Uno sguardo esclusivo all’interno della Foxconn

Re/Code è entrato in uno dei più importanti stabilimenti Foxconn in Cina, realizzando un reportage esclusivo sulle condizioni attuali dei lavoratori. Foxconn è il principale partner Apple per la produzione di iPhone e iPad, e lo stabilimento di Longhua è tra i più grandi del paese.

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Prima dei tanti suicidi di alcuni anni fa avvenuti alla Foxconn, in Occidente poche persone conoscevano questo complesso di stabilimenti e in pochi si preoccupavano delle condizioni di lavoro degli operai. Da allora, il colosso cinese ha cercato di presentarsi al mondo con un volto diverso, cercando di migliorare la situazione dei suoi lavoratori. Per capire se le cose sono veramente cambiate, Re/code ha realizzato un reportage esclusivo nello stabilimento di Longhua.

La Foxconn non lavora solo con Apple, in quanto produce e assembla i dispositivi di tante altre aziende americane e non solo, specializzate in tecnologia. Apple, però, è il cliente più importante, sia per fatturato che per numero di dispositivi realizzati.

In tutta la Cina, Foxconn dà lavoro a oltre 1,4 milioni di persone, e il complesso di Longhua, con i suoi 3,6km quadrati di superficie e oltre 140.000 dipendenti, è tra i più grandi in assoluto. La città un tempo era un villaggio di pescatori, designata come “zona economica speciale” nel 1980. La comunità è cresciuta dai 300.000 abitanti di allora ai 10 milioni di oggi, gran parte dipendenti delle varie fabbriche presenti sul territorio.

Se le mura dello stabilimento sono curate, la zona esterna è piena di edifici arrugginiti e sporcizia ovunque. L’atmosfera non è certo delle migliori, grazie anche al tanto filo spinato disseminato lungo tutta l’area. Sui tetti dei vari edifici compaiono ancora alcune reti di protezione che servono ad impedire i suicidi dei dipendenti. All’interno del complesso, la situazione migliora.

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L’azienda sta facendo molto per limitare il fenomeno dei suicidi, almeno stando alle dichiarazioni rilasciate dal portavoce Luis Woo. Esperti psicologi e del mondo del lavoro sono sempre presenti per aiutare i dipendenti in difficoltà, anche se Woo ci tiene a precisare che il tasso di suicidi è pari a 12 persone per ogni milione di dipendenti, mentre negli Stati Uniti la media è di 13 per 100.000 lavoratori (questo dato venne citato anche da Steve Jobs in difesa della fabbrica).

Per i lavoratori che soffrono di depressione clinica, Foxconn offre consulenza psichiatrica gratuita e un numero verde aperto 24 ore su 24. Questo sistema è stato messo in atto alcuni anni fa e sta dando i suoi frutti: “Il supporto telefonico riceve oltre 1000 chiamate al giorno“.

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Ogni stabilimento ha il suo rappresentante del sindacato, che in Cina viene gestito direttamente dal governo. Questi sindacati hanno il potere di far bloccare la produzione dello stabilimento, se i lavoratori segnalano problemi di sicurezza.

La sala d’attesa per i visitatori è curata e pulita, con pavimento lucido e sedie nuove di zecca.

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Durante il tour, Woo ha cercato di dipingere i dormitori della Foxconn alla stregua dei campus universitari, con un massimo di 8 persone per camera. Il giornalista di Re/code è entrato in una camera al primo piano, dove 4 dipendenti occupavano dei letti a castello in metallo, tutti i dentici tra di loro. Materasso sottile e zanzariere in alto completavano il quadro, insieme ad una scrivania per ogni dipendente. C’erano anche diversi capi appesi ad un’asta che faceva da armadio di fortuna. La stanza non era delle migliori, ma almeno non era sporca né puzzava.

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All’esterno dei dormitori c’è una pista di atletica, un bel prato dove rilassarsi e cinque piscine, in questi giorni chiuse visto il clima invernale.

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All’interno del campus si trovano anche diverse console e PC, dove i dipendenti possono divertirsi durante le pause di lavoro. Non manca la connessione internet, insieme ad una sala cinema dove ogni giorno vengono proiettati diversi film. Questi accorgimenti sono stati presi per alleviare la sofferenza dei dipendenti, visto che la maggior parte ha un’eta compresa tra i 18 e i 25 anni. Alcuni stagisti hanno anche 16 anni.

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Al piano inferiore c’è anche una stanza “privata”, dove a turno i vari dipendenti possono guardare dei film porno.

L’internet café è situato su una strada alberata, con tanto di ristoranti, fast food, bar, banche e altri negozi. Si tratta di una vera e propria città. Woo ha detto che dormitori e negozi sono imprese indipendenti, non legate alla Foxconn, e che i dipendenti sono liberi di vivere fuori dal campus.

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Il complesso ospita anche la Foxconn University. Si tratta di una vera e propria università grazie alla quale gli studenti possono completare la loro formazione studentesca.

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Uno dei problemi da risolvere è la monotonia durante le ore di lavoro, visto che molti dipendenti non devono far altro che ripetere le stesse operazioni per centinaia di volte al giorno. Per questo motivo, Foxconn sta cercando di convertire e automatizzare con i robot il 40% del lavoro di assemblaggio. Questo dovrebbe consentire di tagliare i costi e migliorare la competitività dell’azienda.

Il salario base per un lavoratore è passato da 153$ al mese ai 306$ mensili per 40 ore a settimana. La paga può aumentare a 402$ dopo il periodo di prova di tre mesi. Gli straordinari sono concessi fino ad un massimo di 60 ore al mese.

In generale, le condizioni di lavoro sembrano buone, anche se un tour “accompagnato” da un portavoce Foxconn lascia il tempo che trova…

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