Realtà Virtuale e Realtà Aumentata sono il futuro?

Stando alle analisi di TechCrunch, nel 2018 la maggior parte degli smartphone saranno in grado di supportare la realtà virtuale e la realtà aumentata, malgrado un andamento altalenante del mercato che ha incontrato nel 2016 qualche difficoltà specialmente nel settore della realtà virtuale. Il futuro sarà davvero fatto di VR e AR?

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Il mercato della Realtà Virtuale ha raggiunto a fine anno un totale di $2.7 miliardi, contro i $3.8 attesi. Migliori sono state le performance della realtà aumentata, principalmente grazie al successo di Pokémon Go che ha ottenuto un totale di $1.2 miliardi contro gli attesi $0.6, risollevando in questo modo il valore totale del mercato a $3.9 miliardi.

Questi dati confermano che la diffusione dell’AR/VR non è partita con lo slancio di cui aveva bisogno, soprattutto in un anno in cui ci si aspettava in grande boom. Questo ha fatto presagire una propagazione più lenta, con un ritardo che può raggiungere anche un anno rispetto alla precedente tabella di marcia. Ci sono, però, anche segni incoraggianti: gli esperti dell’Ufficio Studi di P101 osservano che nell’ultimo anno c’è stato uno spostamento di traiettoria nello sviluppo del settore che ha visto i dispositivi mobile affermarsi come terreno di gioco indiscusso per l’implementazione e la diffusione di queste nuove tecnologie. Entro il 2021 la realtà aumentata per dispositivi mobile potrebbe infatti diventare il driver primario di un mercato VR/AR da $108 miliardi, con la sola realtà aumentata che varrebbe $83 miliardi contro i “soli” $25 miliardi che verrebbero generati dalla realtà virtuale. La “mobile VR/AR” è a tutti gli effetti la grande novità tecnologica del prossimo futuro.

Ovviamente, per decollare, la realtà aumentata e quella virtuale devono raggiungere il grande pubblico. Avremo quindi bisogno di dispositivi adatti in termini di prezzo e prestazioni, con un costo contenuto entro i 400 dollari. Ecco perchè bisogna lanciare prodotti performanti ma non troppo costosi, come vuole fare Microsoft. Per quanto riguarda la realtà aumentata, l’ipotesi degli esperti di TechCrunch è che Apple e Samsung lanceranno telefoni abilitati per l’AR nel 2018. Altri importanti produttori di telefoni potrebbero unirsi a loro.

Il mobile è il mercato più semplice in cui far diffondere queste tecnologie, soprattutto per 5 motivi. Questi sono: ceare dispositivi che abbiano una batteria che duri tutto il giorno, che si connettano ovunque, che abbiano un buon ecosistema di app e che permettano le sovvenzioni incrociate. Gli smartphone risolvono già quattro delle principali sfide per i consumatori di massa: la durata della batteria, la connettività, l’ecosistema di app e le sovvenzioni incrociate. In più, la maggior parte degli utenti possiede già uno smartphone non ha ancora i sensori e i software per l’uso dell’AR.

Qui entra in gioco un altro fattore degli smartphone: i cicli di sostituzione. La maggior parte dei mercati di telefonia mobile ha raggiunto il punto di saturazione, visto che il loro fatturato proviene da quei consumatori che sostituiscono i telefoni regolarmente pur non avendone realmente la necessità. Anche così però il ciclo di sostituzione si è allungato, passando da due a tre anni. La cosa positiva di questo approccio è che non richiede ai consumatori di fare qualcosa non facciano già, ovvero sostituire il cellulare.

 

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