“Sviluppatori si raccontano” puntata 7: Enrico De Michele

Nuovo appuntamento con la nostra nuova rubrica denominata “Sviluppatori si raccontano”, nella quale, periodicamente, pubblicheremo le esperienze di sviluppatori italiani relativamente alla creazione di applicazioni per iPhone. Un modo per conoscere meglio chi sta dietro a titoli che magari utilizziamo tutti i giorni e un modo per far capire agli utenti come si vive “da sviluppatore iPhone”. L’articolo non sarà incentrato sulle tecniche di sviluppo, ma proprio sull’esperienza di vita nel mondo SDK. Oggi è la volta dello sviluppatore Enrico De Michele.

Sono Enrico De Michele,  un ragazzo di 23 anni, residente a Montalbano Jonico in Basilicata e ho acquisito da poco la laurea triennale di Ingegneria informatica presso Uniroma3. Ora sono al primo anno della laurea specialistica e nonostante lo studio a tempo pieno, nel tempo libero mi dedico alla mia passione: l’iPhone. Ho fatto iCruciPuzzle per “ammazzare” il tempo, ovvero ho cominciato a settembre quando non avevo niente da fare (dato che i corsi universitari cominciavano a ottobre) e per finirlo ho impiegato 2 mesi e mezzo, facendo tutto da solo, compresa la parte grafica, mentre per il lavoro dei puzzle mi ha aiutato la mia ragazza.

Quello che sto per descrivere, in maniera molto, ma molto, abbozzata per via del poco tempo che ho a disposizione, riguarda la mia prima applicazione personale per iPhone. In realtà, ho lavorato già in altri progetti presso un’ azienda di sviluppo di applicativi iPhone e ciò è stato molto utile per fare esperienza e imparare nuove cose. Dopo la laurea ho continuato a lavorare per altri 2 mesi per poi godermi le vacanze estive. A settembre, quando il sole e il caldo sono andati via, mi sono ritrovato senza fare niente, così ho iniziato a scrivere un programma relativo alla crittografia, ispirandomi a un libro di lettura. Un giorno, poi, vedendo giocare la mamma della mia ragazza ai crucipuzzle, mi sono chiesto se sarei potuto riuscire a fare la versione digitale, fruttando il touch del dispositivo e rendendo il tutto in maniera naturale. Ho cominciato a tirar su qualche schizzo progettuale per vederne subito le difficoltà e la fattibilità anche sulla base di costo/tempo/risorse, ovvero:

1- se si poteva fare;
2- se tutto quello che mi serviva potevo farlo da me senza coinvolgere altre persone; parlo della materia prima, i puzzle, le immagini, la programmazione, il sito web, ecc.
3- se si poteva fare nel minor tempo possibile (possibilmente entro l’inizio dei corsi universitari).

Avevo stimato al massimo una settimana e in effetti in una settimana sono riuscito a fare la parte principale , anche se rimanevano numerose altre cose da realizzare, come ad esempio il menù iniziale, le linee potevano essere disegnate male, ecc. Inoltre, dopo aver fatto lo scheletro c’era bisogno di rendere il tutto bello esteticamente. Proprio come fare i dolci: un dolce anche se è buono nessuno lo compra se non viene reso bello. Quindi molto del tempo è stato dedicato a creare la parte grafica e a rendere il tutto professionale. Intanto, i corsi universitari erano cominciati e il tempo da dedicare era sempre meno. Sembrava spesso che il gioco era finito e ogni volta che lo pensavo trovavo qualcosa da migliorare: traduzione in inglese per espandere il mercato anche nel resto del mondo, puzzle in inglese, ecc.; ogni artista vede la sua opera sempre imperfetta. Erano passati 2 mesi intanto e l’impegno che ci mettevo era sempre maggiore per cercare di concluderlo. Fortunatamente, Anna Maria Cazzetta, la mia ragazza, mi ha composto metà dei puzzle e in quel tempo ho potuto continuare a programmare. Dopo qualche nottata per cercare di vedere la luce, e qualche giorno di studio perso, sono riuscito a completare tutto, a testarla per gli ultimi controlli e a mandare l’applicazione alla Apple. Dopo 20 giorni, finalmente l’app è stata approvata dalla Apple e inserita nello store, disponibile al download da tutto il mondo, per i dispositivi iphone, ipod, e ipad.

Da quel momento, sono passati pochi giorni e ho visto la mia creazione salire a salti di 300, 500 posizioni in avanti per approdare lentamente tra le applicazioni di maggior rilievo in questo mondo. Sono riuscito a superare applicazioni molto conosciute che non avrei avuto idea di superare. La voglia c’era e anche la speranza, tuttavia vederlo realizzarsi è bellissimo. È una bella soddisfazione dopo 2 mesi di sacrifici che qualcuno apprezzi il tuo lavoro. È una bella sensazione quella in cui raggiungi i propri sogni (anche se piccoli). È bello veder l’app salire nelle classifiche, ma soprattutto che tanta gente giochi a qualcosa di tuo, creato con tanti sacrifici. Fin ora la app sta avendo successo e non so quanto durerà. Questo mondo è pieno di concorrenza e le app salgono e scendono dalle classifiche come stelle cadenti a san Lorenzo. Tuttavia, la cosa importante è che ho provato una nuova esperienza, una sensasione bellissima, ma soprattutto ha allietato almeno per un attimo una delle mie paure: il non lasciare il segno della mia esistenza. È con questa idea che ho lanciato la mia app in un oceano. E la frase di tutto questo è presente nella prima schermata della app, magari meno in evidenza e un pò crittografata da termini che ne nascondono il vero senso: “La vita è un tornado e più forte è la sua distruzione tanto più sarà ricordato”.

… Dopo circa 2 mesi …

La cosa che non si è detta in tutta questa storia, è la continuazione… e soprattutto l’altro lato della medaglia: la pirateria. Vi dò un pò di numeri: l’ applicazione attualmente è installata nei dispositivi di  47000 persone in tutto il mondo. Giustamente verrebbe da dire: “ammazza! Ha fatto 23000 euro!” E invece no, in quanto, tra questa gente, ci sono ben 35000 persone che hanno scaricato la mia app gratis (ricordo che è arrivata prima nelle top25 gratuite); inoltre ci sono 3000 persone che hanno acquistato la app, e il resto sono tutte copie illegali (9000). Quindi per essere chiari ho guadagnato 1500 euro, poco meno di 2 mesi di lavoro in azienda.. e tra l’altro non si è detto che io continui a lavorarci e che probabilmente ci lavorerò ancora un pò. Insomma, vorrei raccontarvi tutto ma vi annoierei parecchio… Qualcuno potrebbe dirmi che sono pazzo ad aver regalato 35000 copie gratuite… però la soddisfazione che qualcuno abbia la tua app e la recensisce positivamente, è grande! Tra l’altro, l’altro giorno, paragonavo il numero 46000 alle persone che abitano nel mio paese, ovvero circa 8000 persone. È impressionante pensare che al mio paese ogni persona, uomo, donna, dagli anziani ai bambini abbiano la mia app! Senza pensare che ci vorrebbero quasi altri 5 paesi per arrivare al numero. Ciao ragazzi! XD

Se anche voi volete raccontarci la vostra storia, scrivete a segnala at iphoneitalia.com

Grazie Enrico!

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