Nove anni fa iniziarono le vendite del primo iPhone

Era il 29 giugno del 2007 quando negli USA iniziò ufficialmente la commercializzazione del primo iPhone, presentato pochi mesi prima da Steve Jobs in un keynote ormai entrato nella storia informatica. Sono passati nove anni e da allora sono cambiate tantissime cose, sia per l’azienda Apple sia per la famiglia degli iPhone.

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La prima generazione di iPhone veniva venduta al prezzo di 499$ per la versione da 4GB e di 599$ per la versione da 8GB. Quel giorno, i clienti dovettero aspettare fino alle 18 per poter acquistare il dispositivo online e presso alcuni Apple Store selezionati, aumentando ancora di più l’attesa che durava ormai da mesi.

Malgrado il forte interesse suscitato tra addetti ai lavori e utenti finali, nessuno si sarebbe aspettato un successo così eclatante della famiglia iPhone in generale. Anzi, inizialmente le vendite del primo iPhone andarono a rilento, tanto che Apple si trovò quasi obbligata ad abbassare di 100$ il prezzo del modello da 8GB e di tagliare del tutto la versione da 4GB, acquistata da pochissime persone (gli utenti che avevano già acquistato l’iPhone da 8GB furono rimborsati di questi 100$).

In tutto, la prima generazione di iPhone lanciata in pochi paesi selezionati raggiunse i 6.1 milioni di unità vendute. Una cifra che oggi Apple raggiunge in poche settimane.

Il vero boom, infatti, iniziò solo un anno dopo con l’iPhone 3G, lanciato in molti più paesi (Italia compresa) e con un sistema operativo che integrava per la prima volta l’App Store.

A quei tempi, l’iPhone rappresentava ancora una quota marginale dei profitti dell’azienda. Oggi, invece, rappresenta i due terzi di tutte le entrate. Non è un caso se le recensioni di allora parlavano di un dispositivo facile da usare e con una bella interfaccia, ma non ancora “pronto” per il mercato poco maturo a recepire quelle novità: prezzo elevato, limitazioni software, obbligo di contratto con AT&T erano i punti negativi che in molti fecero presente. I vari portali erano comunque concordi nel dire che quel dispositivo, se migliorato, aveva le potenzialità per cambiare il mercato degli smartphone. I punti più apprezzati? Fotocamera, design, precisione del touch screen e possibilità di ingrandire le foto con due dita. Alcuni recensori puntarono il dito contro la tastiera non fisica, visto che allora andava per la maggiore il BlackBerry: “Sarà difficile” si leggeva su alcuni siti “che i professionisti si abituino ad una tastiera virtuale”. 

E ora c’è grande attesa per il 2017: in tanti hanno confermato che l’iPhone 7 sarà un aggiornamento minore, in vista di un iPhone “rivoluzionario” atteso per i 10 anni di… iPhone!

 

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