iPhone “autenticamente fasulli” venduti come quasi originali a 200 €

Come riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno, nel corso di due operazioni anti contraffazione e in difesa dell’ambiente e della salute, i finanzieri del Gruppo pronto impiego e quelli del Gruppo Bari hanno sequestrato diversi esemplari di iPhone fasulli (con tanto di certificato di garanzia prodotto ad-hoc) che venivano venduti come “quasi originali” al prezzo di 200 euro l’uno. Assieme ad essi, i militari hanno sequestrato anche un carico di otto tonnellate di rifiuti ferrosi speciali che era stato spedito ad un nominativo indecifrabile e non raggiungibile.

Ecco un estratto dell’articolo comparso oggi sul sito de La Gazzetta del Mezzogiorno:

Il primo blitz è scattato giovedì scorso partendo da Gravina dove i militari hanno requisito al titolare di un emporio cinesi 5 telefoni cellulari, perfette imitazioni dei ricercatissimi i-phone 4 e 4s, questi però con sistema operativo Android (gli autentici telefonini della Apple utilizzano invece il sistema operativo detto iOs). I documenti trovati a Gravina hanno portato gli investigatori prima a Bari, in un emporio cinese del centro dove hanno trovato e requisito altri quattro cloni i-Phone e poi a Corato in un negozio di elettrodomestici dove i telefonini con la mela falsificata erano addirittura 46. Esaminando i registri dei due negozi le Fiamme gialle hanno individuato due magazzini, il primo a Modugno, il secondo a Napoli che presumibilmente avevano rifornito, gli altri. Quì hanno trovato centinaia e centinaia di batterie, cover e auricolari per cellulari con marchi flasificati ma non gli i-Phone che probabilmente i gestori avevano già provveduto a far sparire. In compenso hanno requisito 13 mila dispositivi medico-sanitari, tra cui termometri digitali, fasce elastiche, cerotti (peraltro scaduti), occhiali da vista, articoli per neonati e cosmetici; 57mila giocattoli, quasi 12mila piastrine insetticida, tutti privi di marcatura «Ce». Denunciati i gestori delle attività commerciali.

Nel porto, invece, i finanzieri del Gruppo Bari, hanno requisito un autoarticolato con targa polacca che trasportava 8 tonnellate di rifiuti ferrosi speciali e pericolosi, con destinazione imprecisata. Denunciato il conducente, un polacco di 26 anni. Sull’autoarticolato vi erano 3 furgoni non marcianti con all’interno stipati pezzi di ricambio per auto usati, materiale ferroso e oleoso apparecchiature elettriche e scarti di abbigliamento, provenienti dalla Grecia e destinati ad una non meglio precisata località del Belgio. Il trasportatore non aveva uno straccio di autorizzazione per il trasferimento di quel genere di rifiuti classificati come speciali e pericolosi.

Un episodio decisamente poco carino che anticipa di qualche ora l’entrata in commercio del nuovo iPhone 5 in Italia.

Grazie Marcello per la segnalazione – via

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