Su come WhatsApp porrà fine alle tue relazioni sessuali

Proprio stamattina, del tutto casualmente, ci siamo imbattuti in un articolo apparso sulle pagine verticali di GQ.com il cui titolo corrisponde a quello che abbiamo precedentemente tradotto. Catturata la nostra attenzione e profondamente divertiti, decidiamo quindi di riproporvi il post. Perché WhatsApp porrà fine alle nostre relazioni sessuali? Scopriamo insieme le simpatiche considerazioni del giornalista Alberto Moreno.


Poniamo per ipotesi che tu conosca Paqui negli anni ’80
Paqui studia Scienze Infermieristiche all’università, vive con i genitori e ride coprendosi i denti con il palmo della mano. L’hai notata in un bar e ti sei avvicinato a lei. Le chiedi se studia o lavora. E’ così che scopri che studia Scienze Infermieristiche all’università. Vi attraete, ti piace, le chiedi il numero di telefono e siccome anche tu le piaci, te lo dà. Paqui smette di uscire di casa per un paio di giorni (ancora non hanno trasmesso “Sex and the city” e non ha idea di quale sia la giusta strategia da adottare) perché aspetta a casa che tu la richiami. Vi rincontrate per andare a prendere un gelato e passeggiate per il centro. Vi sposate. Siete moderatamente felici.

Poniamo per ipotesi che tu conosca Laura a metà degli anni ’90
Siete in un bar del centro e lei ordina un *Laguna Blu con le sue amiche dell’ufficio. Tu sei un avvocato JASP [acronimo spagnolo di: giovane anche se ampiamente preparato] e per questo sei arrivato con la tua nuova Clio. Le snoccioli un paio di scemenze relativa all’ultima serie di Friends che avete seguito entrambi. Fate sesso sui sedili della tua Clio. Vi piacete. Vi scambiate il numero di cellulare. Lei continua a uscire andando a letto occasionalmente con altri ragazzi finché non riceve un tuo messaggio dopo un paio di settimane. Non è rimasta a casa perché il suo telefono la localizza (ha visto “Sex and the city” e sa che deve farti penare). Vi vedete un paio di volte e vi accorgete che la cosa funziona. Vi sposate. Siete moderatamente felici sebbene lei sia andata a letto con altri prima di te. Te ne rendi conto solo in punto di morte. La maledici, ma poi la perdoni.

Poniamo per ipotesi che tu conosca Vanessa nel 2008 sulla terrazza di un hotel del centro madrileno.
E’ una gradevole notte d’estate. Lei è una community manager e tu lavori in un’azienda che si occupa di soluzioni tecnologiche. “Internet è il futuro”, vi trovate d’accordo. Il “a casa mia o a casa tua?” si conclude andando a casa sua. La mattina dopo te ne vai via di corsa prima di chiederle il numero di telefono perché deve arrivare l’idraulico, ma ti secca svegliarla. Vi siete piaciuti, così la cerchi su Facebook […] Vi incontrate, ma la Vanessa che si presenta all’appuntamento non è la stessa con cui eri andato a letto, però dopo aver chattato con lei per due mesi, ti sei reso conto che siete fatti l’uno per l’altro. Vi sposate e ad ogni anniversario guardate “The social network” di Fincher con vino e candele. Siete moderatamente felici fin quando l’altra Vanessa ti trova su Facebook e ti dice che se l’avessi chiamata al telefono, è sicura che le cose tra voi sarebbero andate proprio bene.

Poniamo per ipotesi che tu abbia conosciuto Marta lo scorso fine settimana
Le dici una paio di ca**ate su “The Big Bang Theory” e lei, gioviale, ti chiede se hai WhatsApp. “Certo, sono un Apple victim”, sorride. “Oh, guarda che bel telefono!”, dice lei tirando fuori un dispositivo identico, o meglio: il modello precedente. Carenza però che non la mette a disagio perché tutto sommato le appare vintage […] Vi attraete esattamente come è accaduto ai tuoi alter ego precedenti all’interno di questa teoria ottimistica secondo la quale sembra che tu vinca sempre. Sembra perché ora le cose cambiano, dal momento che WhatsApp ti porterà soltanto dolore, morte e distruzione.

