I giudici danno ragione ad Apple: “Legittime le perquisizioni ai dipendenti degli store”

I giudici federali della California hanno rigettato una class action contro Apple intentata da diversi dipendenti a seguito delle forti misure di sicurezza adottate dalla società, specialmente per quanto riguarda il controllo delle borse personali di coloro che lavorano negli Apple Store.

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Nel mese di giugno, diversi dipendenti hanno denunciato Apple per quelle che definivano delle politiche “imbarazzanti” e “umilianti“: in pratica, addetti alla sicurezza controllano quotidianamente le borse dei dipendenti degli Apple Store, onde evitare furti che si sono verificati in passato. Si tratta di una pratica istituita da molte aziende che lavorano nel mondo del retail, con controlli che avvengono sempre lontano dai clienti e dietro le quinte.

La class action è stata firmata da 12.400 dipendenti che lavorano nei 52 Apple Store della California, con lo scopo di far fermare questi controlli. Tra l’altro, i dipendenti affermano che i controlli fanno perdere del tempo non retribuito, per un importo di oltre 1.400$ l’anno.

I giudici hanno però stabilito che queste pratiche sono legittime e che si dipendenti vogliono evitare i controlli, semplicemente non devono portare delle borse personali a lavoro.

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