I servizi, e non l’hardware, potrebbero portare sempre più soldi nelle casse di Apple?

Apple è sempre stata vista come una società di hardware, a partire dal primo computer fino ad arrivare all’Apple Watch. Se chiedete a chiunque di descrivere l’azienda, tutti vi diranno che Apple realizza dispositivi eleganti e di qualità, un po’ costosi ma facili e immediati da utilizzare. Altri ancora conoscono Apple solo per l’iPhone, il che non è così strano: questo smartphone rappresenta il 65% dei ricavi della società. In pochi, pochissimi, vi diranno che Apple è anche una società di servizi…

icloud

Con il calo delle vendite degli iPhone, l’Apple Watch che non decolla, l’iPad in caduta ormai da un anno e i Mac che risentono della crisi generale del mondo PC, il futuro di Apple non sembra così facile. In tanti, però, dimenticano che Apple sta dando sempre più importanza ai propri servizi

Questo cambiamento di rotta è diventato evidente per la prima volta nel giugno del 2015, quando Apple ha silenziosamente cambiato la descrizione ufficiale dell’azienda.

Prima di quella data leggevamo questo:

Apple progetta i Mac, i migliori personal computer al mondo, insieme a OS X, iLife, iWork e software professionali. Apple guida la rivoluzione della musica digitale con i propri iPod e con il negozio online iTunes. Apple ha reinventato la telefonia mobile con i suoi rivoluzionari iPhone e App Store, e sta definendo il futuro dei dispositivi portatili e dei media in ambito mobile con iPad.

Ora, invece:

Apple ha rivoluzionato la tecnologia personale con l’introduzione del Macintosh nel 1984. Ancora oggi Apple guida il mondo dell’innovazione con iPhone, iPad, Mac, Apple Watch e Apple TV. Le quattro piattaforme software di Apple – iOS, OS X, watchOS e tvOS – forniscono un’esperienza fluida e continua su tutti i dispositivi Apple e offrono alle persone servizi innovativi, tra cui App Store, Apple Music, Apple Pay e iCloud. I 100.000 dipendenti Apple si impegnano per realizzare i migliori prodotti sul pianeta, e lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato.

In pratica, Apple Music, App Store, Apple Pay e iCloud sono considerati sufficientemente importanti da far parte del breve riassunto che identifica la società e che conclude ogni comunicato stampa pubblicato da Apple. Da qualche mese, inoltre, Apple ha iniziato a sottolineare i guadagni derivanti da questi servizi, con il CFO Luca Maestri che ha più volte parlato della loro importanza, soprattutto a lungo termine. Il settore dei servizi è infatti alimentato dall’enorme base di dispositivi Apple utilizzati nel mondo, che ora hanno raggiunto e superato il miliardo di unità. Si tratta, quindi, di una fonte di reddito non indifferente, che sta aumentando trimestre dopo trimestre.

Possono i servizi diventare in futuro una parte non importante, ma addirittura fondamentale per l’azienda? 

Rispetto ad un anno fa, i ricavi derivanti dalla voce “Servizi” sono aumentati del 20% e sono destinati a crescere nei prossimi mesi, mentre la voce “Hardware” fa registrare un calo anche abbastanza importante. Nell’ultimo trimestre fiscale, i servizi hanno rappresentato 6 miliardi di dollari di ricavi per Apple, posizionandosi al secondo posto dietro l’iPhone: in pratica, questa voce è più importante dei Mac (5.1 miliardi di dollari) e degli iPad (4.4 miliardi di dollari). Secondo molti esperti, le entrare derivanti dall’hardware saranno sempre molto volubili, mentre quelle derivanti dai servizi saranno molto più stabili, e comunque destinate a salire.

Inoltre, tali servizi sono utilizzati da oltre un miliardo di dispositivi attivi, una base di clienti che difficilmente calerà nei prossimi anni. Insomma, le opportunità sono vastissime: l’App Store macina sempre più download, Apple Music sta pian piano crescendo, gli abbonamenti iCloud fanno registrare segni positivi ed Apple Pay conquisterà presto nuovi paesi. Tutto questo, senza dimenticare gli acquisti di ebook, film e musica su iTunes Store. 

Lo stesso iCloud sta diventando essenziale per molti clienti, sia per conservare documenti, sia per salvare backup e musica sulla nuvola. In futuro, Apple Pay arriverà in tanti altri paesi, soprattutto in Europa, e i risultati negli USA sono più che incoraggianti. Tra l’altro, Apple potrebbe presto lanciare un nuovo servizio: la web TV legata alla Apple TV, con abbonamenti per visualizzare programmi e serie TV in esclusiva.

La strada non è facile e non mancano i problemi (iCloud sta migliorando, ma all’inizio era pieno di bug; Apple Music ha un concorrente che si chiama Spotify…), ma di sicuro la voce “Servizi” diventerà sempre più una parte fondamentale per Apple, forse l’unica destinata a non far registrare mai un segno negativo.

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