La funzione Night Shift aiuta davvero a dormire meglio?

La scorsa settimana, Apple ha rilasciato iOS 9.3 e la nuova funzione “Night Shift” che, secondo l’azienda, dovrebbe aiutare gli utenti a non affaticare gli occhi e ad addormentarsi meglio e più facilmente se capita di dover utilizzare l’iPhone a letto e di notte. The Verge ha intervistato alcuni esperti per capire se questa novità funziona davvero .

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Una volta attivata, la funzione Night Shift trasforma il display dell’iPhone con colori più caldi e “rilassanti”, gestendo la temperatura del colore per affaticare meno la vista e diminuire lo stress legato all’uso del dispositivo nelle ore serali.

Alcuni esperti spiegano che esistono molte tipologie di luce, non tutte visibili. Ad un’estremità ci sono la luce UV, i raggi gamma e i raggi X; dall’altra ci sono i raggi infrarossi e radar. Quello che è visibile all’uomo è una banda molto stretta di colori, e la luce blu è vicino alla fine della gamma UV. Inoltre, rispetto alla luce solare, le luci artificiali emettono diverse lunghezze d’onda in base ai componenti utilizzati. L’orologio interno del corpo umano è di 24,2 ore, e non di 24 ore, per questo è più facile per noi rimanere svegli fino a tardi. Per millenni, l’uomo ha risposto alla luce del sole per gestire veglia e sonno, ma oggi con la luce artificiale tutto questo sta cambiando. Il dottor Raj Dasgupta spiega che qualsiasi fonte di luce ha l’effetto di sopprimere la melatonina (la sostanza che regola il ciclo sonno-veglia), ma quella più potente è la luce blu: “Le persone che hanno disturbi del sonno spesso vengono curate con esposizioni di luce blu durante il giorno e con buio completo prima di dormire”.

Oltre alla luce artificiale, ci sono ovviamente altri fattori che influiscono sul sonno, come una discussione vivace con il partner durante la cena, o lo stress derivante dal lavoro. Insomma, se hai attivato la funzione Night Shift, ma hai litigato con il tuo partner poco prima di andare a dormire, probabilmente avrai ancora difficoltà a prendere sonno.

L’obiettivo principale di Night Shift è proprio quello di limitare la luce blu e portare al minimo i rischi di mal di testa e visione offuscata, aiutando l’utente a prendere sonno. Secondo gli esperti, però, ogni tipo di luce vicino agli occhi provoca dei disturbi più o meno elevati soprattutto prima di dormire. Tra l’altro, Apple non ha pubblicato le caratteristiche tecniche del Night Shift, quindi non sappiamo quale lunghezze d’onda vengono tagliate. Probabilmente gli occhi si affaticamento meno, ma un piccolo disturbo rimane. In generale, guardare qualsiasi oggetto da vicino e per troppo tempo provoca dei problemi agli occhi e disturbi al sonno, dai libri al display di uno smartphone.

In ogni caso, tutti gli esperti sono d’accordo: la rimozione della luce blu – supponendo che il filtro attivato da Apple sia efficace – non necessariamente ci farà dormire meglio o sarà in grado di prevenire gli effetti collaterali dell’affaticamento degli occhi come il mal di testa. Certo, Night Shift di sicuro non fa male, visto che l’unico rischio è che sia semplicemente inefficace. Il modo migliore per addormentarsi facilmente è sempre lo stesso: evitare di utilizzare i dispositivi elettronici prima di dormire. Night Shift può aiutare un po’, ma non è la soluzione magica per i sogni d’oro.

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