“Bathroom bill”, Apple appoggia la protesta dei transgender in Texas

Tim Cook, Mark Zuckerberg e i CEO di altre 12 società tech degli Stati Uniti hanno inviato una lettera al governatore del Texas Greg Abbott, per chiedere di non firmare la nuova norma ““bathroom bill” considerata discriminatoria per gli studenti transgender.

In questa lettera, i vari CEO scrivono che “l’autorizzazione di qualsiasi legislazione discriminatoria in Texas creerebbe dei problemi ai nostri dipendenti e alle nostre aziende“. Tra i firmatari, oltre a Tim Cook e Mark Zuckerberg, ci sono anche il CEO di Google Sundar Picahi, il presidente di Microsoft Brad Smith e il CEO of Worldwide Consumer di Amazon Jeff Wilke.

Questa proposta di legge obbligherebbe gli studenti transgender ad utilizzare i servizi igienici che corrispondono al sesso indicato nel certificato di nascita. Questa norma voluta dai repubblicati è stata però fortemente criticata non solo dai gruppi LGBT, ma anche da tanti imprenditori nazionali.

Nella lettera inviata ad Abbott si legge poi che “… come grandi datori di lavoro nello stato del Texas, siamo seriamente preoccupati che tale legislazione possa far perdere la reputazione di un Texas aperto e amichevole per le imprese e le famiglie. La nostra capacità di attrarre, assumere e mantenere qui i talenti migliori, la nostra forza di incoraggiare trasferimenti aziendali nel Texas, ed eventuali espansioni ed investimenti nello stato risulterebbero negativamente colpiti da questa norma. La discriminazione è sbagliata e non ha posto né in Texas, né in alcun altro stato nel nostro paese. La nostra prospettiva di sviluppo è fondata sui nostri valori e sul nostro grande impegno verso la diversità e l’inclusione”. 

Una lettera simile fu inviata nel 2016 fa anche al governatore della Carolina del Nord, proprio per una proposta di legge identica. Quella norma è stata parzialmente abrogata grazie all’intervento del governatore democratico Roy Cooper.

HotAcquista iPhone 15 su Amazon!
News