USA e Donald Trump: Apple potrebbe avere difficoltà ad assumere personale dall’estero

L’ordine esecutivo del Presidente degli USA Donald Trump – già criticato da Tim Cook –  non solo rende molto più difficile l’ingresso negli USA agli immigrati provenienti da 7 paesi a maggioranza musulmana, ma intende rivedere anche i programmi di assunzioni delle aziende americane, Apple compresa.

Apple-Employees

Senza entrare nei particolari normativi americani, questo ordine esecutivo propone alcuni cambiamenti nelle modalità di assunzione da parte delle aziende del paese. L’intento è quello di favorire le assunzioni tra i cittadini degli Stati Uniti, rendendo più complesso trovare e assumere talenti all’estero.

Apple, come tante altre aziende tech, è solita assumere lavoratori altamente qualificati provenienti anche da paesi diversi dagli Stati Uniti. Ora, però, questa norma potrebbe cambiare le carte in tavola. “America first” è la frase utilizzata da Trump per portare avanti queste modifiche: l’intento è quello di favorire le assunzioni tra i cittadini e i residenti degli Stati Uniti, “anche perché“, si legge in una nota del governo, “spesso le aziende assumono personale dall’estero non per le reali competenze di quei dipendenti, ma solo per risparmiare in termini di salario”. La priorità deve quindi essere data ai cittadini americani, e poi, solo eventualmente, agli stranieri.

Al momento, l’ordine esecutivo è ancora in fase di redazione e non è chiaro quale sarà la sua forza nella pratica. Per gli esperti, questo ordine potrebbe aumentare i costi per le aziende che decidono di assumere personale all’estero. Tra l’altro, l’idea di Trump è quello di limitare a 85.000 il numero di lavoratori stranieri che possono entrare negli Stati Uniti.

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