Il Dipartimento di Giustizia obbliga Apple a collaborare con l’FBI nel caso “San Bernardino”

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha presentato una mozione ufficiale per costringere Apple a soddisfare la richiesta dell’FBI e a modificare il firmware dell’iPhone 5c del terrorista di San Bernardino, allo scopo di facilitare l’attacco “brute-force” da parte delle forze dell’ordine.

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Con questa mozione, il Dipartimento di Giustizia crea un importante precedente: per la prima volta, un’azienda viene obbligata a modificare un proprio software e a renderlo meno sicuro, solo per facilitare il lavoro degli inquirenti. Apple si è già appellata a questa richiesta, ma la situazione potrebbe presto costringere l’azienda a creare un firmware personalizzato da installare sull’iPhone 5c incriminato: questo firmware deve eliminare sia la cancellazione dei dati dopo l’inserimento di 10 codici errati, sia il ritardo tra i vari tentativi falliti di trovare il codice corretto. In questo modo, l’FBI potrà effettuare un attacco “brute-force” e trovare in pochi giorni la password del dispositivo appartenente ad uno dei terroristi della strage di San Bernardino.

Secondo il Dipartimento di Giustizia, il rifiuto da parte di Apple di collaborare con l’FBI ha soltanto una natura di marketing, visto che l’azienda si sta preoccupando esclusivamente di tutelare il proprio marchio e di salvare la faccia con i propri clienti: “La preoccupazione di Apple riguarda il suo modello di business e il suo brand. Si tratta solo di una strategia di marketing“, sono state le parole di un portavoce del DoJ. E ancora: “Apple deve adempiere alle responsabilità civiche di base. Per questioni di marketing, l’azienda non può preferire la tutale dalla privacy rispetto ai mandati di un tribunale. Questo ordine non apre una porta su ogni iPhone come sostiene Apple, e non consente agli hacker di accedere agli iPhone. Non si sta chiedendo ad Apple di decifrare gli iPhone di tutti gli utenti, visto che questa richiesta non dà al governo la possibilità di accedere ai dati presenti su un dispositivo senza il mandato di una corte”. 

La corte ha dato ad Apple altri tre giorni (rispetto al 26 febbraio) per rispondere a questa richiesta. La posizione del Dipartimento di Giustizia significa che Apple dovrà ora lottare su più fronti per mantenere la sua posizione. Tra l’altro, dai documenti emerge che Apple avrebbe voluto risolvere la questione in privato con la corte e gli inquirenti, ma l’FBI ha preferito rendere pubblica la notizia e cavalcare l’onda emozionale della strage.

Secondo diversi esperti di diritto, la richiesta del governo di installare una backdoor potrebbe avere delle implicazioni agghiaccianti per il futuro degli Stati Uniti. Una volta obbligata un’azienda ad inserire una backdoor nei propri dispositivi, chiunque sarebbe in grado di accedere ai dati sensibili memorizzati sugli iPhone presenti in tutto il mondo. Per gli hacker non sarebbe difficile trovare la “chiave universale” ed attaccare in remoto un qualsiasi iPhone, magari per scavare i dati della carta di credito memorizzati al suo interno.

Per Apple, anche la richiesta del Dipartimento di creare un firmware personalizzato solo per un iPhone specifico potrebbe aprire le porte a richieste simili per ogni tipo di indagine. Un portavoce di Apple spiega anche un altro aspetto: qualora l’azienda soddisfacesse le richieste del governo degli Stati Uniti per contribuire a sbloccare questo iPhone, altri governi potrebbero fare altrettanto. In pratica, questa decisione potrebbe avere ripercussioni globali esterne agli Stati Uniti, con governi come quello cinese che potrebbero fare altrettanto e spiare qualsiasi iPhone di un “indagato”.

Intanto, il CEO di Apple Tim Cook e il direttore dell’FBI James Comey sono stati invitati dal governo a comparire davanti alla House Energy and Commerce Committee per la Vigilanza e le Investigazioni, al fine di discutere sul tema della crittografia e per cercare di raggiungere un accordo. Questo invito non è giuridicamente vincolante come i mandati di comparizione, ma possono tornare utili per chiarire la situazione e trovare un modo per risolvere questo spinoso caso.

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