa da 580.000€:

In relazione alla trasparenza, immediatezza e completezza delle informazioni relative alla modifica delle condizioni economiche dell’opzione “4G LTE”, la Società ha fornito ai propri clienti una informativa incompleta con particolare riferimento alla decorrenza della variazione del prezzo richiesto per fruire della navigazione ad alta velocità e ai termini e modalità per esercitare il diritto di recesso. La Società, omettendo di evidenziare elementi contrattuali rilevanti, ha condizionato il diritto di scelta degli utenti e, in relazione ai clienti che non hanno ricevuto alcuna informativa, non ha adottato misure di tutela efficaci al fine di evitare addebiti inconsapevoli. La violazione, la quale ha determinato un rilevante vantaggio economico per la Società, può ritenersi, pertanto, di entità molto consistente, sotto il profilo del danno cagionato a un rilevante numero di utenti, e di durata prolungata; La Società, dopo l’avvio del procedimento sanzionatorio de quo, non solo non ha intrapreso alcuna iniziativa utile a eliminare o attenuare gli effetti pregiudizievoli della condotta censurata, ma ha avviato una nuova campagna di rimodulazione delle condizioni di offerta dell’opzione 4G (decorrente dal 18 aprile 2017), non assolvendo, neanche in questo caso, agli obblighi vigenti in materia di trasparenza e completezza delle informazioni e diritto di recesso.

 

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