Super Mario Run, la nostra recensione

Super Mario Run è un bel gioco oppure no? Il tanto clamore che ha accompagnato il lancio del primo vero gioco Nintendo per iPhone ha sicuramente fatto aumentare l’attesa verso un titolo che, per molti, alla fine risulta essere troppo semplice e non in linea con le forti aspettative. I numeri però parlano chiaro: Super Mario Run è in cima alle classifiche dell’App Store, anche in quelle delle app più redditizie, segno che molti utenti non solo hanno scaricato il gioco, ma hanno anche acquistato l’intero pack di livelli spendendo i 10€ richiesti. Diciamolo subito: Super Mario Run non è un titolo perfetto, ma il fascino di un personaggio come Super Mario è in grado di superare anche questi difetti…

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Chi ha provato il gioco sa che le dinamiche sono alquanto semplici: Super Mario si muove automaticamente sullo schermo e noi non dobbiamo far altro che cliccare sullo schermo per saltare nei tempi giusti, non solo per prendere il maggior numero di coin, ma anche per effettuare delle acrobazie quando colpiamo i nemici o saltiamo sulle pareti. E’ vero, ci sono tanti livelli differenti e diversi personaggi che incontreremo sulla strada (e altri che potremo usare per giocare), ma alla lunga il gioco risulta molto ripetitivo anche considerando le varie parti segrete presenti nei singoli livelli. In aiuto arriva la modalità multiplayer, che fa salire l’asticella della sfida permettendoci di confrontarci con amici e utenti da tutto il mondo. La possibilità di creare il proprio castello è parte puramente accessoria e francamente evitabilissima.

Come detto all’inizio, però, stiamo parlando sempre di Nintendo e, soprattutto, di Super Mario. Poter giocare su iPhone ad un titolo ufficiale con protagonista il più importante personaggio nella storia di Nintendo ha un fascino tutto suo, soprattutto per chi ha una certa età e ricorda il primissimo Super Mario Bros. per NES: il Mario che salta, i tubi da esplorare, la musiche originali, i nemici che conosciamo come le nostre tasche, la principessa Peach da salvare (malgrado sia molto restia ai ringraziamenti dopo le nostre fatiche…), sono tutti elementi che, non nascondiamoci, da soli possono valere i 10€ richiesti da Nintendo. E sono onesto: se questo titolo avesse mantenuto lo stesso gamplay, la stessa idea di fondo, le stesse modalità di gioco, ma fosse stato realizzato da una software house sconosciuta e con un protagonista chiaramente diverso da Super Mario e dal suo mondo, probabilmente lo avrei disinstallato dopo 5 minuti.

Nintendo però va premiata per il coraggio di aver portato fuori dalla propria piattaforma, e per la prima volta in assoluto, un titolo dedicato a Super Mario. Forse proprio per questo Miyamoto non ha voluto creare un titolo troppo profondo: il “vero” Super Mario si gioca sulle nostre console, voi divertitevi con questo giochino simpatico. Tra l’altro, è stato lui stesso a confermare che Super Mario Run è stato pensato per essere un gioco semplice ed immediato, giocabile in qualsiasi momento e senza troppo impegno. Non è un caso se il gioco è in portrait e può essere giocato con una sola mano. Un Super Mario classico, dove magari avremmo dovuto controllare anche i movimenti del personaggio, sarebbe stato un gioco sicuramente più interessante, ma meno “di massa”. Insomma, questo primo titolo può essere considerato un piccolo esperimento: il successo è garantito, e Nintendo guadagnerà milioni di dollari in acquisti in-app, convincendo magari i dirigenti a realizzare titoli ben più profondi in futuro.

Ritornando al gioco vero e proprio, la gestione dei salti è perfetta e la fisica è in linea con i titoli “console” di Super Mario. I passaggi segreti da scoprire sono tanti e questo può aumentare sensibilmente la longevità del gioco. Il giocatore si divertirà anche ad effettuare le varie acrobazie e a sfidare amici o utenti online nella modalità multiplayer. In generale, però, siamo sempre di fronte ad un titolo con giocabilità troppo, troppo semplice. Alla fine, infatti, si tratta di un endless runners come se ne vedono tanti su App Store. Tra l’altro, non dimenticate che questo gioco richiede sempre una connessione internet attiva, senza la quale non potrete giocare. Nintendo ha giustificato questa scelta dicendo che si tratta di una misura di sicurezza e un modo per controllare l’esperienza dei giocatori per migliorare il titolo con prossimi update. Peccato che Super Mario Run richieda circa 75MB di traffico dati ogni ora di gioco. Tecnicamente, però, nulla da eccepire: grafica, gestione dei salti, musiche, realizzazione dei livelli ed effetti sonori sono in linea con la qualità tipica di Nintendo.

E poi c’è il prezzo. Non avete alternative: niente bonus, niente pubblicità da guardare, niente monete da conquistare per sbloccare i livelli. L’unico modo per poter accedere a tutti i mondi è spendere 10€. Ne vale la pena? La risposta dipende dal tipo di giocatore. Se siete amanti della serie Mario, avete intenzione di scoprire tutti i livelli segreti e volete cercare di conquistare il numero maggiore di monete per ogni livello, allora sì. Se invece gli endless game non vi appassionano, se solitamente giocate solo per qualche minuto tra una pausa e l’altra, e se Mario non è il vostro personaggio preferito, allora 10€ sono troppi e non vale certo la pena spenderli. Ricordate però che in questo caso non si paga il valore del gioco in quanto tale, perchè altrimenti nessuno spenderebbe quella cifra per un gioco così semplice. Quello che si paga è il franchise, è Nintendo, è il nome Super Mario. E, badate bene, può valerne la pena se siete degli appassionati. E se avete qualche dubbio, chiaramente potete provare i primi livelli gratuiti e capire se questo gioco fa per voi.

In conclusione, questo titolo fa tutto quello che ci si aspetta da un “semplice” endless runners, ma non è quello che un gioco di Mario dovrebbe essere. 

Ora vi lascio, Peach mi aspetta…

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