Durante la notte vi abbiamo raccontato il Day One italiano dei nuovi iPhone, parlandovi di passione, di vecchi utenti che si rincontrano e di persone che fanno la conoscenza di nuovi amici. Non vi abbiamo però raccontato di quello che è accaduto a Roma, dove il gruppo del Blocco studentesco ha lanciato uova e farina contro le persone in coda.
Il Blocco studentesco ha organizzato un vero e proprio blitz al centro commerciale Porta di Roma, dove all’interno è presente un importante Apple Store. Diversi giovani dell’organizzazione giovanile di estrema destra, collegata a Casapound, si sono infatti presentati davanti all’Apple Store per inscenare una protesta. Lo slogan era “Ieri trincea e baionetta. Oggi un iPhone che ti aspetta“, in riferimento alle tante persone che hanno semplicemente condiviso una passione e atteso per qualche ora un oggetto che non sarà importante come il pane, ma che ha fatto felici tanti di loro. Proprio come sono felici le persone che si mettono in fila ore e ore per trovarsi davanti al palco del concerto del loro artista preferito, o coloro che macinano chilometri e chilometri ogni domenica solo per seguire la propria squadra del cuore.
Le persone in fila, dopo aver ricevuto uova e farina in testa, si sono ricomposte e hanno aspettato il proprio turno. Momenti di tensione ci sono stati quando è intervenuta la security, visto che una guardia giurata è rimasta ferita alla testa dopo uno scontro con i manifestati. Intanto i carabinieri stanno già indagando per trovare i partecipanti al blitz.
Il responsabile dell’organizzazione, Fabio Di Martino, ha parlato di azione goliardica organizzata “solo per svegliare una gioventù ormai assuefatta“. Peccato che questa gioventù è fatta anche di ragazzi “normali” che hanno conservato 100€ al mese, magari rinunciando alle sigarette, a qualche partita o a qualche serata con gli amici, pur di comprare il nuovo iPhone.
Chissà, forse la noia imperante porta a fare azioni di questo tipo contro altri ragazzi che condividono semplicemente una passione, piuttosto che concentrarsi verso i veri problemi del nostro paese. Ma i giovani del Blocco studentesco dovrebbero rispettare anche quelle passioni che non “comprendono”, perchè magari tra di loro c’è qualche appassionato di una squadra di calcio. O magari di Justin Bieber.
Non si sa mai.