Francia e Germania si dichiarano contrarie alle app “crittografate”

I ministri dell’Interno di Francia e Germania hanno dichiarato di voler proporre una legge europea che consenta ai tribunali di chiedere alle aziende tech il contenuto dei messaggi inviati privatamente tra gli utenti, ovviamente solo in casi eccezionali legati soprattutto al terrorismo.

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Francia e Germania chiedono quindi di poter accedere ai messaggi inviati e ricevuti dagli indagati per terrorismo, anche se questi vengono gestiti tramite app crittografate come iMesage, Telegram e WhatsApp. Ormai, gran parte delle app di messaggistica integrano un sistema di crittografria avanzato, che rende praticamente impossibile intercettare i vari messaggi inviati tra gli utenti.

La richiesta costringerebbe queste app a limnitare le funzioni di crittografia, rendendole molto meno sicure per gli utenti. Al di là delle indagini, infatti, i messaggi potrebbero essere carpiti anche da hacker o dai governi, in qualsiasi momento, sfruttando sistemi non crittografati.

L’intento è comunque quello di avere maggiori strumenti per combattere il terrorismo, visto che ormai queste app vengono utilizzate anche per organizzare attacchi in tutto il mondo.

Si apre quindi anche in Europa il dibattito tra privacy e sicurezza.

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