Addio Vine, Twitter chiude il servizio (e licenzia 350 dipendenti)!

Anche se  i risultati fiscali di Twitter sono andati meglio del previsto, l’azienda non sta vivendo il suo periodo migliore. La concorrenza di altri social network si sta facendo sentire, insieme alla mancanza di funzioni innovative in grado di dare nuova linfa al servizio. Le difficoltà sono testimoniate in queste ore da due importanti decisioni: chiudere definitivamente Vine e licenziare 350 dipendenti, pari al 9% di tutta la forza lavoro.

vine-logo

Non è un mistero che Twitter stia cercando da tempo un acquirente per avere a disposizione nuovi investimenti e nuove idee, al momento però non ci sono state offerte di rilievo. Le due notizie di oggi sono la chiusura di Vine e il licenziamento del 9% dei dipendenti.

Anche se è stata annunciata la chiusura di Vine, il servizio web e l’app continueranno a funzionare per qualche mese, così da dare la possibilità agli utenti di salvare i propri video prima della chiusura ufficiale. Vine è stata una delle prime piattaforme incentrate unicamente sulla condivisione di video della durata di pochi secondi: il successo iniziale fu davvero alto, tanto che a 6 mesi dal lancio su App Store l’azienda venne acquisita proprio da Twitter. Nell’ultimo anno, però, il numero di utenti e di video è drasticamente diminuito, tanto che la stessa Twitter si è concentrata su Periscope e sui live streaming, piuttosto che sui video-loop brevi di Vine.

Dopo i 200 milioni di utenti mensili attivi, Vine ha pagato la concorrenza di Instagram, Snapchat e Youtube, tanto da perdere tantissimi utenti. Il periodo nero di Twitter è testimoniato anche dal licenziamento di 350 dipendenti

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