Il Movimento Difesa del Cittadino contro Vodafone e Tim

Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) ha inviato un esposto all’Autorità Garante, in cui si pone l’attenzione sulle politiche commerciali di Tim e Vodafone, rei di aver scelto gli stessi prezzi e tariffe molto più alte rispetto al resto del mondo.

Ma vediamo nel dettaglio l’esposto completo.

movimento difesa cittadini

Eccone il testo integrale:

“Con riferimento all’imminente lancio commerciale sul mercato italiano (la data indicata è quella dell’11 luglio 2008) da parte dei soli operatori Vodafone e TIM del cellulare I-Phone 3G prodotto dalla società Apple, la scrivente associazione ha ricevuto alcune segnalazioni da parte di utenti del gestore H3G che lamentavano il fatto di non poter acquistare dal proprio gestore detto apparecchio.

La scrivente ha inviato in data 30 giugno scorso una richiesta di informazioni all’operatore H3G chiedendo per quale motivo non proponesse ai suoi clienti l’I-Phone.

In data 1° luglio è pervenuta da parte di H3G una Nota di spiegazioni che attribuisce a “indisponibilità manifestata da Apple”, che invece ha riservato agli operatori TIM e Vodafone la commercializzazione dell’apparecchio in questione.

Sulla base di detti chiarimenti, la scrivente ritiene opportuno sottoporre a codesta Autorità Garante le seguenti valutazioni e considerazioni, allo scopo di chiedere una verifica sulla sussistenza di condotte antincorrenziali o comunque penalizzanti e discriminatorie degli utenti.

In base alle anticipazioni diffuse attraverso i siti istituzionali dei due operatori e della società Apple, l’iPhone verrà commercializzato in Italia in due versioni: iPhone 3G 8GB e iPhone 3G 16GB. Tali modelli potranno essere acquistati in abbinamento ad un piano ricaricabile o in abbinamento ad un piano abbonamento. Il prezzo attualmente pubblicizzato da entrambi gli operatori è pari ad € 499 per il modello iPhone 3G 8GB e € 569 iPhone 3G 16GB se il prodotto viene venduto in abbinamento ad un piano ricaricabile. Se abbinato al piano in abbonamento il prodotto sembra avere un prezzo di mercato compreso tra € 0 e € 199. In quest’ultimo caso tuttavia il terminale pare essere ceduto al cliente con modalità di offerta particolari, che non prevedono la vendita ma modalità di acquisizione alternative (i.e. comodato d’uso o noleggio) e con pacchetti di traffico incluso.

Il terminale della iPhone 3G Apple è un vero e proprio smartphone che presenta caratteristiche peculiari del tutto innovative e non replicabili in breve-medio periodo da altri produttori. Il lancio del prodotto iPhone 3G è stato supportato da un ampia e diffusa campagna informativa, che annuncia il lancio del nuovo modello, in contemporanea, in numerosi paesi europei ed extraeuropei.

Proprio su tale aspetto si desidera richiamare l’attenzione di codesta spettabile Autorità in quanto, sulla base di alcuni riscontri effettuati attraverso i siti istituzionali degli operatori esteri che commercializzeranno il nuovo iPhone 3G, i prezzi al pubblico appaiono essere in alcuni casi di gran lunga inferiori a quelli ipotizzati per il mercato italiano, che è l’unico nel quale la Apple ha concesso l’esclusiva contemporaneamente a due operatori che, tra l’altro, hanno più dell’80% della quota del mercato.

Solo a mero titolo esemplificativo i prezzi ipotizzati sugli altri mercati vanno da 0€ a 249€ in Germania (operatore T.mobile), tra € 80 e € 100 in Spagna (operatore Movistar), mentre negli USA l’operatore AT&T commercializzerà l’iPhone ad un prezzo compreso tra USD 199 e USD 299.

Tali notizie appaiono, a parere della scrivente associazione, richiedere un approfondimento da parte dell’AGCM al fine di verificare che l’esclusiva almeno di fatto assicurata agli operatori TIM e Vodafone non porti a conseguenze discorsive del mercato, a danno del consumatore finale, ciò anche alla luce del comportamento vistosamente coordinato che appare ad esempio dal sito http://www.apple.com/it/iphone/buy/.

