Tim Cook: “La legge dell’Indiana è molto pericolosa”

Sulle pagine del Washington Post, Tim Cook è ritornato a parlare della legge anti-gay promulgata dallo stato dell’Indiana, che di fatto consente alle aziende e ai negozianti di rifiutare i propri servizi agli omosessuali se questo è previsto dalla loro religione.

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La legge “Religious Freedom” consente alle aziende e ai commercianti di negare i propri servizi agli omosessuali, se la propria religione lo prevede. Il governatore Pence ha detto che la legge non è discriminatoria, visto che mai avrebbe firmato una norma di questo tipo se fosse stato così. In nome della libertà religiosa, le aziende e i commerciati potranno negare i loro servizi agli omosessuali se il proprio credo prevede una cosa di questo tipo. In caso di controversia legale, quindi, questi soggetti potranno appellarsi alla libertà di religione e al rispetto del proprio credo.

Tim Cook ha definito questa legge come “qualcosa di molto pericoloso, soprattutto se sarà di esempio ad altri paesi. Razionalizzare un’ingiustizia facendo finta di difendere la libertà di religione è molto pericoloso. Tutto questo va contro i principi della nostra nazione e potrebbe annullare decenni di progressi a favore dell’uguaglianza delle persone”.

Tim Cook ha deciso di scrivere sul Washington Post con la speranza che tanti altri si uniscano alla sua battaglia: “Le aziende americane hanno riconosciuto da tempo che la discriminazione, in tutte le sue forme, è un male per il business. In Apple, facciamo business anche per migliorare e arricchire la vita dei nostri clienti. Ci sforziamo di fare affari in modo che ogni cosa sia fatta nel mondo giusto ed equo. Per questo, a nome di tutta Apple, lotterò per oppormi a questa normativa, sperando che in tanti altri mi seguano da ogni posto degli Stati Uniti. Questi disegno di legge farà male anche all’occupazione e all’economia del paese”. 

E conclude: “Mi ricordo cosa significava crescere nel Sud degli Stati uniti durante gli anni ’60 e ’70. La fede è stata sempre una parte importante della mia vita, ma la discriminazione non è facile da contrastare. Non sempre si palesa. Si muove nell’ombra. E a volte si nasconde all’interno delle stesse leggi promulgate per proteggerci“.

 

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