Tre ex dipendenti degli Apple Store hanno rivelato alcune delle strane cose che avvengono all’interno dello store, non tutte legate al rapporto con i clienti.
Ad esempio, Apple ha mantenuto il segreto sul nuovo cavo Lightning fino alla presentazione dell’iPhone 5: l’azienda spedì prima i nuovi smartphone imballati (e non apribili fino al lancio), e poi le confezioni dei cavi Lightning. Tra l’altro, per evitare qualsiasi fuga di notizie, i cavi erano coperti da finti connettori a 30 pin. Solo dopo la presentazione ufficiale dell’iPhone 5, i dipendenti hanno ricevuto tutti i dettagli sul nuovo connettore Lightning e hanno potuto “scoprire” i cavi arrivati in negozio.
Per quanto riguarda i clienti, i tre hanno raccontato fatti davvero curiosi. Un giorno, un cliente si è presentato con un iPhone acquistato pochi mesi fa, e quindi in garanzia, danneggiato a causa di liquido entrato al suo interno. Chiaramente, il contatto con qualsiasi liquido invalida la garanzia, ma quel cliente provò a giustificarsi dicendo che era stato rapito dagli alieni e che nell’iPhone era stato inserito una sorta di fluido simile a quello visto nel film E.T. Per i dipendenti è stato difficile mantenere un profilo serio e professionale…
Un altro cliente si è presentato con un iPhone completamente fatto a pezzi, con tutte le parti riposte all’interno di un sacchetto di plastica: non riusciva ad utilizzare alcune funzioni e per la rabbia aveva preso il fucile per sparare contro lo smartphone. Anche in quel caso, l’utente provò a chiedere la riparazione sotto garanzia.
Tra l’altro, uno dei dipendenti fa sapere che spesso conviene portare l’iPhone in assistenza dicendo che è presente un problema noto (se presente). Ad esempio, alcuni iPhone 6 avevano un problema noto relativo alla fotocamera, per il quale l’azienda prevedeva la sostituzione gratuita. Se un cliente aveva rotto il display dell’iPhone e si recava in store per chiedere la sostituzione avrebbe dovuto pagare. Ma se lo stesso cliente diceva al Genius che l’iPhone aveva il problema noto della fotocamera, allora Apple lo avrebbe cambiato in garanzia, a prescindere dal display rotto.
Un altro racconto è sempre legato ai liquidi: nell’Apple Store si presenta un ragazzo con un iPhone completamente deformato e bruciato, dicendo che, mentre stava usando il telefono, ad un certo punto la scocca si è surriscaldata e dal troppo caldo non ha potuto far altro che farlo cadere a terra. Grazie all’apposito sensore, il Genius ha però notato che c’era anche del liquido all’interno, così il ragazzo si è giustificando dicendo che l’iPhone era avvolto dalle fiamme e aveva provato a spegnerle gettando il telefono in acqua. La storia non quadrava, e alla fine il cliente ha ammesso che l’iPhone era caduto in acqua per sbaglio e che dopo aveva provato ad asciugarlo inserendo lo smartphone in un microonde.
Anche negli Apple Store succede di tutto…