Mi spiego:

[…] WhatsApp è uno strumento del demonio perché con la sua entrata in gioco tutto è più immediato, ma allo stesso tempo più crudele.

Propongo vari scenari sfavorevoli che il corteggiamento “mobile” prevede:

1.Ti converti in un bugiardo cronico . Devi sempre inventarti qualcosa di torbido come “Ho qualcosa sul fuoco” (e non sai cucinare), “Devo uscire a comprare il pane” (e sono le 3 del mattino), “Vado a letto che sono distrutto” (e sono le 8 di sera), “Ti lascio che mia madre mi sta chiamando per cena” (e sei orfano). Perché? Perché la vita va avanti e WhatsApp gestito da una donna logorroica è un vortice che può inghiottirti. Un uragano senza fine. Un triangolo delle Bermuda.

2. Ti senti ignorato. Hai appena scritto qualcosa di piccante, ma lei risulta essere offline. Guardi lo schermo dell’iPhone 10 volte al minuto e niente, non risponde. Tre ore dopo appare connessa. Speri che il suo stato muti in “Disponibile” perché anche lei ti invii qualcosa di spinto. Niente da fare. Magari ha letto il tuo messaggio, ma semplicemente ha intenzione di risponderti più tardi. “Ma perché se tanto è gratis?” Ecco, con gli sms le cose andavano diversamente dal momento che non ricevere risposta sarebbe potuto essere indice di mancanza di credito. Con WhatsApp una non risposta volontaria è equiparabile al conficcamento di *”chiodi ardenti negli occhi”.

3. Infedeltà. Non la raccomandiamo, ma succede.
Un iPhone abbandonato alla sua sorte sul tavolo della cucina mentre ti fai la doccia, suonando come un rullo compressore in un’equazione che include una fidanzata curiosa di scoprire chi è che insiste tanto, può essere una fonte di problemi.

La tentazione di andare a curiosare è grande e WhatsApp, che mostra i messaggi recenti come se fossero un cartello di benvenuto, decisamente indiscreto.

4. Orrore sociale. Ti vedi con una ragazza per andare a fare un tipico aperitivo su una tipica terrazza in una tipica notte d’estate. Fin qui tutto normale. Poi però all’improvviso fa la sua comparsa un’amica disperata perché il fidanzato l’ha lasciata, le si è rotta un’unghia o le hanno diagnosticato una malattia del tutto inoffensiva, ma rarissima. Le due signorine, quindi, se lo raccontano attraverso WhatsApp mentre tu guardi la tua vita passare. Controlli la tua posta elettronica, butti l’occhio sulle ragazze che passano, ti fai una partitina a poker on line, riesci persino ad ottenere il record mondiale di Fruit Ninja. Lei continua a scrivere su WhatsApp e a cercare parole di conforto per la sua amica in difficoltà. Quello che si sarebbe potuto risolvere in mezz’ora di telefonata, si dispiega in tre attraverso un tetramilione di messaggi. A fine serata sei quindi fortemente indispettito e ovviamente la colpa è tua.

5. Incompetenza che stufa. Poi ci sono quelle che scrivono i messaggi velocemente. I tasti della tastiera dell’iPhone, però, sono piccoli e capita spesso di commettere errori grossolani. Ecco quindi che si assiste a conversazioni che si convertono in veri e propri “saggi dell’e/o…rrore” che alle lunghe ti innervosiscono e stufano.

Ebbene, tutto questo non porta a finali moderata(né remota)mente felici.

Ecco perché vi consiglio di tornare ai 3330 o all’abaco!

[L’articolo non si propone di fornire all’utente una traduzione letterale, bensì un riadattamento. Originale di Alberto Moreno su GQ.com]

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