Apple “fallisce” sempre, ma i fatti smentiscono

E’ arrivata l’ora di non dubitare più di Apple“, questa è la frase che sarà passata nella testa di molti analisti, esperti di Wall Street o semplici utenti che avevano ancora una volta preannunciato un flop per Apple e per le vendite degli iPhone, salvo poi essere smentiti categoricamente dai fatti.

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Nei giorni immediatamente precedenti alla conferenza finanziaria Q1 2017 di Apple, molti esperti erano d’accordo nell’anticipare il “grande calo nelle vendite degli iPhone sempre uguali a se stessi“, “il disastro dei MacBook Pro senza porte tradizionali” o le “minori entrate per l’azienda, segno di una fase negativa che potrebbe durare anni“.

In pochi, pochissimi, si aspettavano un trimestre da record assoluto per Apple, che si è concluso con un totale di 78.4 miliardi di dollari di entrate. A fare la parte del leone è ancora una volta l’iPhone, trainato soprattutto dalle vendite del Plus, che mai era andato così bene in passato.

Nelle prime settimane di disponibilità degli iPhone 7/7 Plus, Apple aveva parlato di difficoltà di approvvigionamento, ma in tanti pensavano si trattasse solo di una strategia di marketing orchestrata per gonfiare l’interesse e mantenere alta la domanda. In realtà, e i fatti lo hanno dimostrato ieri, la domanda era molto più alta del previsto: in tre mesi, Apple ha venduto 78 milioni di iPhone, come mai accaduto in passato nello stesso periodo. Insomma, si può parlare di successo senza precedenti, soprattutto se consideriamo il fatto che questo iPhone è molto simile ai due modelli precedenti (datati 2016 e 2015), con innovazioni presenti soprattutto “sotto il cofano”. Dovremmo supporre che l’impermeabilità, la doppia fotocamera e il nuovo tasto Home abbiano convinto molti più utenti del previsto, insieme forse alle nuove colorazioni “dark”.

La realtà è che Apple continua a vincere, realizzando ottimi prodotti che vengono perfezionati di anno in anno, senza mai uscire fuori da questa strategia molto razionale. E l’impatto negativo del jack 3.5mm tolto dagli iPhone è praticamente pari a zero. Apple ha sicuramente beneficiato anche della sorprendente auto-estinsione del Note 7, a causa degli ormai noti problemi alla batteria esplosiva.E se l’iPhone 8 sarà rivoluzionario come si dice, allora tra 12 mesi ne vedremo delle belle.

Le forti vendite dell’iPhone aiutano tutto l’eco-sistema Apple: non solo fa da traino per convincere gli utenti ignari a provare un Mac o un iPad, ma soprattutto aumenta le entrate alla voce “servizi“, grazie ad App Store, iTunes Store, Apple Music e iCloud Drive. Non è un caso se il business “servizi” è cresciuto del 18% rispetto all’anno scorso.

Tra l’altro, un’indicazione di quanto bene stiano andando le cose per Apple è data anche dal business dei Mac. Le vendite sono cresciute di un piccolo 1%, ma si tratta di un dato importante se consideriamo la contrazione generale del mercato PC. Inoltre, le entrate per Apple in questo settore sono aumentate del 26%, grazie soprattutto ai nuovi MacBook Pro Touch Bar.

Anche nel settore indossabili Apple ha fatto registrare ottimi numeri, con l’Apple Watch che si conferma lo smartwatch più venduto al mondo e con gli AirPods che stanno ottenendo un grandissimo successo. Solo gli iPad sono andati controcorrente con un dato negativo, forse a causa proprio dell’iPhone 7 Plus: con uno schermo così grande scelto da tanti utenti, il tablet risulta essere meno attraente per l’utente medio. Intelligentemente, Apple sta quindi lavorando per rendere l’iPad Pro sempre più “professionale”, così da convincere professionisti ed aziende ad utilizzarlo anche e soprattutto per lavoro. Tim Cook ha anticipato che Apple sta lavorando proprio in questo senso e presto potremmo vedere delle interessanti novità.

Apple non innova più come una volta? Probabile, ma si tratta soltanto di punti di vista. Se guardiamo i dati di fatto, le migliori innovazioni (iPhone, iPad, Mac) vengono annualmente migliorate e perfezionate. Sono poi arrivate nuove categorie di prodotto (smartwatch), senza dimenticare gli AirPods che sono sì costosi, ma integrano delle tecnologie avanzate mai viste su degli auricolari. Sarà anche poco, ma per ora va bene così.

Di sicuro, Apple non sta fallendo…

 

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