Apple e i cinque anni di Tim Cook

Tim Cook è CEO di Apple da cinque anni e, per l’occasione, CNET ha pubblicato un report sui risultati raggiunti durante il suo mandato.

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CNET precisa che nessuna valutazione di Cook sarebbe completa senza un confronto con Steve Jobs, anche perchè è ormai chiaro che Apple – nel bene e nel male – non è più la società di una volta. Tim Cook viene definito come un tra i CEO più “buoni e caritatevoli” di tutte le aziende tech negli Stati Uniti ma, rispetto a Steve Jobs, manca di quel genio creativo che spesso era la marcia in più di Apple. Raggiungere l’ossessione per il design e sostituire le idee di Jobs è un’operazione difficilissima per tutti, quasi impossibile per Tim Cook.

A Cook va però riconosciuto il merito di aver voluto iPhone con schermi più grandi, i quali hanno contribuito non poco ad aumentare le vendite degli smartphone Apple. Rispetto a Jobs, Tim Cook è molto più bravo nelle relazioni con i partner terzi, come confermano i vari accordi rinnovati con i fornitori e con importanti operatori, soprattutto in Cina. Sotto la sua guida, inoltre, la voce “Servizi” in Apple sta assumendo un’importanza fondamentale anche a livello economico.

E’ stato Cook a promuovere Apple Pay e a credere nel lancio di Apple Music; è stato lui a migliorare tutti i servizi legati all’App Store, ed è sotto la sua guida che iCloud ed altri servizi hanno raggiunto la piena maturità. Anche nei rapporti con i dirigenti dell’azienda e i vari dipendenti, Tim Cook viene considerato “migliore” rispetto a Steve Jobs, anche per quanto riguarda l’attenzione alla beneficenza e alla diversità sul posto di lavoro. Molto importanti sono state anche le sue battaglie per la tutela dell’ambiente e per la difesa della privacy degli utenti.

Tra le critiche, CNET lamenta la mancanza di un iPhone “economico” (ma da Apple è difficile aspettarsi un dispositivo del genere, ndr) e un lancio peggiore del previsto per quanto riguarda l’Apple Watch. Anche l’acquisizione di Beats, costata 3 miliardi di dollari, viene considerata “molto discutibile” in questo report, visto che al momento nè il successo di Apple Music nè il lancio di nuove cuffie sembrano aver giustificato l’importo pagato. Qualche critica anche per Mappe e per la mancanza di aggiornamenti nella gestione e nell’interfaccia di iTunes.

CNET chiede anche più coraggio a Tim Cook, soprattutto per quanto riguarda i design di iPhone e iPad, ormai troppo simili da anni.

 

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