Apple apre le sue porte a 60 Minutes: futuro, segreti e tanto altro!

Come annunciato alcuni giorni fa, è andata in onda sulla CBS l’attesa puntata di 60 Minutes dedicata ad Apple e ai laboratori dove Jony Ive sviluppa le sue idee per i futuri prodotti dell’azienda. Durante la trasmissione sono intervenuti anche Tim Cook, Angela Ahrendts ed altri dirigenti Apple.

fullsizerender-8

In primis, Tim Cook ha parlato ancora una volta del fatto che gli utenti non devono essere costretti a scegliere tra la loro privacy e la sicurezza nazionale: “Penso che questa sia una visione troppo semplicistica. Siamo l’America. Dovremmo avere entrambe le cose e noi siamo assolutamente contrari ad inserire una backdoor nei dispositivi consumer”. Il CEO di Apple ribadisce che i dispositivi iOS oggi conservano un sacco di informazioni personali, compresi i dati sulla salute, quelli finanziari e le conversazioni private, per questo è necessaria una chiave speciale per accedere a questi dati, “Una chiave che nemmeno Apple ha. Se c’è un modo per entrare, qualcuno lo troverà. Ci sono persone che ci suggeriscono di aprire una porta sul retro, ma la realtà è che se si mette una porta sul retro, questa sarà aperta per tutti, buoni e cattivi“.

Cook e il giornalista Charlie Rose hanno poi discusso delle catene di produzione in Cina e della manodopera nel paese, con tutti i problemi collegati. Cook ha detto che la scelta di utilizzare la manodopera straniera da parte di Apple non ha nulla a che fare con gli stipendi, ma piuttosto con le competenze che i lavoratori possiedono e che molti americani non hanno: “Questo è dovuto al fatto che in Cina si concentrano molto sulla produzione, mentre negli Stati Uniti ci siamo allontanati dal focus sulle competenze professionali. Se da una parte i lavoratori cinesi si specializzano nella manodopera anche in ambito tecnologico, negli Stati Uniti da qualche anno abbiamo perso questo tipo di competenza”.

fullsizerender-4 

Sulle condizioni di lavoro in Cina, Cook ci tiene a precisare che Apple si prende tutte le responsabilità del caso e che negli anni ha cercato di attuare tutto il possibile per migliorare la situazione: “Ogni anno pubblichiamo un report a riguardo e cerchiamo di prendere le giuste decisioni. Ci teniamo ad assicurare la massima sicurezza per i lavoratori in Cina e stiamo facendo di tutto per migliorare le condizioni di lavoro. Se bisogna fare di più, lo stiamo facendo e lo faremo”.

Rose ha poi stuzzicato Cook parlando delle accuse che molti critici hanno mosso contro Apple, rea di essersi allontanata dal perfezionismo in ogni particolare tanto caro a Steve Jobs. “Questa è ancora l’azienda di Steve Jobs” ha risposto Cook, “E’ nata in questo modo e sarà ancora così. Non ho mai incontrato nessuno sulla faccia della terra come Jobs, che ha sempre avuto questa incredibile e misteriosa capacità di vedere dietro l’angolo. Ci ha dato quella forza trainante e implacabile di cercare sempre la perfezione”. 

E quali capacità bisogna avere per avere un posto di lavoro in Apple? Cook ha spiegato che ci vuole molto di più di una semplice specializzazione e abilità per lavorare a Cupertino. Chi vuole entrare in Apple deve avere un fuoco dentro che lo porta realmente a voler cambiare il mondo, “I nostri dipendenti devono essere idealisti che sognano grandi cose e devono essere in grado di sapere che tipo di tecnologia bisogna creare per il futuro. Vogliamo le persone che devono voler cambiare il mondo e lavorare con passione. Le persone che non accettano un no come risposta. Le persone che non accettano lo status quo. Le persone che non sono mai soddisfatti delle cose e cercano la perfezione. Le persone che vedono le cose e sanno che dovrebbero essere diverse, quindi si siedono e si concentrano fino a quando non trovano una risposta. Le persone che non accettano di sentirsi dire che questa cosa è impossibile da fare”. 

