La class action “touch disease” contro Apple si fa sempre più ampia

Altri due studi legali hanno aderito alla class action avviata nel mese di agosto contro Apple, rea di non riconoscere in garanzia il problema al touchscreen che riguarda alcuni iPhone 6 e iPhone 6s.

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Al momento, la class action avviata negli Stati Uniti ha visto la partecipazione di oltre 10.000 utenti, tutti con iPhone 6 o 6s difettosi.

Ricordiamo che si tratta di un problema di fabbricazione latente che riguarda un numero importante di dispositivi, e che si sta manifestando dopo mesi e mesi di utilizzo del dispositivo. Si tratta di un problema che riguarda soprattutto gli iPhone 6 e 6 Plus venduti nei primi mesi di disponibilità (oltre ad alcuni iPhone 6s/6s Plus): oltre alla barra grigia, il display risulta anche meno reattivo al tocco (nei casi peggiori, il touchscreen non risponde affatto). Al momento, Apple non lo riconosce ancora come problema di fabbrica e quindi non può essere richiesta una riparazione in garanzia se sono passati i termini legali della stessa. Tra l’altro, la sostituzione del display non risolve il problema, che invece è causato dal chip del controller del touchscreen saldato sulla scheda logica del telefono. In pratica, negli iPhone “difettosi”, è sufficiente qualche piccolo urto durante l’uso normale per far saltare la saldatura e far perdere contatto tra il chip del controller e la scheda logica.

Questo ha convinto diversi studi legali ad aderire alla class action iniziata proprio nel mese di agosto.

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