Infatti l’accordo sembra rappresentare un’intesa orizzontale con coordinamento verticale che ha l’effetto di restringere la concorrenza in maniera consistente nel mercato dei servizi al dettaglio di telefonia mobile e trasmissione dati. L’importanza e l’unicità del prodotto innovativo della Apple per il mercato della telefonia mobile e la rilevanza delle altre parti dell’accordo, che costituiscono i due principali operatori nazionali di telefonia mobile, non permettono di dubitare della consistenza dell’intesa da un punto di vista di mercato.

L’effetto anticoncorrenziale di tale accordo deriva da tre componenti principali:

a. l’ iPhone rappresenta un prodotto driver della domanda integrata di servizi di telefonia mobile a valore aggiunto congiunta con l’acquisto di terminale provvisto di accessori innovativi;

b. l’i-Phone si presenta come un prodotto fortemente innovativo che altri produttori di terminali non avranno la capacità di replicare nel breve-medio periodo;

c. il terminale è concesso in esclusiva di fatto ai due operatori leader del mercato (con quote congiunte di circa l’80%).

Sebbene la categoria di consumatori ai quali appare rivolgersi l’iPhone è tendenzialmente quella mossa nelle scelte dall’introduzione di servizi innovativi ad alto valore aggiunto, in questo caso essenzialmente guidati dal terminale, la mancata previsione di prezzi accessibili del terminale, in abbinamento ad un piano ricaricabile che, lo si ricorda, rappresenta la modalità largamente più diffusa dei servizi di telefonia mobile, sembra confermare quanto sopra ipotizzato in merito a possibili effetti dannosi per il consumatore.

Ad ulteriore conferma della necessità di un approfondimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, è la circostanza che siano stati esclusi gli altri operatori di telefonia mobile presenti sul mercato che, con pratiche commerciali aggressive ma sicuramente vantaggiose per il consumatore hanno di fatto reso accessibili le nuove tecnologie e i nuovi servizi altrimenti riservati a pochi utenti.

Se infatti, per Apple concedere il telefono in esclusiva significa semplicemente conseguire un prezzo maggiore, l’esclusiva congiunta ai due principali operatori evidenzia l’intento – proprio di TIM e Vodafone – di neutralizzazione un eventuale effetto pro-competitivo, in quanto destabilizzante dell’attuale situazione di mercato, che l’accesso diffuso a tale prodotto innovativo potrebbe comportare. L’incentivo degli operatori incumbents – corrispettivo a quello di Apple – tendente a pagare un prezzo molto elevato per l’iPhone, potrebbe quindi voler preservare la stazionarietà delle quote di mercato della fonia mobile tra di loro, assorbendo illecitamente ogni possibile effetto positivo di questa importante innovazione tecnologica.

Per tutti i motivi precedentemente elencati, codesta Associazione sollecita un intervento dell’Autorità al fine di verificare da un lato la sussistenza di comportamenti lesivi della concorrenza negli accordi commerciali intercorsi tra Apple e gli operatori TIM e Vodafone, anche perché penalizzanti dei diritti degli utenti degli altri operatori.”

Lascio a voi ogni commento su questa iniziativa, che condivido pienamente per quanto riguarda i prezzi troppo alti degli abbonamenti, precisando soltanto alcune cose:

  1. La 3 proprio ieri ha comunicato di aver raggiunto l’accordo con la Apple, per cui gran parte dell’esposto è superato
  2. In molti altri paesi l’iPhone viene venduto da 2 operatori (di solito i più importanti).
  3. L’iPhone è in vendita in Europa già da qualche mese.
  4. Sembra che i prezzi degli iPhone “liberi” non siano frutto di una scelta dei due operatori, ma siano stati decisi dalla stessa Apple.
  5. A parte tutto, non è certo la prima volta che un cellulare viene venduto soltanto in abbinamento ad un determinato operatore

A voi i commenti.

Immagine: padovanews

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