Apple pensa ad azioni legali contro l’ordine esecutivo del presidente Trump

Il CEO di Apple Tim Cook ha detto che l’azienda sta pensando di avviare delle azioni legali contro l’ordine esecutivo del presidente Donald Trump in materia di immigrazione, e che lui stesso eserciterà una forte pressione su persone di altissimo livello alla Casa Bianca per far abrogare questo ordine.

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In una dichiarazione rilasciata al Wall Street Journal, Tim Cook conferma che centinaia di dipendenti Apple sono stati già colpiti dall’ordine esecutivo di Trump che blocca temporaneamente l’ingresso negli USA ai cittadini di sette stati a maggioranza musulmana (Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen): “Più di ogni altro paese al mondo, gli Stati Uniti devono la loro crescita alle tante persone nate da immigrati e dalla nostra capacità di accogliere persone provenienti da qualsiasi paese. Questo è quello che ci rende speciali. Dobbiamo fare una pausa e riflettere seriamente su questa realtà”. 

Cook ribadisce che Apple non supporta questa politica e che l’azienda si muoverà insieme ad altre società tech per fare pressione alla Casa Bianca. In ogni caso, Apple sta seriamente vagliando l’ipotesi di avviare un’azione legale per tentare di fermare questo ordine esecutivo: “Il nostro intento è quello di essere costruttivi e produttivi, ma non possiamo farlo se centinaia di nostri dipendenti e collaboratori, insieme ai loro amici e parenti, sono bloccati da una norma più che discutibile. Sono nostri collaboratori, sono i contribuenti degli Stati Uniti. Sono parte fondamentale della comunità”. 

 

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