E come si cercano questi candidati? “Noi non facciamo prove. Non assumiamo qualcuno attraverso un colloquio. Abbiamo 12 persone che parlano con i candidati, ma poi li valutiamo attraverso diversi punti di vista. Siamo alla ricerca di persone intelligenti e con grande grinta, che combattono per le proprie idee”. 

Durante l’intervista, Charlie Rose ha mostrato un filmato concesso da Apple dove si spiega che la fotocamera degli iPhone viene testata in appositi laboratori, dove vengono simulate tutte le situazioni di illuminazione così da garantire un’efficace gestione da parte del dispositivo quando l’utente lo utilizza nella vita reale. Il team che lavora alla fotocamera degli iPhone è composto da 800 ingegneri specializzati.

fullsizerender-9

15326-11558-Screen-Shot-2015-12-20-at-101212-PM-l

Nel filmato viene anche spiegato che ogni settimana Apple organizza una riunione esecutiva, che si tiene il lunedì e che è obbligatoria per tutti i dirigenti.

screen-shot-2015-12-20-at-8-56-06-pm

Si passa poi allo studio segreto di Jony Ive. La prima cosa che ha notato il giornalista è il fatto che tutte le lavagne erano coperte con dei lenzuoli, visto che lì è “nascosto il futuro dei prodotti Apple“. Ive ha poi mostrato quelle che sono le 10 varianti che Apple ha considerato per realizzare gli iPhone 6s e 6s Plus, tutte collegate al fatto che bisogna creare un’emozione tra il design e l’utente. Ive ha poi detto che Apple è sempre concentrata sulla ricerca della perfezione.

fullsizerender-5 fullsizerender-10 fullsizerender-3
15326-11561-Screen-Shot-2015-12-20-at-102923-PM-l

Charlie Rose è stato poi accompagnato in un edificio staccato dal campus principale, dove Apple crea i mockup degli Apple Store. Angela Ahrendts tiene qui le sue riunioni, e qui fa smontare e rimontare gli interni per capire come ristrutturare al meglio gli Apple Store sparsi per il mondo. Ogni settimana vengono proposti e discussi nuovi mockup.

 

apple11

 

Rose ha anche parlato con Phil Schiller sul rischio che un prodotto Apple possa cannibalizzarne un altro: “Si tratta di progettazione. E’ necessario che ogni dispositivo lotti per il proprio spazio. L’iPhone deve essere così grande così tu non vuoi sapere perchè vuoi un iPad. L’iPad è così grande così tu non vuoi sapere perchè volere un notebook. E un notebook deve essere così grande così tu non vuoi sapere perchè vuoi un desktop. Il compito di ciascun dispositivo è quello di competere con gli altri. “

Rose e Cook hanno poi discusso dell’Apple Watch e del fatto che, per alcuni, non è così “raffinato” come dovrebbe essere: “Ogni prodotto può essere migliorato” ha spiegato Cook, “E lo smartwatch non fa eccezione. Non sono deludo di questo prodotto. Quando lanciamo un nuovo dispositivo, stiamo già lavorando al prossimo, e alcune volte anche a quello ancora dopo. Studiamo sempre cosa poter fare per migliorare”. 

Infine, è stato chiesto a Cook della possibile autovettura che Apple starebbe realizzando. La sua riposta è stata chiara: “Una delle grandi cose di Apple è probabilmente che abbiamo più segretezza qui che alla CIA.

Cook e Rose  hanno poi parlato della decisione del CEO di Apple di fare outing sulla sua omosessualità: “Ci tengo molto alla mia privacy, sono una persona molto riservata. Però ho pensato che uscire fuori avrebbe potuto aiutare altre persone a fare altrettanto. E sono contento perchè penso che un ragazzo da qualche parte del mondo, anche solo per un attimo, abbia pensato ‘se lui non si è tenuto dentro queste cose, allora posso farlo anche io’. Ci sono omosessuali vittime di bullismo o, peggio, che pensano al suicidio. Nel mio piccolo ho cercato di far capire che non c’è bisogno di farlo e che è possibile avere successo al di là di ogni differenza”. 

 

HotAcquista iPhone 15 su Amazon!
News