Era il 1997, Steve Jobs era da poco ritornato alla guida dell’azienda e Apple progettava la realizzazione di un “Apple Cafe”, una sorta di cybercafe futuristico dove la gente poteva riunirsi per mangiare, parlare di affari e utilizzare i computer Apple.
L’idea di questo Apple Cafe venne progettata insieme alla Mega Bytes, azienda che avrebbe realizzato materialmente le strutture utilizzando il marchio e il logo Apple. Tra i progettisti di questa idea c’era anche Tony Christopher, ex Imagineer di Disney e fondatore della Landmark Entertainment Group, che proprio in questi giorni ha condiviso con Fast Company i disegni di quella pazza idea.
Anche Steve Jobs venne coinvolto nel processo di progettazione, e il team guidato da Christopher pensò ad ogni dettaglio per la realizzazione materiale di questo cybercafe dall’atmosfera futuristica: un luogo dove i clienti Apple si sarebbero sentiti in un altro mondo, con computer ad ogni tavolo, una serie di bar, tavolini per chiaccherare e angoli per acquistare software e prodotti Apple. Una sorta di Apple Store, ma con una vesta un po’ meno minimal…
Il design degli interni era basato sull’alta tecnologia, e i progettisti lavorarono a questa idea per circa sei mesi. L’idea di Apple era quella di costruire un primo cybercafe a Los Angeles, per poi crearne altri a Parigi, Londra, New York, Tokyo e Sydney. Questi negozi, però, non vennero mai realizzati e l’idea fu messa da parte perchè Jobs stava contemporaneamente ideando quelli che poi sarebbero stati gli Apple Store che tutti noi conosciamo.