Caso Qualcomm, Apple sosterrà le spese legali dei suoi quattro fornitori

Un portavoce Apple ha confermato che la società sta sostenendo i costi legali dei suoi quattro fornitori che sono stati denunciati da Qualcomm per l’ormai nota causa legale relativa alle licenze d’uso di alcune tecnologie su iPhone.

Se da una parte Qualcomm tenta un approccio più morbido, parlando di possibili accordi extra-giudiziali con Apple, dall’altra l’azienda di Cupertino rimane sulla sua posizione. Proprio per affrontare al meglio questa battaglia legale, Apple si farà carico di pagare le spese legali anche per Foxconn, Pegatron, Wistron e Compal, i quattro fornitori citati in giudizio da Qualcomm.

Le spese legali riguardano anche la contro-accusa mossa da queste quattro aziende, che hanno denunciato Qualcomm per la presunta violazione delle leggi antitrust negli Stati Uniti: Qualcomm è accusata di aver cercato di costringere i contraenti a pagare le licenze, anche se il “cliente” Apple ha chiesto di non farlo.

Intanto, Qualcomm ha pubblicato i dati finanziari dell’ultimo trimestre, con una contrazione netta rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Questo calo è dovuto in gran parte alla causa legale contro Apple, che ha fatto perdere valore anche al titolo in Borsa. Qualcomm ha riportato 6.04 miliardi di dollari di entrate, per un utile per azione pari a 1.16 dollari. All’inizio dell’anno, la Qualcomm ha ridotto le stime per le sue entrate, proprio a causa della controversia contro Apple. Il CEO dell’azienda ha però voluto rassicurare gli investitori, affermando che l’azienda è in grado di superare questa fase e di rilanciarsi in futuro.

Il tutto è iniziato con una denuncia da parte di Apple, nella quale si affermava che Qualcomm aveva richiesto pagamenti per royalties di brevetti di cui non deteneva alcun diritto, arrivando a chiedere fino ad 1 miliardo di dollari per assicurare le forniture dei processori baseband degli iPhone. In totale, Qualcomm avrebbe “estorto” ad Apple 1 miliardo di dollari, che ora l’azienda richiede nella querela presentata nei mesi scorsi. Apple accusa Qualcomm anche di aver illecitamente aumentato i prezzi rispetto alla concorrenza, giocando proprio sulle non veritiere – dice Apple – royalties. In pratica, per gli avvocati di Apple, Qualcomm ha usato il suo “potere di monopolio” per non rispettare gli impegni FRAND (quelli che obbligano a concedere alcuni brevetti considerati standard del settore in modo equo, ragionevole e non discriminatorio) , facendo quindi pagare royalties molto più alte. La contro querela  presentata da Qualcomm nega queste accuse e parla di semplice volontà dell’azienda di Cupertino di avere minori costi di licenza.

Pochi giorni fa, Qualcomm ha presentato una denuncia simile anche in Germania, per l’importazione “illecita” di iPhone nel paese, visto che questi dispositivi non rispettano gli accordi di licenza e i brevetti dell’azienda.

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